Il Vice commissario per l'emergenza ambientale Mauro Ginanneschi ha dato inizio agli interventi di raccolta e stoccaggio provvisorio delle biomasse algali. Le operazioni di raccolta delle alghe rientrano negli interventi urgenti per il risanamento ambientale della laguna e sono finalizzate ad evitare i fenomeni di proliferazione che, specialmente nel periodo estivo, potrebbero essere causa di crisi ambientali con relativa moria di fauna ittica. L'attuale gestione commissariale ha incluso la raccolta delle masse algali tra gli interventi ordinari da effettuarsi ogni anno con una frequenza dipendente dai quantitativi e dai banchi presenti in laguna.
A tale scopo il Commissario delegato ha provveduto a dotarsi dei natanti e degli automezzi necessari per effettuare in proprio la raccolta abbattendo, per quanto possibile i costi di realizzazione delle operazioni. Inoltre è previsto per febbraio l'arrivo di un terzo natante "raccoglialghe", acquistato dal Commissario, che consentirà di operare contemporaneamente sia nella Laguna di Levante che di Ponente. In questi giorni ha avuto inizio la prima fase di raccolta nella Laguna di Levante e, in particolare, ad Ansedonia, dove gli esperti incaricati del monitoraggio degli sviluppi macroalgali e dei potenziali fenomeni putrefattivi, hanno individuato banchi costituiti da circa 450 tonnellate di alghe estese su una superficie di 50 ettari.
Per i prossimi giorni inoltre è previsto anche l'avvio delle operazioni nella Laguna di Ponente dove sono presenti cira 4000 tonnellate di alghe, su una estensione approssimativa di 500 ettari.
Il costo complessivo delle operazioni di raccolta della prima fase ammonta a 315 milioni di lire; la prestazione di servizi di raccolta delle biomasse algali, conduzione degli automezzi commissariali per il relativo trasporto e stoccaggio provvisorio in localita'Patanella, è stata affidata alla Societa' Orbetello Pesca Lagunare. Ma non e' tutto.Parte in questi giorni anche il monitoraggio sugli effetti inquinanti dell'area dove sorge l'ex Sitoco, la fabbrica di fertilizzanti chimici prospicente la laguna.
A dare il via all'operazione di bonifica e' un'ordinanza firmata dal Vice commissario Mauro Ginanneschi sulla base dello specifico incarico affidatogli.
L'ordinanza assegna il compito di effettuare le analisi sulle acque e sui sedimenti della laguna di ponente, in corrispondenza dei fabbricati dell'ex Sitoco, all'Arpat, l'agenzia regionale per l'ambiente, che avra' a disposizione trenta giorni di tempo per svolgerle. Nel caso in cui dalle indagini svolte dall'Arpat dovesse emergere la presenza di contaminazioni del suolo in misura superiore alle soglie di accettabilita' stabilite per legge, l'ordinanza firmata da Ginanneschi stabilisce che i costi delle analisi e della successiva operazione di bonifica saranno a carico della Sitoco.
"L'avvio dell'indagine sugli effetti inquinanti della Sitoco - commenta Ginanneschi - e' un passo decisivo verso la bonifica e la messa in sicurezza dell'intero ecosistema lagunare e un ulteriore traguardo verso la definitiva uscita dall'emergenza".
Sempre sul fronte dell'emergenza ambientale in laguna, al contrario di quanto apparso sulla stampa nei giorni scorsi, si attende ancora l'ordinanza della Protezione civile - che sta acquisendo l'intesa con il ministero dell'Ambiente - e che dovra' indicare in maniera esplicita la proroga del commissariamento al 31 dicembre 2000, armonizzandone la durata con la data individuata dal Piano Strutturale come termine dei lavori.