“Il prossimo martedì 15 aprile ricorrerà l’anniversario dell’uccisione del filosofo Giovanni Gentile, avvenuta nel 1944 in via del Salviatino per mano dei GAP.
Dopo l’emissione del francobollo celebrativo, ritengo doveroso onorare la memoria di colui che fu tra i massimi esponenti del neoidealismo e dell’idealismo italiano, figura centrale nella cultura del Novecento, cofondatore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e promotore, da Ministro della Pubblica Istruzione, della storica riforma del 1923 che porta il suo nome.È nel luogo stesso in cui trovò la morte – recentemente oggetto di interventi di riqualificazione e di nuova viabilità – che propongo di intitolare la nuova rotonda, attualmente priva di toponimo e situata all’intersezione tra viale A. Righi e via Lungo l’Affrico, a Giovanni Gentile.Un gesto simbolico e concreto per restituire alla città un segno di memoria storica e riconoscimento culturale”.
Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi.
Una proposta, quella di Draghi, che ha scatenato una dura reazione a sinistra.
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune:"Nessun luogo intitolato a Giovanni Gentile, soprattutto sul territorio comunale di Firenze. Questa deve essere la posizione del Comune, secondo noi. La proporremo al Consiglio, con una mozione.In occasione dell'anniversario della morte dell'intellettuale fascista il Consigliere Draghi, di Fratelli d'Italia, propone di dedicargli la rotonda tra viale Righi e via Lungo l'Affrico. Purtroppo non è una provocazione, come dimostra anche l'uso dei francobolli da parte di questo Governo, per far passare pezzi di immaginario dell'estrema destra italiana, condivisi anche con le parti eversive di quella galassia.
Proprio in questi giorni i Comitati Provinciali dell'ANPI della Toscana hanno preso posizione contro la proposta a Massa di intitolare un luogo toponomastico a Giorgio Almirante.Proporremo in questi anni di consiliatura un lavoro di contrasto puntuale della strategia di questa pericolosa classe dirigente che governa a livello nazionale, con insufficiente attenzione da parte di larga parte del centrosinistra.Per questo abbiamo chiesto e ottenuto che l'antifascismo fosse aggiunto alle linee programmatiche della Sindaca.In queste ore presenteremo una mozione che non nega la complessità delle vicende intellettuali di inizio Novecento italiano, ma rifiuta qualsiasi ambiguità rispetto a un fatto pienamente inseribile nella barbarie in cui ci ha trascinato il fascismo prima e il nazifascismo dopo.A Fratelli d'Italia piace citare la storia in modo parziale.
Sarebbe facile per noi riproporre l'elogio di Gentile a Hitler del 19 marzo 1944, poche settimane prima della morte. Si aprirebbe magari una discussione sulle ragioni di quelle parole, ma lasciamo alla storiografia e alla storia della filosofia il compito di ulteriori approfondimenti.La memoria istituzionale e toponomastica è un fatto politico.Pensare che Almirante e Gentile si meritino un luogo toponomastico vuol dire riportare all'identità della Repubblica italiana elementi contrari alle ragioni della sua nascita, offendere la Costituzione e chi l'ha scritta.
È un atto eversivo e pericoloso, da non sottovalutare", conclude Palagi.
“Apprendo che il Consigliere e Vicepresidente del Consiglio Comunale Alessandro Draghi abbia avanzato la proposta dell'intitolazione di un luogo toponomastico a Giovanni Gentile, unanimemente riconosciuto quale ideologo del fascismo assieme a Mussolini. Credo che quella del Consigliere Draghi sia una provocazione grave ed inaccettabile, per di più a 10 giorni dall’80esimo anniversario della Liberazione del nostro Paese dal regime nazifascista!", dichiara Vincenzo Pizzolo consigliere comunale di AVS Ecolò e Vicepresidente del Consiglio.
“Preoccupa e spaventa come gli esponenti di Fratelli d’Italia, anche al Governo del Paese, perseguano queste proposte incompatibili con la storia della nostra città, del nostro Paese ma soprattutto della nostra Costituzione Repubblicana, chiaramente antifascista e figlia della Resistenza e delle forze politiche che ne hanno fatto parte. Firenze non ha spazio per il revisionismo storico né ora, né mai. Nessun luogo verrà mai intitolato a chi è stato protagonista della pagina più buia del nostro Paese. Draghi e Fratelli d’Italia se ne facciano una ragione” conclude il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Vincenzo Maria Pizzolo.