Il comune di Siena si è dotato, nel corso del 1999, di un Piano Energetico Ambientale Comunale, redatto da Ambienteitalia, che rappresenta un passo importante sulla strada della formulazione di una Agenda XXI locale.
Gli obiettivi principali del PEAC sono rivolti alla promozione e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili (in particolare il solare) e delle fonti ritenute assimilabili alle rinnovabili (frazione combustibile dei rifiuti solidi urbani, cogenerazione, teleriscaldamento, interventi di settore per il risparmio e il miglioramento dell’efficienza energetica), allo scopo di contenere o ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti così come previsto da accordi internazionali e comunitari (Risoluzione di Lussemburgo del 29/10/1990, Conferenza di Rio de Janeiro del giugno 1992, l’Intergovernmental Negotiating Commette – INC - di New York del 6/2/1995, Prima Conferenza delle Parti tenutasi a Berlino dal 28 marzo al 7 aprile 1995, Conferenza di Kyoto del dicembre 1997).
Tali obiettivi, per l’Italia, comportano una riduzione del 6,5% entro il 2010 rispetto ai valori del 1990 (delibera CIPE – Conferenza Nazionale Energia e Ambiente 25-28 novembre 1998) e un raddoppio del contributo derivante da fonti rinnovabili (dal 6% al 12%) così come riportato nel Libro Bianco sulle Fonti Rinnovabili.
Il PEAC è suddiviso in tre parti: inquadramento normativo e territoriale; bilancio Energetico Comunale e delle emissioni; linee per lo sviluppo per le fonti rinnovabili.
La seconda parte comprende due blocchi di dati provenienti dalla statistica generale (ISTAT) e dagli enti energetici nazionali e/o locali (ENEL, SNAM, MICA, Municipalizzate).
Tali dati sono ripartiti per vettore energetico (energia elettrica, derivati del petrolio, gas, carbone, biomasse) e per settore di utilizzo (agricoltura, industria usi civili, e trasporti). Questa analisi ha permesso di procedere alla ricostruzione del flusso degli usi finali dell’energia e alla ricostruzione dell’evoluzione dei consumi finali in un arco temporale significativo.
I consumi maggiori si concentrano nel settore residenziale e nei trasporti, sebbene il primo più il terziario raggiungano quasi il 50 % dei consumi.
Poiché il comune ha già intrapreso le azioni principali per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, le proposte di azioni suggerite nel piano sono prevalentemente rivolte al settore civile. Particolare attenzione deve essere posta al patrimonio edilizio comunale, per ridurre i consumi direttamente a carico dell’amministrazione comunale.