Interviene il presidente nazionale dell'Aduc, il fiorentino Vincenzo Donvito: "Il duetto oligopolistaTim/Omnitel conferma le sue origini di capitalismo arrogante e perennemente in abuso di posizionidominanti di mercato, grazie al cordone ombelicale Telecom/Olivetti: una volta rifilavano ad enti pubblicicompiacenti vecchie centraline meccaniche o sistemi di videoscrittura o telex, mentre il digitale era all'ordinedel giorno e il computer era già ovunque; oggi fanno finta di essere concorrenti per applicare aumenti nellostesso momento e nello stesso ambito.
Ma questo non ci stupisce più di tanto. Abbiamo fatto lesegnalazioni all'Autorità Antitrust per il vero e proprio aggiotaggio di mercato, e all'Autorità Tlc perchiedere quale sia il conto economico, e soprattutto il riferimento comunitario per cui giustificano l'aumento.La situazione non è più nell'ambito di una dialettica economica. Siamo in presenza di continue violazioni aidanni dell'utente e delle leggi. E' dell'altro giorno la condanna dell'Antitrust contro Tim per pubblicitàingannevole: veniva propagandato il passaggio dal sistema Tacs a quello Gsm Timmy a scheda, dicendoche non c'erano canoni aggiuntivi da pagare ...
e semplicemente non è vero, perché si devono comunquepagare i canoni residui. Ma siamo abituati: il vocabolario d'italiano Tim/Omnitel ha alcune pagine mancanti.Ma essere abituati non significa rassegnazione, anzi, ci aiuta a meglio intendere il loro linguaggio. C'è unacosa che ci preoccupa ancora di più: gli organi istituzionali di tutela del consumatore, che fine hanno fatto?"