Firenze– Un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin: la platea del Teatro Verdi di Firenze in piedi ha ricordato la ragazza uccisa dall’ex fidanzato arrestato oggi. Così si è aperta la seconda edizione de “La Toscana delle donne – Umanità”, la settimana organizzata dalla Regione Toscana e dedicata a appuntamenti, spettacoli, riflessioni per costruire insieme una Toscana paritaria e puntare sui talenti femminili, nell’anno europeo delle competenze.
“È un copione già visto e al quale non vogliamo abituarci. Basta femminicidi, basta violenze sulle donne”. È il commento della presidente della commissione pari opportunità della Toscana Francesca Basanieri che d’intesa con la Conferenza nazionale delle commissioni pari opportunità di tutte le Regioni esprime profondo sconcerto, cordoglio e vicinanza ai familiari e agli amici di Giulia Cecchettin, scomparsa sette giorni fa con l’ex fidanzato Filippo Turetta e ritrovata cadavere.
“La tragica scomparsa di Giulia è un epilogo scontato, già visto in tanti altri casi che hanno coinvolto giovani ragazze e donne” continua Basanieri. “In questi lunghissimi sette giorni nessuno ha abbandonato la speranza di poter rivedere quella giovane donna innamorata della vita, studentessa brillante con tanta voglia di fare e di non fermarsi. Siamo tutti stati partecipi della forza di entrambe le famiglie e abbiamo fatto nostro quel grido disperato a Filippo per fermarsi e ritrovare un barlume di lucidità.
Quell’appello è rimasto disatteso, inascoltato e ignorato. Al pari di tanti altri in tutto il Paese e il numero delle vittime per mano del partner o ex partner sale ancora: 54, tre in più rispetto allo scorso anno” dichiara la presidente citando i numeri diffusi dal Viminale lo scorso 12 novembre. Dati drammatici che non risparmiano alcuna Regione: dei 285 omicidi registrati in Italia, 102 vittime sono donne di cui 82 in ambito familiare/affettivo.
Approfondimenti
“È evidente che c’è ancora molto da fare. In Toscana ci sono politiche di contrasto alla violenza di genere con risorse specifiche, sono presenti Centri Antiviolenza e dal 2016 è attiva la rete regionale Codice Rosa, il Pronto Soccorso per le vittime di violenza.
Serve fare di più. Soprattutto sul fronte della prevenzione e dell’educazione sentimentale, comportamentale, di gestione delle proprie fragilità e di assunzione delle responsabilità. Da stasera e per tutta la prossima settimana nella nostra regione ci saranno una serie di iniziative volte ad approfondire il tema della violenza e della parità di genere in maniera trasversale e su diversi forniti perché solo un approccio complessivo e strutturale può costruire una cultura di parità e di rispetto per le donne” conclude Basanieri citando il progetto La Toscana delle donne.
Due adolescenti su 5 tra i circa 1.000 consultati con un questionario online promosso dal Movimento Giovani per Save the Children si dicono a conoscenza di casi di violenza on-line nelle relazioni di coppia. Tra i comportamenti più frequenti il controllo di spostamenti, contatti e amicizie del/della partner, violazione della privacy e atteggiamenti sessuali aggressivi.
L’Organizzazione ribadisce la necessità di intervenire sul fronte della prevenzione portando l’educazione alla affettività in tutte le scuole, e coinvolgendo attivamente i ragazzi e le ragazze nella promozione di relazioni affettive basate sul rispetto e sulla non violenza.