Tempi dei permessi di soggiorno: presidio a Firenze

La Cgil apre il confronto con la Questura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 Gennaio 2025 14:52
Tempi dei permessi di soggiorno: presidio a Firenze

Firenze, 22-1-2025 - Oggi, davanti alla sede della Questura di Firenze in via della Fortezza, si è svolto il presidio “Vogliamo rispetto, a partire dai tempi di rilascio del permesso di soggiorno”, indetto da una rete di 22 organizzazioni del territorio fiorentino per portare all'attenzione e far emergere i bisogni e le istanze di tutti i cittadini stranieri che si ritrovano a dover affrontare quotidianamente le difficoltà legate all'Ufficio immigrazione della questura, tra appuntamenti fissati con oltre due anni di attesa, tempi di trattazione delle istanze di rilascio e rinnovo dei titoli di soggiorno ben oltre i termini previsti dal Testo unico immigrazione, strumenti di prenotazione online inidonei e comunicazioni poco chiare che spesso portano ad ulteriori necessari appuntamenti con tempi sempre più dilatati per il rilascio dei documenti.

Al termine del presidio, a cui hanno partecipato decine di persone sfidando la pioggia, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal nuovo questore Lamparelli che ha riconosciuto le gravi problematiche strutturali dell'ufficio immigrazione e si è impegnato a elaborare delle proposte di riorganizzazione. A tal fine ha proposto un nuovo incontro per l'11 febbraio. Dopo anni in cui è stata impossibile l'interlocuzione con la questura siamo soddisfatti che il nostro presidio abbia consentito l'apertura di un confronto.

"Anche il nostro gruppo ha voluto partecipare al presidio convocato oggi davanti agli uffici della Questura di via della Fortezza 17, per denunciare i tempi dei permessi di soggiorno -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Si tratta di un tema che abbiamo contribuito a far diventare centrale all'interno della Commissione 7, che si è attivata con audizioni. Con piacere abbiamo visto che PD e AVS-Ecolò hanno anche scritto atti a supporto della mobilitazione. Ringraziamo le tantissime realtà del territorio che hanno voluto rilanciare la mobilitazione.

Approfondimenti

L'illegalità di Stato è inaccettabile, perché vede schiacciata la dignità delle persone dall'alto verso il basso, negando diritti previsti e funzionali al miglior funzionamento della società. È chiaro che c'è un problema nazionale, di leggi, di personale e di risorse da scegliere di investire. C'è però un tema politico, che deve vedere tutti i livelli istituzionali coinvolti nel contrastare i pregiudizi in cui sono avvolti i tempi presenti.

Le difficoltà incontrate concretamente dalle persone si traducono in dinamiche che favoriscono i problemi di illegalità e di ordine pubblico. Nella precedente consiliatura abbiamo sbloccato il tema della residenza, chiederemo di rilanciare quel percorso e di capire come il Comune possa aiutare a compensare in parte le mancanze delle altre articolazioni dello Stato".

“In rappresentanza di tutto il gruppo PD di Palazzo Vecchio, abbiamo partecipato questa mattina alla manifestazione davanti alla Questura in via della Fortezza per protestare contro le attuali procedure per ottenere un permesso di soggiorno – lo dichiarano il capogruppo Milani insieme alla consigliera Collesei e al consigliere Amato –. Possono trascorrere anche due anni per avere il documento: un tempo nel quale queste persone, già svantaggiate per essere fuggite da situazioni di guerra o carestia, si trovano ad essere irregolari, con tutte le conseguenze che ne derivano”.

“Occorre un cambio drastico: i diritti delle persone devono essere rispettati, a maggior ragione di quelle che già provano sulla propria pelle la sofferenza di dover lasciare il proprio paese e le proprie case per tentare di ricostruirsi una nuova vita. Il Governo non resti sordo a questo grido di allarme” concludono i consiglieri. 

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