Siccità: lo Stato di emergenza anche in Toscana?

Il presidente Confagricoltura Marco Neri: "Occorrono sostegni urgenti per affrontare i danni causati dal clima"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2022 23:50
Siccità: lo Stato di emergenza anche in Toscana?

Firenze, 5 luglio 2022 - Oggi è arrivata la dichiarazione dello stato di emergenza per il Piemonte, insieme a Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto, con previsione da parte del Consiglio dei Ministri di 36,5 milioni di euro in favore dei territori maggiormente colpiti dalla grande siccità in corso.

Si è tenuta nei giorni scorsi una riunione di coordinamento sul tema che ha visto al tavolo la Regione Toscana, Anbi Toscana con i sei Consorzi di Bonifica, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e le associazioni agricole. L’obbiettivo è stato avviare una collaborazione che porti all’apertura di un tavolo per trovare risposte alla carenza di risorsa idrica, favorendo la costruzione di nuovi invasi e la loro gestione. Un incontro fondamentale alla luce dell’importanza di questi bacini sia nelle stagioni piovose, come risposta al rischio di allagamenti che in fase di secca, come strumento di riserva idrica.

Presenti all’incontro l’assessore regionale all’agricoltura Stefania Saccardi, Marco Bottino presidente di Anbi Toscana e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, Massimo Lucchesi segretario generale dell’AdB Appenino Settentrionale e i presidenti dei Consorzi di Bonifica toscani: Ismaele Ridolfi (CB1), Serena Stefani (CB2), Maurizio Ventavoli (CB4), Giancarlo Vallesi (CB5), Fabio Bellacchi (CB6). Con loro anche i rappresentanti delle associazioni di categoria toscane che si occupano del settore agricolo: Marco Neri presidente di Confagricoltura, Valentino Berni presidente di Cia e Angelo Corsetti direttore di Coldiretti.

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«Avviare un percorso di collaborazione insieme alla Regione e all’Autorità di Bacino è un passaggio importante per dare risposta al nostro territorio che da qualche anno a questa parte soffre a causa della siccità – commenta Marco Bottino presidente di Anbi Toscana -. La costruzione di nuovi invasi, accanto a una gestione oculata di quelli esistenti, è al momento l’unica soluzione possibile per il problema: in autunno e in inverno, stagioni piovose, i bacini possono essere infatti utilizzati per trattenere l’acqua togliendola dai fiumi e contribuendo a limitare il rischio di piene. Acqua che in estate può essere riversata nei fiumi in secca o utilizzata per l’irrigazione, dando così una risposta importante al nostro sistema agricolo in difficoltà».

"Il clima ha generato ormai una situazione tanto semplice da leggere quanto tragica: fiumi a secco, incendi, terreni agricoli senza acqua, raccolti a picco. Il nostro sistema non può reggere queste condizioni a lungo. Occorrono risorse urgenti per fare fronte ai danni causati dalla siccità. Riteniamo necessario che la Regione Toscana chieda lo Stato di Emergenza al Governo" afferma Marco Neri, Presidente di Confagricoltura Toscana."La siccità sta danneggiando migliaia di lavoratori e famiglie che vivono grazie all'agricoltura.

Il caldo torrido si è abbattuto sul grano, cereali, colture, girasoli, ulivi. Non possiamo ignorare quello che è ormai un grido di aiuto, rimanendo in attesa e sperando che le condizioni migliorino. Servono interventi strutturali per portare acqua e potenziare le misure di prevenzione contro gli incendi: ogni giorno le fiamme stanno distruggendo i campi della Toscana con contraccolpi economici elevatissimi. Sono le temperature più alte da quasi venti anni, c'è, come ha già evidenziato l'Autorità idrica toscana in attesa di ultimare le analisi, una situazione di criticità, soprattutto per quanto riguarda le falde".Confagricoltura Toscana si appella alla Regione.

"Sono settimane drammatiche che potrebbero purtroppo proseguire a lungo - aggiunge Neri - non possiamo rimandare. Condividiamo a pieno la posizione presa da altre Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) che hanno chiesto giustamente aiuto allo Stato".

"L'emergenza climatica sta colpendo estremamente la Toscana. La crisi è sotto gli occhi di tutti. La scelta del Governo di sostenere alcune delle Regioni più in difficoltà è un passo importante che condividiamo, ritenendolo assolutamente indispensabile. È evidente però che la Toscana non possa rimanere esclusa da aiuti e risorse: le ondate di caldo record, la siccità, le perdite enormi dei raccolti agricoli ci riguardano in maniera concreta e assoluta, in ogni provincia" Così Fabrizio Tistarelli, presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana sul clima e lo stato di calamità.

"Sono state stanziate alcune decine di milioni per supportare le Regioni che si sono prontamente attivate per richiedere sostegni al Governo. La Toscana - afferma Tistarelli - non può pensare di affrontare una situazione di carattere eccezionale in autonomia, considerando i danni già seri e ampi causati dal caldo. Bisogna agire con celerità per sopperire alla carenza d'acqua che affligge le nostre produzioni e favorisce anche lo sviluppo di incendi. Il settore agricolo è già vittima di gravi perdite economiche, un problema a cui si aggiunge anche l'impatto allarmante su tutto ecosistema.

"L'approvvigionamento idrico - conclude il presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana - deve rappresentare una priorità anche in ottica dei prossimi mesi estivi. Serve rispondere alla crisi, alzando il livello di allerta".

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