La Clitemnestra di Luciano Violante

Al Politeama Pratese venerdì e nel pomeriggio al Teatro Niccolini di San Casciano in ricordo di Massimiliano Pescini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 Marzo 2025 21:23
La Clitemnestra di Luciano Violante

Donne, mito, giustizia alla vigilia dell’8 marzo. È una donna simbolo di dolore e ribellione, in lotta contro l’archetipo femminile che le viene imposto, una figura che viaggia dal mito alla contemporaneità quella cui dà voce Viola Graziosi, generosa interprete di un testo poetico di grande bellezza scritto da Luciano Violante, ex magistrato, ex presidente della Camera dei deputati e appassionato studioso del mito classico.

Il monologo «Clitemnestra» fra mito e attualità, in scena venerdì 7 marzo al teatro Politeama Pratese per le scuole secondarie di primo e secondo grado, è aperto a tutto il pubblico. Dopo lo spettacolo, che inizierà alle 10.30 (biglietto 10 euro: la durata prevista è di un’ora), il pubblico avrà modo di confrontarsi con la protagonista e l’autore del testo, Luciano Violante, autore di una trilogia di donne legate al mito: Clitemnestra, Medea e Circe.

Scelta non casuale, quella di «Clitemnestra», alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti delle donne nell’ambito della rassegna «Un mondo migliore»: la storia di questa figura emblematica della mitologia, immortalata dalla tragedia di Eschilo, viene reinterpretata attraverso il tema della giustizia, vista come misura delle relazioni umane. Giustizia, vendetta, rapporti familiari e ragion di Stato: sono tutti temi attuali che intrecciano il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza, per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile.

La narrazione contemporanea della regina di Micene e assassina di Agamennone, pone infatti una domanda fondamentale: fu assassina per vendetta o per giustizia dopo aver subito il sacrificio della figlia Ifigenia per mano del padre? È la questione posta da Violante nel restituire la parola a questa donna dolorante ma libera, decisa a tracciare da sola il suo destino per la prima volta nella sua vita. Un canto nel dolore di una madre, un canto di purificazione in cui Clitemnestra viene condannata a vagare nell’eterno nulla per ‘riparare’ un omicidio non accettabile nell’alveo del moderno patriarcato occidentale.

Ma la vita rinasce e prende il largo con una simbolica barca che è segno di libertà e farà incontrare questa anti-eroina moderna con il capitano Achab, in una interessante contaminazione letteraria con Melville nel segno dei classici.

Non solo dunque un omaggio al mito, ma anche una riflessione sulla condizione umana, vista attraverso la profonda umanità di Clitemnestra, quella che il regista Giuseppe Dipasquale ha cucito addosso alla talentuosa Viola Graziosi con la sua intensa interpretazione: protagonista di importanti spettacoli di teatro classico e contemporaneo, premio Actress of Europe 2020 con Ofelia Suite, cavaliere al merito della Repubblica, questa interprete di grande sensibilità e talento ha già calcato il palcoscenico del Politeama Pratese con «Il racconto dell’ancella».

Luciano Violante è l’ospite d’eccezione anche dell’iniziativa culturale promossa e organizzata dal Comune di San Casciano in Val di Pesa in programma alle ore 16.30 negli spazi del Teatro Niccolini, per ricordare Massimiliano Pescini e dedicare un omaggio speciale al percorso politico e allo spessore umano dell’ex sindaco di San Casciano in Val di Pesa, nonché consigliere regionale venuto a mancare il 25 maggio 2024. Con il presidente Violante dialogherà la giornalista Erika Pontini, capocronista del quotidiano La Nazione intorno al tema “Società civile e istituzioni: il ruolo della classe dirigente”.

“Si tratta del primo evento di una serie di incontri aperti alla comunità di carattere culturale, letterario, sociale – spiega il sindaco Roberto Ciappi – che vuole celebrare la memoria del nostro caro Massimiliano Pescini evidenziando le grandi passioni, dalla politica alla cultura, che animavano il suo agire e il suo pensiero di uomo dedito alla cosa pubblica, lui che sapeva vivere il presente con una immensa consapevolezza e capacità di analisi lucida e realistica delle questioni e delle problematiche relative al territorio e allo stesso tempo sapeva costruire, supportato da una visione libera, riformista, coerente responsabile, un ampio sguardo sul futuro attraverso l’elaborazione di strategie a medio e lungo termine”.

L’iniziativa vede la presenza di Luciano Violante, figura politica di rilievo nazionale legata a Massimiliano da un percorso di formazione rivolta ai giovani amministratori che l’ex primo cittadino intraprese nell’ambito di “Italia Decide”, l’associazione per la qualità delle politiche pubbliche di cui Violante è oggi presidente onorario. Già parlamentare alla Camera dei deputati, presidente della Commissione parlamentare antimafia, presidente della Camera tra la fine degli anni Novanta e i primi del Duemila

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