“Non stupisce – spiega il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Lorenzo Masi – quanto sta accadendo sotto le finestre di Palazzo Vecchio oggi pomeriggio. A seguito del provvedimento degli assessori Vicini e Giorgio, che regolamenta e restringe le modalità di lavoro dei caddy elettrici e dei golf car, assistiamo ad una certa e propria invasione di mezzi elettrici.Non ci stupisce, purtroppo, perché se manca, per l’ennesima volta oggi, il confronto con le categorie interessate dai provvedimenti del Comune, è chiaro che non può che essere questo il risultato.Giusto ieri in Commissione Sviluppo Economico i rappresentanti del mondo del trasporto green erano venuti per presentarsi e confrontarsi con l’Amministrazione.Perché non sono intervenuti anche gli assessori competenti? Perché lasciare sempre ad un comunicato stampa le notizie evitando il dialogo?Non condividiamo questo modo di agire pur ritenendo che delle regole servono, questo non fa altro che allontanare cittadini e categorie professionali dal governo della città e da chi è chiamato a rappresentarla.Ma come è possibile che la Commissione non fosse a conoscenza di un nuovo regolamento e di una conferenza stampa fissata poco dopo?", conclude il capogruppo del MoVimento 5 Stelle Masi.
Questa invece la dichiarazione del Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto:“Non potete regolamentare tutto. Non potete frenare chi realizza un fatturato. La libertà di impresa, ricordiamolo, è sancita dall’articolo 41 della Costituzione Italiana, è il diritto dei privati di svolgere attività economiche, producendo beni o servizi, con l’obiettivo di ottenere un profitto. Forse il Sindaco Funaro se lo dimentica troppo spesso… Perché? Da ieri, come annunciato dalla stampa, caddy, risciò o altri mezzi atipici saranno vietati nell’area Unesco di Firenze, ovvero nel centro storico della città, grazie al “regolamento per lo svolgimento delle attività di trasporto turistico” che a breve sarà approvato in Giunta Comunale, in seguito al vaglio del Consiglio Comunale prima di entrare in vigore”.“Come successo con gli affitti brevi questa Giunta è divenuta il simbolo di un altro tipo di ordine: quello amministrativo e dirigista, che moltiplica vincoli e divieti a danno di chi semplicemente intende produrre servizi utili alla comunità.
La solita dannosa e tipica mentalità di sinistra, insomma, condita dalle solite MULTE! Saranno infatti effettuati controlli dalla Polizia Municipale: per i veicoli ‘vietati’, se trovati in centro, scatterà il sequestro, per quelli che hanno il nulla osta, ma svolgono attività irregolare ritiro del nulla osta e multa da 500 euro! Ancora una volta sanzioni, solo sanzioni, per opera della Polizia Municipale. Ma quando gli Agenti si occuperanno anche di sicurezza urbana?”.“Come Lega, abbiamo idee diverse, anziché porre divieti dopo aver permesso tutto e di più a caddy e risciò adesso sarebbe stato opportuno, casomai, regolamentare senza vietare determinate zone della città.
Cosi si toglie un servizio che, se utilizzato da turisti piuttosto che da fiorentini, dimostra che era utile! Probabilmente il servizio Bus AT Autolinee e Tramvia in città non soddisfa la popolazione e neppure i turisti. Perché quindi togliere servizi? Perché a sinistra sapete solo vietare? La libertà proprio voi non la conoscete sotto ogni sua forma…”, conclude Mossuto.
«Apprendiamo con favore le notizie dell’Amministrazione sul nuovo regolamento che disciplina l’uso di mezzi atipici per il trasporto turistico nell’area Unesco, come caddy e risciò: era necessario mettere ordine in un settore cresciuto senza regole chiare. Ora però serve fare un passo in più: garantire qualità, equità e accessibilità per tutti».
Lo afferma Francesco Casini, capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, commentando la bozza di regolamento che sarà discussa in aula.
«La scelta di limitare i percorsi e contingentare il numero delle navette elettriche può aiutare a ridurre il caos e tutelare il decoro del centro storico – prosegue Casini – ma occorre garantire anche che chi svolge questa attività con serietà e competenza non venga penalizzato da chi opera in modo improvvisato o scorretto. Vanno fissati standard di qualità precisi, non solo tecnici ma anche legati al servizio offerto».
«Chiediamo inoltre – aggiunge Casini – che l’Amministrazione comunale valuti forme di regolazione anche per le tariffe, in modo da evitare distorsioni e garantire un trattamento equo agli utenti. Serve un sistema trasparente e accessibile, con attenzione particolare all’inclusività: pensiamo a mezzi accessibili per persone con disabilità o soluzioni dedicate per famiglie numerose».
«Infine – conclude Casini – è fondamentale chiarire il carattere realmente turistico di queste attività, affinché il servizio non si trasformi in una forma di trasporto privato parallelo e senza controllo. Ben venga la regolamentazione, ma ora lavoriamo insieme per migliorarla e renderla uno strumento utile per un turismo sostenibile e una città più vivibile per tutti».
La posizione Cgil
"Apprendiamo dalla stampa la decisione del Comune di Firenze di intervenire sulla proliferazione dei caddy, delle golf car e dei risciò nel Centro Storico.
In attesa di vedere il testo che varerà la Giunta, consideriamo positiva la limitazione ipotizzata, al fine di poter tutelare l'area Unesco da forme non regolamentate di turismo. Un'opportunità data dal Testo Unico Regionale sul Turismo che si dimostra ancora una volta strumento utile in mano alle amministrazioni per governare i processi turistici.
Diamo un giudizio favorevole anche al fatto che si preveda la presenza di accompagnatori turistici regolarmente autorizzati, a tutela di un settore che troppo spesso subisce la concorrenza sleale di personale non qualificato.
Il settore dei golf car e affini, da un punto di vista prettamente lavorativo, ha mostrato fin da subito numerosi elementi problematici, dal lavoro nero a quello grigio, dalle finte collaborazioni alle Partite Iva che mascherano rapporti di lavoro dipendenti. Proprio su questo come CGIL ci stiamo attivando per provare a dare rappresentanza a questa ulteriore forma di lavoro turistico precario.
Sarà importante che il Regolamento in questione possa essere un supporto utile per esigere i corretti rapporti lavorativi, quindi non solo lotta al lavoro nero ma anche al finto lavoro autonomo e parasubordinato, perché altrimenti rischia di produrre in ambito lavorativo degli effetti distorsivi.
Chiediamo per questo che prima dell'approvazione definitiva in Consiglio Comunale si preveda un passaggio con le organizzazioni sindacali in modo da poter avanzare eventuali modifiche migliorative".