Il futuro delle Rsa tra costi e qualità dei servizio in un convegno

Un'urgenza anche per il Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 Aprile 2025 23:45
Il futuro delle Rsa tra costi e qualità dei servizio in un convegno

Approfondire il sistema delle Rsa, studiarne la sostenibilità, analizzarne i costi per riuscire a rendere la risposta della Regione Toscana sempre più rispondente ai bisogni dei cittadini non autosufficienti. È stato questo l’obiettivo di fondo del convegno “Non autosufficienza e Rsa” che si è svolto stamani a palazzo Strozzi Sacrati organizzato da Anci Toscana e Regione Toscana.

Tra i temi dell’incontro, cui hanno partecipato le istituzioni, le parti sociali, gli operatori del settore ma anche una folta rappresentanza di familiari, la qualità dei servizi e delle strutture, il tema dei costi, la condivisione delle esperienze più significative sul territorio e delle opportunità offerte dal Pnrr.

Ad alimentare il dibattito una ricerca condotta da una consulente incaricata, la dottoressa Arabella Ventura, sui bilanci di un campione di Rsa; ne sono state analizzate dieci, con caratteristiche eterogenee: si trattava infatti di strutture pubbliche e private, grandi e piccole, provenienti da territori con caratteristiche diverse.

Approfondimenti

L’analisi dei bilanci di queste Rsa, esposti dalla Ventura, ha permesso di comprendere meglio la composizione dei costi, scomponendo per esempio, le voci relative alla gestione diretta dell’anziano lungodegente da quelli dovuti alle spese amministrative o di altro tipo, e i ricavi, per iniziare un lavoro di valutazione sull’impatto delle rette.

“Da questo prezioso lavoro – ha evidenziato Serena Spinelli – sono arrivate indicazioni utili per trovare la risposta a una domanda assolutamente centrale: come si tengono insieme la necessaria sostenibilità economica delle strutture, nell'ambito di un sistema di welfare pubblico e a fronte di un invecchiamento della popolazione, con la qualità del servizio, la qualità del lavoro di chi opera nel sistema e l'appropriatezza della risposta ai bisogni delle persone anziane non autosufficienti. Grazie a questo lavoro sul campione di Rsa abbiamo elementi in più che dovranno essere oggetto di ulteriori verifiche e approfondimenti per dare strumenti sempre più efficaci ai nostri territori e alle Società della Salute e Zone distretto al fine di formulare e stringere accordi con le RSA che rispondano all'appropriatezza del servizio e alla sostenibilità e alla trasparenza dei costi".

“Non solo – ha proseguito la Spinelli - questo lavoro spero favorisca la possibilità di un confronto sistematico con i gestori, con alcuni dei quali negli ultimi tempi non sono mancati momenti di tensione: le loro rivendicazioni, l’ho detto e lo ribadisco, non possono trovare la strada di lettere che in autonomia, fuori dagli accordi con le società della salute, mandano ai cittadini. È invece partendo da elementi oggettivi di conoscenza e obiettivi chiari di sostenibilità e qualità si possano trovare le soluzioni più equilibrate e giuste. Il convegno di oggi, perciò disegna una strada da proseguire e alimentare”.

“La Regione – ha concluso la Spinelli - è pronta a misurarsi con le esigenze dei cittadini non autosufficienti, anche in una prospettiva sempre più impegnativa, a causa dell’invecchiamento graduale della popolazione. Siamo pronti a farlo utilizzando tutti gli strumenti di welfare possibili. Certamente non posso non evidenziare come al percorso regionale non corrisponda una analoga attenzione su scala nazionale: la non autosufficienza, se si guardano gli impegni concreti de governo, è su un binario morto. E questo certamente non ci aiuta”.

Sull’iniziativa di oggi si sono espressi anche i responsabili di Anci: "È un momento importante quello di oggi – ha detto Susanna Cenni, sindaca di Poggibonsi e presidente di Anci Toscana perché serve a Regione Toscana e ad Anci per fare il punto sul futuro delle RSA. Abbiamo bisogno di garantire servizi qualificati ma anche di maggiori risorse, nonché di innovare i moduli organizzativi per la presa in carico. Ci sono esperienze molto differenti e anche la comparazione fra esperienze e l'ascolto dei tanti punti di vista di chi lavora, dei familiari e dei gestori ci aiuterà nella programmazione futura".

“L'inverno demografico che colpisce anche la Toscana – ha evidenziato Anna Maria Celesti, vicesindaca di Pistoia e delegata al welfare di Anci Toscanaimpone di trovare risposte non solo attraverso le RSA. Dobbiamo affrontare in modo multidisciplinare i bisogni sempre più complessi delle singole persone, coinvolgendo Comuni, Regione, Terzo settore, azienda sanitaria e famiglie in un percorso comune di riprogrammazione e riprogettazione, nel quale ci sia spazio anche per azioni per un invecchiamento attivo”.

"Abbiamo sollevato nelle ultime settimane il problema della diversità di quote sociali nelle RSA, che variano da 53 a 67 euro (a seconda delle strutture) e che dovrebbero essere oggetto di rinnovo in questi giorni -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Non capiamo quali siano i criteri per cui una struttura come Montedomini prende il minimo e altre di più: non solo, se il Comune copre solo 53 euro chi è nelle altre realtà come fa a coprire i costi, se è in condizioni di difficoltà economiche?

Stamani in Regione Toscana sono state avanzate alcune analisi, che impongono al Comune di Firenze di approfondire aspetti essenziali, su cui invitiamo a lavorare anche la Commissione politiche sociali e sanità di Palazzo Vecchio.

Siamo in grado di effettuare uno studio sulla sostenibilità, i costi e i servizi delle strutture presenti sul nostro territorio comunale? Vogliamo approfondire il ruolo delle strutture pubbliche, collegandolo al peso dei prezzi, della sostenibilità, della qualità del lavoro, del coinvolgimento dell'utenza e delle famiglie?

Quali sono i contratti nazionali applicati nelle singole strutture del nostro territorio? Inoltre è urgente capire a che punto siamo con le richieste degli aumenti arrivate da alcune realtà e se stiamo aiutando Montedomini a far fronte alle spese dovute anche per le condizioni degli edifici".

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