Non sono evidenti impatti peggiorativi delle caratteristiche del torrente nel passaggio tra monte e valle della frana, pur restando l'impatto paesaggistico ed ecosistemico dovuto alla presenza dei sacchetti di plastica. Questo l'esito dei campionamenti sulle acque del torrente Rovigo a Palazzuolo sul Senio a seguito della dispersione di rifiuti originata da una frana.
Pertanto la Colonna Mobile della Protezione Civile regionale è da oggi operativa sul torrente a Firenzuola, in supporto alle attività già in corso da parte di Hera e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.
“L’intervento è finalizzato alla raccolta dei rifiuti dispersi lungo l’alveo e alla messa in sicurezza ambientale del corso d’acqua, nell’ambito di un’azione integrata di tutela del territorio e salvaguardia dell’ecosistema fluviale. E’ un’attività che conferma anche il forte impegno della Regione per la riqualificazione ambientale del torrente Rovigo, un obiettivo strategico per la tutela del paesaggio e della qualità dell’ambiente nell’Alto Mugello” afferma il presidente della Regione, Eugenio Giani.
Considerata la natura impervia dell’area, le operazioni si svolgono con il supporto del Soccorso Alpino, a garanzia della sicurezza degli operatori. Sono state individuate 21 aree operative sicure lungo il corso del torrente, che permettono di lavorare in condizioni di massima sicurezza.
Sono 23 i volontari specializzati in logistica operativa, appartenenti alle associazioni Anpas, Croce Rossa Italiana, VAB e Misericordie, dotati di tutte le attrezzature necessarie per intervenire in sicurezza. Le attività sono coordinate dalla Regione, in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze e i Comuni coinvolti.
“I volontari delle nostre Confraternite sono da sempre molto attivi nel fronteggiare le emergenze climatiche – dice Edoardo Berionne, referente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine –. Quello che è successo ci dimostra quanto il territorio abbia ferite aperte, spesso invisibili, che il cambiamento climatico e gli eventi estremi rischiano di far riemergere”.«Non potevamo restare fermi di fronte a questo disastro ambientale – dice Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine –. Su questo fronte le Misericordie ci sono, grazie ai nostri volontari e ad una presenza capillare e preparata sul territorio. Per essere al fianco delle persone nelle emergenze, ma anche a tutela dell’ambiente e della sicurezza delle nostre comunità».
“Abbiamo scelto di investire risorse importanti per rafforzare uno dei cuori operativi della nostra protezione civile: il modulo idraulico specialistico della Colonna Mobile regionale. Lo abbiamo fatto con convinzione, perché sappiamo quanto sia fondamentale poter contare su mezzi moderni, versatili e pronti a intervenire in emergenze sempre più frequenti e complesse. Ma soprattutto lo abbiamo fatto perché crediamo nel valore di chi, ogni giorno, si mette a disposizione della comunità.”
L’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni presenta il potenziamento del modulo idraulico della Colonna Mobile della Regione Toscana, reso possibile grazie a un finanziamento complessivo di circa 450mila euro: 400 mila euro stanziati dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile, a cui si aggiungono circa 50 mila euro da fondi regionali.
I nuovi mezzi, già operativi, sono destinati a intervenire in contesti ad alto rischio, come alluvioni o eventi meteo estremi, ma sono anche in grado di supportare numerose altre attività:, come la rimozione di alberi pericolanti, il recupero di materiali in aree colpite da calamità, e più in generale la messa in sicurezza del territorio.
“Sono mezzi polifunzionali, agili, dotati di accessori avanzati – prosegue Monni – e soprattutto sono affidati a mani esperte, quelle delle associazioni che operano da anni in convenzione con la Regione per il modulo idraulico: Croce Rossa, Anpas, Misericordie, Vab Toscana, Racchetta, Cisom e Arci. A tutte loro va la mia profonda gratitudine.”
I nuovi mezzi sono già stati inseriti nella Colonna Mobile regionale e pronti ad agire anche fuori Toscana, se necessario.
“Questo investimento – continua l’assessora – è una scelta concreta per rafforzare la sicurezza delle nostre comunità. Ma è anche un modo per valorizzare chi ogni giorno mette tempo, energie e cuore al servizio degli altri. Il volontariato è l’anima della nostra protezione civile. A loro dobbiamo tanto, e continueremo a sostenerli con tutti gli strumenti che abbiamo.”