Impegni chiari al Governo per la difesa del tessuto industriale e produttivo nazionale e di una filiera, quella dell’automotive, di cui lo stabilimento GKN è parte rilevante e una presa di responsabilità chiara, per attivare tutti gli strumenti a garanzia delle condizioni di vita e lavoro degli operai e delle loro famiglie a partire innanzitutto dalla Cassa integrazione Guadagni. E poi un altra richiesta, un tavolo interistituzionale di crisi con i Ministeri del lavoro e dello Sviluppo Economico, Invitalia e Regione Toscana con la Città Metropolitana fiorentina insieme ai Sindacati dei lavoratori e ai rappresentanti dell’azienda per consentire l’esame e la valutazione di ogni possibile strategia che renda possibile, anche attraverso il coinvolgimento di nuovi investitori, il mantenimento del sito industriale e delle competenze ed esperienze ad esso legate, in una logica non conservativa ma di innovazione e rilancio produttivo.
Questo al centro di un ordine del giorno promosso dalla maggioranza di Palazzo Vecchio, approvato nella seduta odierna dedicata all’ex GKN, dedicata proprio alla “solidarietà ai lavoratori e lavoratrici della GKN e per dare un futuro produttivo ed occupazionale allo stabilimento di Campi Bisenzio”, sottoscritto dal capogruppo Pd Nicola Armentano, i consiglieri dem Enrico Conti, Donata Bianchi, Patrizia Bonanni, Francesca Calì, Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio, Massimo Fratini, Fabio Giorgetti, Alessandra Innocenti, Franco Nutini, Renzo Pampaloni, Letizia Perini, Massimiliano Piccioli, Mirco Rufilli, Laura Sparavigna, i consiglieri lista Nardella Mimma Dardano, Luca Santarelli, la consigliera IV Barbara Felleca.
"Ritrovarsi da un giorno all'altro a sapere che un pagamento previsto non arriverà è un lusso che le classi lavoratrici spesso non si possono permettere. Perché spesso ci sono affitti, mutui, finanziamenti, impegni di spesa legati al nucleo familiare a cui fare fronte -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu -di Sinistra Progetto Comune- Oggi in Consiglio comunale sono intervenuti diversi mondi e livelli istituzionali. Insieme possono probabilmente favorire l'apertura delle linee di credito a chi deve fare fronte all'assenza di un piano industriale, all'assenza della cassa integrazione.
Non è il massimo, ovviamente, infatti abbiamo chiesto con altri ordini del giorno soluzioni più puntuali, con un intervento diretto degli enti locali nel futuro dello stabilimento. Ma intanto, mentre noi parliamo, c'è chi ogni giorno ha delle scadenze da rispettare, su cui non possiamo strumentalizzare, per il rispetto che la politica e le istituzioni devono a loro stesse. Ringraziamo quindi chi ha votato a favore, sperando che a breve non ci sia più bisogno di linee di credito, perché ci saranno i salari".
Approfondimenti
"Apprezziamo la tempestività con cui il sindaco si è attivato nei confronti del ministro Urso sulla vertenza ex GKN e constatiamo con soddisfazione che il suo appello è stato ascoltato e recepito immediatamente. Il sindaco quindi ha dimostrato di aver dato continuità alle azioni intraprese la scorsa settimana e ai confronti avuti con i lavoratori, il ministro Urso ha dato riscontro in tempi rapidi. Bene quindi che l’esecutivo abbia colto l’urgenza di questa situazione. Sapevamo che come amministrazione nessuno si sarebbe tirato indietro nemmeno in questo frangente e così è accaduto. Sosteniamo con forza questa azione e continueremo a monitorare perché su questa vertenza resti alta l’attenzione" Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e le vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini.
I consiglieri della Lega col capogruppo Federico Bussolin, di Fratelli d’Italia con i consiglieri Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, del Gruppo Centro con i consiglieri Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici ed il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli hanno presentato un Ordine del Giorno collegato al dibattito che si è svolto in aula sulla situazione della ex GKN. I consiglieri auspicavano “il coinvolgimento di tutte le parti interessate alla presenza delle Istituzioni nazionali e locali coinvolte ed esprime contrarietà in ordine alla scelta di non invitare il proprietario dell’insediamento produttivo ex GKN in Consiglio comunale, una decisione – spiegano i consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo Centro e Forza Italia – che ha penalizzato la capacità di approfondire i fatti in questione oltre che negare a questi la possibilità di esprimere la propria voce sulla vicenda”.
“Tra poco è Natale e ci sono centinaia di famiglie che non hanno certezze. Alle parole devono seguire i fatti. Queste famiglie – spiega il capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti – vogliono delle risposte. Le soluzioni sono due: o ci mettiamo, tutti insieme e lavoriamo per richiamare gli imprenditori, soprattutto stranieri, che fino ad ora non hanno portato nessun risultato in Italia oppure la soluzione più semplice è la nazionalizzazione. Questa è la risposta più immediata che può dare lo Stato.
A chi mi replica che oggi mancano le leggi rispondo che le leggi si possono cambiare. Uno Stato forte, che vuole bene ai lavoratori, fa anche questo. Entra nel mercato. Poi si può vedere in futuro cosa fare. La risposta immediata – continua Asciuti – è la nazionalizzazione. La politica non deve voltare le spalle agli operai della ex GKN. Un Governo forte – conclude il capogruppo del gruppo misto Andrea Asciuti – deve poter nazionalizzare”.
“Dopo la protesta pacifica dei lavoratori della ex GKN che solo una settimana fa hanno manifestato la loro preoccupazione occupando il Consiglio Comunale fiorentino, oggi ci siamo ritrovati nel medesimo luogo – consiglieri comunali e regionali, deputati, rappresentanti dei Ministeri, dei sindacali, il Cardinale Betori e tante altre figure di spicco del panorama italiano - tutti insieme uniti per discutere sul futuro dell’azienda, dei suoi operai e delle tante famiglie coinvolte” così i consiglieri pentastellati.
“Ringraziamo innanzitutto il Presidente del Consiglio Comunale Milani che si è adoperato per invitare gli esponenti di tutte le forze politiche e dei principali ruoli istituzionali coinvolti, ma anche per le parole di conciliazione e dialogo con le quali ha aperto questo Consiglio, ribadite poi con garbo dal Cardinale Betori”.
“Come MoVimento 5 Stelle abbiamo presentato un ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto al Sindaco Nardella e alla Giunta di coinvolgere con urgenza tutti i soggetti istituzionali che hanno un ruolo in questa difficile partita: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il pagamento della cassa integrazione agli operai, la Regione Toscana e il Ministero delle imprese e del made in Italy per ricercare ed elaborare piani industriali alternativi e sostenibili, in collaborazione con la proprietà, nonché investitori credibili per assicurare la ripresa delle attività produttive presso il polo ex GKN”.
“Ed ancora, riteniamo indispensabile coinvolgere, ove utile, anche quei Ministeri che sono funzionali ai nuovi settori dell’impresa ex GKN, quali quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per quanto riguarda eventuali ipotesi produttive utili a fini collettivi”.
“Grande assente oggi la proprietà della ex GKN: sarebbe stato utilissimo un confronto aperto con tutte le parti interessate perché l’obiettivo comune e condiviso anche dagli esponenti dei Ministeri presenti è salvaguardare il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori”.
“Non dimentichiamoci – come è stato detto - che la resilienza degli operai è il motivo principale per il quale ancora oggi esiste la ex GKN: a questi 300 lavoratori e alle loro famiglie va il nostro rispetto e il nostro abbraccio. Ma siamo consapevoli che questi valori fondamentali di civiltà non possono in questo momento bastare: per questo chiediamo nuovamente che siano assunti fatti e azioni urgenti a favore e tutela degli operai della ex GKN” concludono i consiglieri.
Infine ecco le parole di Daniele Calosi (segretario generale Fiom Cgil Firenze Prato Pistoia) durante il suo intervento nel Consiglio comunale di Firenze dedicato alla vertenza: “Chiediamo alla politica, al territorio, di sostenere le lavoratrici e i lavoratori della Qf non solo con la retorica, ma con i fatti, concreti, che permettano alla reindustrializzazione di andare avanti. Le lavoratrici e i lavoratori hanno fatto tutto il possibile per arrivare alla reindustrializzazione, manutenendo la fabbrica e le sue macchine, ma ora bisogna che le istituzioni intervengano per sostenerli. Chiediamo inoltre alle istituzioni di venire a vedere la fabbrica sin da stasera, e tutto l’incredibile lavoro che hanno fatto e stanno facendo le lavoratrici e i lavoratori.
E le belle parole non possono più bastare, perché stiamo parlando del sostentamento di centinaia di famiglie che da ottobre non stanno più ricevendo nulla. Il Ministero del Lavoro deve dare la cassa integrazione, perché - come detto dalla Regione Toscana - se c’è un opera di scouting per nuovi investitori, pubblici e privati, ciò deve bastare per ottenerla e coprire il prima possibile le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori”.
“E’ giusto invocare un maggiore protagonismo da parte del Governo e della politica, perché arriva un momento in cui le norme pubbliche a sostegno del lavoro girano meglio se c’è una chiara e forte scelta politica”. Lo ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, intervenuto oggi in Palazzo Vecchio in rappresentanza della Regione al consiglio comunale tematico sulla ex Gkn.
Dal consigliere di Giani è arrivata la ricostruzione di molti passaggi che si sono susseguiti nella vertenza che dura da 16 mesi. “Nel momento in cui si chiede bisogna essere disposti a dimostrare ciò che ciascuno è disposto a fare; è del tutto evidente che a molte delle attese che avevamo nei confronti della proprietà di Qf non sono corrisposte scelte concrete e passi in avanti”.
Una situazione di fronte alla quale, continua Fabiani, serve “il lavoro delle istituzioni e il lavoro collegiale che abbiamo immaginato fin dall’inizio: dobbiamo trovare degli investitoti che supportino questo processo di reindustrializzazione; se non è stata in grado di trovarli l’impresa, secondo quanto ci si attendeva, dobbiamo provare a farlo insieme e per questo io ho avanzato la proposta dello scouting pubblico, confidando che arrivi anche l’aiuto del Ministero dello sviluppo economico e di Invitalia. E’ fondamentale che ci sia una reale disponibilità dell’azienda: è già stato dato incarico agli uffici tecnici della Regione di fare un primo sopralluogo dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio”.
L’obiettivo resta quello di “sondare il mercato per intercettare ulteriori interessati. E’ un tentativo, ma lo dobbiamo a tutti, in primis ai lavoratori e ai sindacati, per rispetto delle battaglie fatte insieme”.