Un unico argomento per il Consiglio comunale di lunedì prossimo, 21 novembre: “Situazione dell’insediamento produttivo ex GKN Driveline Firenze e dei lavoratori”. L'ordine dei lavori dettagliato sarà definito dalla conferenza dei capigruppo nella mattina di lunedì.
Dopo l'ingresso degli operai #GKN in Consiglio comunale, la maggioranza del consiglio aveva espresso solidarietà nei confronti della lotta per la reindustrializzazione condotta dai lavoratori. Uno dei punti ottenuti dal Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze martedì era stata la possibilità che il Consiglio comunale di lunedì prossimo si svolgesse dentro le mura dello stabilimento.
A decidere della possibilità di fare o meno il Consiglio Comunale in fabbrica è stata demandata la Conferenza dei Capigruppo, ossia una riunione dei leader di ogni gruppo consiliare. La capogruppo di Sinistra progetto Comune, Antonella Bundu, ha spinto affinché il consiglio si svolgesse in fabbrica. Al contrario i gruppi di destra (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Centro dell'ex candidato sindaco Ubaldo Bocci) hanno dichiarato la loro contrarietà, e che la maggior parte dei loro consiglieri non sarebbe stata presente in fabbrica e avrebbe disertato il Consiglio qualora si fosse deciso in tal senso.
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"La scelta di non andare a Campi Bisenzio è grave, una provocazione alla lotta del Collettivo e una smentita degli impegni presi" commentano Antonella Bundu, Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune "Riconosciamo al Presidente del Consiglio comunale di essere rimasto per tutte le ore in cui è stata tenuta aperta la seduta tra lunedì e martedì. Lo precisiamo, prima di dire che riteniamo vergognoso quanto avvenuto oggi in conferenza capigruppo.
Le destre dimostrano da che parte stanno. Nella società, prima ancora che nelle decisioni politiche. Scelgono di alimentare il pregiudizio e la disinformazione, perché così è più facile raccontare che chi vuole solo lavorare non dovrebbe essere protagonista della nostra società, come dice la Costituzione, a cui pure tutte e tutti dovremmo tenere fede.
Non comprendiamo come anche stavolta la maggioranza di centrosinistra non abbia trovato la forza di imporsi. Quando c'è da quotare in borsa l'acqua (operazione multiutility), approvare una modifica di bilancio o prendere un'altra decisione legata ad altri tipi di interesse, si trovano sempre le soluzioni.
Per il Collettivo di Fabbrica si fa l'ennesimo passo indietro. Strumentalizzare la vita delle persone è davvero degradante. Esprimiamo la nostra solidarietà a chi impegna il proprio tempo e le proprie energie in questa vertenza.
Chiediamo a tutta la cittadinanza di ricordarsi quanto sta avvenendo. Alla prossima delocalizzazione, al prossimo licenziamento in massa, alla prossima retorica sulla legalità, ci si ricordi di chi ha preferito il caldo del Salone de' Dugento alla presenza al fianco di chi difende una fabbrica del territorio. Valuteremo se partecipare alla seduta, perché non si può legittimare un meccanismo per cui le istituzioni mancano di rispetto a se stesse".
"Il problema è che all'interno del Pd e della Lista Nardella a parole ci si dice favorevoli a sostenere gli operai GKN fino alla fine, ma nei fatti si continua a fare il contrario. Lo abbiamo visto al momento del voto della legge antidelocalizzazioni (dove anche il M5s votò a favore dell'emendamento del Governo Draghi, opposto all'emendamento Mantero-GKN); e lo vediamo anche oggi, quando, di fronte al ricatto della destra di Governo, si decide di arretrare invece di andare all'attacco -commentano da Potere al Popolo- Fortunatamente la lotta GKN ha tanti alleati e alleate. Il Pd invece si dimostra sempre di più il partito delle mille ipocrisie".
"Fidi Toscana entri nel capitale sociale della ex Gkn di Campi Bisenzio, e contribuisca così al salvataggio di un'azienda che dà lavoro a 300 persone, e che ha rappresentato un'eccellenza dell'imprenditoria della nostra regione. Ho presentato una mozione in tal senso, che chiedo venga discussa con urgenza nella prossima seduta del Consiglio regionale della Toscana". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia a Palazzo del Pegaso, Marco Stella. "L'ultimo incontro istituzionale al Mise - ricorda Stella - aveva visto la proprietà avanzare la proposta di un accordo di sviluppo per far entrare partner pubblici nel processo di reindustrializzazione. Una proposta che è rimasta lettera morta; è necessario e urgente, invece, proseguire in questa direzione".
"Nei giorni scorsi, i lavoratori dell'ex Gkn - sottolinea Stella - hanno occupato simbolicamente Palazzo Vecchio per attirare l'attenzione delle Istituzioni sulla vertenza, e nelle settimane scorse hanno dato vita al progetto 'Fabbrica pubblica', fondando l'associazione Società Operaia di Mutuo Soccorso, come strumento di mutualismo, collegamento con il territorio, riferimento di azionariato popolare. Una proposta inserita in un processo di lungo periodo, che prevede 'una campagna per la fabbrica pubblica, per reclamare fondi pubblici che siano collegati a pubblica utilità e a un controllo pubblico, esercitato da una struttura societaria pubblica', come hanno scritto in un comunicato. Credo che, in quest'ottica, sia fondamentale il ruolo di Fidi Toscana nel rilevare quote di capitale sociale e mettere il suo know how nel progetto di salvataggio e rilancio dell'azienda".