“Questa vertenza è stata sposata e accompagnata da tutta la comunità, è una vertenza nazionale delicata e complessa simbolo di un intero territorio dell’area metropolitana fiorentina. Non può che essere al centro della agenda politica del governo”. L’assessora al lavoro Benedetta Albanese è intervenuta oggi nel consiglio comunale dedicato alla vertenza della ex Gkn di Campi Bisenzio, portando l’appoggio e la solidarietà dell’amministrazione agli operai. “Il tema politico laddove si tratta di parlare di lavoro ci appartiene – ha detto Albanese - e non ci spaventa stare in prima fila a fianco degli operai perché crediamo che questo sia il posto delle istituzioni, a cercare soluzioni concrete, a raccoglierne richieste e bisogni.
Il Comune di Firenze c’è sempre stato e continuerà ad esserci, su questa come su altre vertenze. Non possiamo lasciare trecento lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie ad affrontare questa situazione da soli ma non possono essere lasciati soli neppure gli enti locali. Oggi dal consiglio comunale e dalla nostra amministrazione è partita una lettera inviata dal sindaco Dario Nardella indirizzata al ministro Urso dove per chiedere con forza che questa vertenza sia al centro dell’agenda politica nazionale e che i tavoli ministeriali aperti facciano passi avanti concreti".
L'assessora ha poi proseguito: "È necessario che la situazione si sblocchi. Servono subito misure di ammortizzatori sociali. Serve la disponibilità della proprietà a nuovi piani industriali per dare un futuro allo stabilimento perché è lavoro quello che si chiede. Noi siamo qua, nel luogo del confronto che è il consiglio comunale, ascoltiamo i lavoratori e le istituzioni ma soprattutto siamo qua a chiedere che le responsabilità di chi oggi governa a Roma arrivino in maniera forte sul territorio. Noi come giunta, come amministrazione, vogliamo accompagnare questa protesta e la richiesta di una nuova reindustrializzazione del sito. Per lavoratrici e lavoratori, per le loro famiglie, per il nostro territorio", ha concluso Albanese.
“E’ giusto invocare un maggiore protagonismo da parte del Governo e della politica, perché arriva un momento in cui le norme pubbliche a sostegno del lavoro girano meglio se c’è una chiara e forte scelta politica”. Lo ha dichiarato Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani, intervenuto oggi in Palazzo Vecchio in rappresentanza della Regione al consiglio comunale tematico sulla ex Gkn.
Dal consigliere di Giani è arrivata la ricostruzione di molti passaggi che si sono susseguiti nella vertenza che dura da 16 mesi. “Nel momento in cui si chiede bisogna essere disposti a dimostrare ciò che ciascuno è disposto a fare; è del tutto evidente che a molte delle attese che avevamo nei confronti della proprietà di Qf non sono corrisposte scelte concrete e passi in avanti”.
Una situazione di fronte alla quale, continua Fabiani, serve “il lavoro delle istituzioni e il lavoro collegiale che abbiamo immaginato fin dall’inizio: dobbiamo trovare degli investitoti che supportino questo processo di reindustrializzazione; se non è stata in grado di trovarli l’impresa, secondo quanto ci si attendeva, dobbiamo provare a farlo insieme e per questo io ho avanzato la proposta dello scouting pubblico, confidando che arrivi anche l’aiuto del Ministero dello sviluppo economico e di Invitalia. E’ fondamentale che ci sia una reale disponibilità dell’azienda: è già stato dato incarico agli uffici tecnici della Regione di fare un primo sopralluogo dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio”.
L’obiettivo resta quello di “sondare il mercato per intercettare ulteriori interessati. E’ un tentativo, ma lo dobbiamo a tutti, in primis ai lavoratori e ai sindacati, per rispetto delle battaglie fatte insieme”, la conclusione di Fabiani.
"Apprezziamo la tempestività con cui il sindaco si è attivato nei confronti del ministro Urso sulla vertenza ex GKN e constatiamo con soddisfazione che il suo appello è stato ascoltato e recepito immediatamente. Il sindaco quindi ha dimostrato di aver dato continuità alle azioni intraprese la scorsa settimana e ai confronti avuti con i lavoratori, il ministro Urso ha dato riscontro in tempi rapidi. Bene quindi che l’esecutivo abbia colto l’urgenza di questa situazione. Sapevamo che come amministrazione nessuno si sarebbe tirato indietro nemmeno in questo frangente e così è accaduto. Sosteniamo con forza questa azione e continueremo a monitorare perché su questa vertenza resti alta l’attenzione".
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e le vice capogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini.
I consiglieri della Lega col capogruppo Federico Bussolin, di Fratelli d’Italia con i consiglieri Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, del Gruppo Centro con i consiglieri Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini ed Antonio Montelatici ed il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli hanno presentato un Ordine del Giorno collegato al dibattito che si è svolto in aula sulla situazione della ex GKN. I consiglieri auspicavano “il coinvolgimento di tutte le parti interessate alla presenza delle Istituzioni nazionali e locali coinvolte ed esprime contrarietà in ordine alla scelta di non invitare il proprietario dell’insediamento produttivo ex GKN in Consiglio comunale, una decisione – spiegano i consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Gruppo Centro e Forza Italia – che ha penalizzato la capacità di approfondire i fatti in questione oltre che negare a questi la possibilità di esprimere la propria voce sulla vicenda”.
“In questo Consiglio comunale dedicato alla vertenza della ex GKN mancavano alcuni attori fondamentali. Ha fatto molto piacere la presenza del Cardinale Giuseppe Betori e di monsignor Giovanni Momigli che hanno dimostrato attenzione ai problemi della città.
Mancava, soprattutto un attore fondamentale: un rappresentante di Confindustria. È questa associazione – spiega il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – che poteva contribuire al dibattito in modo costruttivo.
Non sono stati, inoltre, chiamati gli amministratori dell’attuale ex GKN. Francesco Borgomeo non è stato invitato e lo considero un errore perché poteva contribuire positivamente a spiegare la situazione e rispondere e rispondere alle domande dei consiglieri.
In un Consiglio comunale così importante – conclude il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – sarebbe stata utile anche la presenza del sindaco Dario Nardella”.
Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune:"Alla fine abbiamo scelto di non saltare la seduta del Consiglio comunale dedicata al caso GKN: riteniamo però ancora sbagliato non aver insistito perché si tenesse nella fabbrica.Perché le destre hanno minacciato fino all'ultimo di non sedere nel Salone de' Dugento, parlando del mancato intervento della nuova proprietà, dopo aver fatto allusioni a presunti problemi di sicurezza a Campi Bisenzio.La maggioranza si fa influenzare da una coalizione frammentata, con una Lega quasi evaporata e un gruppo Centro vulnerabile al canto di Italia Viva e Azione.Saremo presenti con i nostri ordini del giorno, con cui proponiamo al Comune di Firenze di avere un ruolo diretto e concreto, per trovare una soluzione alla vertenza.Chiederemo a Palazzo Vecchio di entrare in QF, di coordinarsi con Città Metropolitana e Regione Toscana per creare una società che possa intervenire nell'area dello stabilimento, di aderire alla Società Operaia di Mutuo Soccorso "Insorgiamo con i lavoratori GKN" presentata pochi giorni fa dal Collettivo di Fabbrica.Sarebbe stato importante farlo dentro la fabbrica, lo faremo qui.
Ricordando alla città che le chiacchiere della politica evaporano di fronte al dramma della disoccupazione e dell'assenza di salario", concludono.
“Tra poco è Natale e ci sono centinaia di famiglie che non hanno certezze. Alle parole devono seguire i fatti. Queste famiglie – spiega il capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti – vogliono delle risposte. Le soluzioni sono due: o ci mettiamo, tutti insieme e lavoriamo per richiamare gli imprenditori, soprattutto stranieri, che fino ad ora non hanno portato nessun risultato in Italia oppure la soluzione più semplice è la nazionalizzazione. Questa è la risposta più immediata che può dare lo Stato. A chi mi replica che oggi mancano le leggi rispondo che le leggi si possono cambiare. Uno Stato forte, che vuole bene ai lavoratori, fa anche questo. Entra nel mercato. Poi si può vedere in futuro cosa fare. La risposta immediata – continua Asciuti – è la nazionalizzazione. La politica non deve voltare le spalle agli operai della ex GKN. Un Governo forte – conclude il capogruppo del gruppo misto Andrea Asciuti – deve poter nazionalizzare”.
De Blasi e Masi (MoVimento 5 Stelle):
“Dopo la protesta pacifica dei lavoratori della ex GKN che solo una settimana fa hanno manifestato la loro preoccupazione occupando il Consiglio Comunale fiorentino, oggi ci siamo ritrovati nel medesimo luogo – consiglieri comunali e regionali, deputati, rappresentanti dei Ministeri, dei sindacali, il Cardinale Betori e tante altre figure di spicco del panorama italiano - tutti insieme uniti per discutere sul futuro dell’azienda, dei suoi operai e delle tante famiglie coinvolte” così i consiglieri pentastellati.
“Ringraziamo innanzitutto il Presidente Milani del Consiglio Comunale che si è adoperato per invitare gli esponenti di tutte le forze politiche e dei principali ruoli istituzionali coinvolti, ma anche per le parole di conciliazione e dialogo con le quali ha aperto questo Consiglio, ribadite poi con garbo dal Cardinale Betori”.
“Come MoVimento 5 Stelle abbiamo presentato un ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto al Sindaco Nardella e alla Giunta di coinvolgere con urgenza tutti i soggetti istituzionali che hanno un ruolo in questa difficile partita: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il pagamento della cassa integrazione agli operai, la Regione Toscana e il Ministero delle imprese e del made in Italy per ricercare ed elaborare piani industriali alternativi e sostenibili, in collaborazione con la proprietà, nonché investitori credibili per assicurare la ripresa delle attività produttive presso il polo ex GKN”.
“Ed ancora, riteniamo indispensabile coinvolgere, ove utile, anche quei Ministeri che sono funzionali ai nuovi settori dell’impresa ex GKN, quali quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per quanto riguarda eventuali ipotesi produttive utili a fini collettivi”.
“Grande assente oggi la proprietà della ex GKN: sarebbe stato utilissimo un confronto aperto con tutte le parti interessate perché l’obiettivo comune e condiviso anche dagli esponenti dei Ministeri presenti è salvaguardare il futuro dell’azienda e dei suoi lavoratori”.
“Non dimentichiamoci – come è stato detto - che la resilienza degli operai è il motivo principale per il quale ancora oggi esiste la ex GKN: a questi 300 lavoratori e alle loro famiglie va il nostro rispetto e il nostro abbraccio. Ma siamo consapevoli che questi valori fondamentali di civiltà non possono in questo momento bastare: per questo chiediamo nuovamente che siano assunti fatti e azioni urgenti a favore e tutela degli operai della ex GKN”, concludono i consiglieri.
Stasera ore 20.30, assemblea permanente in fabbrica, annuncia il Collettivo di Fabbrica . Lavoratori Gkn Firenze.