Le primarie del PD di domenica 9 marzo hanno rappresentato un momento di partecipazione democratica, soprattutto in termini numerici. 25.000 votanti sono una risposta a chi parla di un PD non in grado di smuovere energie. Una partecipazione che nessun altro partito italiano riesce a mettere in campo, anzi nemmeno ci prova. Il PD si dimostra ancora una macchina di mobilitazione collettiva. E i candidati vincitori potranno vantare un elevato grado di rappresentanza. Ciò che risulta evidente è che anche le primarie in vista dalla consultazione elettorale del 25 maggio confermano la rivoluzione in atto nella struttura dirigente del PD sin dal congresso del 2013.
Finalmente chiunque può iscriversi al partito e l'ampliamento del numero delle tessere è obiettivo che si persegue davvero. I candidati sindaci sono stati scelti da una moltitudine di cittadini, elettori del PD e del centrosinistra, che sono maggioranza dei votanti alle primarie, rispetto algli iscritti e ai partecipanti alle iniziative del partito. A Pontassieve ha vinto la sfidante cuperliana Marini per 13 voti. Sconfitto il candidato e amico d'infanzia di Matteo Renzi, Samuele Fabbrini, oggi intervenuto a 'Un Giorno da Pecora', su Radiodue: “Si, la politica è strana”.
Renzi ha votato per lei ovviamente. “No, Matteo non ha votato”. Strano che nel centro dove vive Renzi, il candidato renziano abbia perso. “A Pontassieve centro abbiamo stravinto, e nelle frazioni che abbiamo perso qualche voto”. E' la prima sconfitta di Matteo Renzi: cosa ne pensa? “No, non è la prima, è la seconda: aveva già perso le primarie. Ma una goccia nel mare”. È la prima sconfitta del Renzi premier...”L'unica cosa che posso dire è quel che ho detto ai ragazzi del mio comitato”.
Ovvero? “Bravi, bisogna seguire le orme di Matteo ma non così alla lettera, passando anche per le sconfitte...”, ha detto Fabbrini a 'Un Giorno da Pecora'. 'Una vittoria della politica fatta col cuore'. Così commenta Alessandro Cresci, consigliere comunale di Pontassieve di Progetto Toscana, la vittoria di Monica Marini alle primarie di ieri, che ha apertamente appoggiato. 'Innanzitutto ringrazio tutti coloro che sono venuti a votare, un ottimo risultato di partecipazione.
Ci rimbocchiamo immediatamente le maniche e ci mettiamo a lavorare, come Progetto Toscana, in vista delle elezioni di maggio con la coalizione formata da Pd e Sel. Coalizione che ha saputo, a differenza di altri comuni, in queste primarie trovare punti comuni programmatici'. 'Da Fabbrini - continua Cresci - a cui faccio i complimenti per un risultato comunque importante, ci aspettiamo la massima collaborazione, così come l'avremmo noi data a lui, perchè il prossimo sindaco sia espressione del centro-sinistra.
Sul voto di ieri, dove Fabbrini è stato più forte su Pontassieve e la Marini nel circondario, qualcuno ha voluto vederlo come un malcontento in città sull'operato della precedente giunta. Una lettura che non condividiamo. Noi crediamo che sia stata una questione semplicemente 'geografica' e ad ogni modo, nell'eventualità che la Marini diventi sindaco, la sua amministrazione sarà di cambiamento, un'altra storia'. Sono tre i candidati di Sel che ieri hanno vinto nelle primarie del centrosinistra nei comuni della Toscana.
Si tratta di Gabriele Berni, primo votato a Monteroni d’Arbia (Si) con oltre il 50% delle preferenze, Eva Bonini, che a Magliano in Toscana (Gr) si è imposta sul filo di lana, e Massimilano Ghimenti, neocandidato sindaco del centrosinistra a Calci (Pisa). “Un risultato di grande valore politico, che premia le qualità delle persone e scaturisce dal forte radicamento nella propria comunità e dalle riconosciute competenze amministrative dei nostri candidati” commenta il coordinatore regionale di SEL Giuseppe Brogi.
“Non erano moltissime le elezioni primarie in programma ieri – prosegue Brogi – e Sel presentava candidati in pochi comuni. Abbiamo ottenuto tre risultati diversi, ma tutti ugualmente fondamentali per mettere in moto un percorso unitario virtuoso a sinistra che riparta dai territori. Il largo successo di Ghimenti a Calci, ma anche i risultati di Berni e Bonini in due confronti aspri e difficili, il sostegno di Sel a candidati indipendenti o di altri partiti che hanno ottenuto buoni risultati e in alcuni casi si sono affermati, come nel caso di Barberino d’Elsa (Fi), sono la dimostrazione che siamo sulla strada giusta”.
“Alla luce di questi risultati – conclude Brogi – guardiamo con attenzione e ottimismo alla partita di Livorno, dove le primarie sono in programma il 16 marzo, e dove SEL candida Roberto Idà”. Si è riunito oggi, lunedì 10 marzo, alle 15.00 il comitato dei garanti dell’Empolese Valdelsa per valutare il ricorso presentato dal comitato di Giacomo Tizzanini, candidato alle primarie a sindaco a Montelupo Fiorentino, nel quale si ipotizzano irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto.
I garanti hanno deliberato di audire le parti in causa cominciando da questo pomeriggio e terminando i colloqui, presumibilmente, entro mercoledì 12 marzo. Dopo le varie consultazioni il comitato del garanti darà il proprio parere. “Una bella partecipazione popolare, una bella prova di democrazia”. Paolo Sottani, all’indomani dei risultati delle primarie di Greve in Chianti che lo aggiudicano vincitore col 57,58% delle preferenze, ringrazia tutti i cittadini che sono andati alle urne: “Grande l’affluenza – ha detto Sottani – superiore alle primarie del dicembre scorso.
Per questo ringrazio tutti, sia chi mi ha votato che chi non lo ha fatto, e da oggi cominciamo a lavorare tutti insieme per vincere la sfida più grande, quella delle elezioni”. Adesso si apre la fase della composizione della coalizione di centrosinistra che si presenterà insieme alle Amministrative di maggio. “Un confronto che partirà dal programma che abbiamo portato alle primarie ” garantisce Sottani, che aggiunge: “Il primo passaggio lo faremo internamente al partito. La candidata che ha perso è la segreteria del Pd di Greve, dobbiamo confrontarci per decidere il cammino che ci porterà alle elezioni.
Poi partiranno i confronti con le altre forze di coalizione”. “E’ stata una campagna elettorale molto dura – ha concluso Sottani – soprattutto negli ultimi giorni. Ma sono sicuro che il Pd ha tratto beneficio da queste primarie e tutto il partito insieme saprà lavorare bene per le prossime elezioni Amministrative. Intanto invito tutto stasera alle 21.30 alla Casa del Popolo di Greve in Chianti per un saluto e un ringraziamento”. Nella corsa a Sindaco per Pescia Giurlani prevalere su Giuntoli con 1342 voti validi contro 1256.
"Sono commosso e felice. Ora Pescia può davvero cambiare, con la partecipazione di tutti." E' un Giurlani stanco ma soddisfatto quello che raggiunge un centinaio di sostenitori che si sono raccolti alla sede elettorale di piazza Mazzini a Pescia ed è a loro e agli elettori che va il ringraziamento sentito del candidato Sindaco fresco di investitura. "Ora viene il difficile-dice Giurlani- il centro-sinistra deve sconfiggere la destra ed è fondamentale, come ho più volte detto durante la campagna, che ci sia la massima unità nelle forze della coalizione.
Tutti insieme possiamo farcela e allora Pescia tornerà a essere un Comune trasparente e riprenderà il suo storico ruolo di motore della Valdinievole." Mentre Giurlani parla dagli scalini della sede arriva il rivale Andrea Giuntoli, che si congratula con Giurlani per la vittoria e il segretario del PD Marco Guerri. "Sappiamo che il difficile iniza domani-dicono i giovani supporter che hanno avuto un grande ruolo nella vittoria di Giurlani- ma ce la metteremo tutta perchè sentiamo il cambiamento finalmente a portata di mano". Questo pomeriggio in Palazzo Vecchio si sono incontrati il segretario comunale del Pd Federico Gianassi e il consigliere comunale Valdo Spini, capogruppo di “Spini per Firenze”, lista civica espressione del Movimento di Azione Laburista, Verdi e repubblicani Europei.
Il colloquio è avvenuto nel quadro degli incontri finalizzati alla costituzione della coalizione di centro sinistra per le prossime elezioni amministrative in Palazzo Vecchio. Valdo Spini ha ricordato "l’opposizione costruttiva svolta dalla lista “Spini per Firenze” che si è sostanziata in atteggiamenti come l’astensione sul Programma di Mandato del Sindaco e il voto favorevole al Piano Strutturale a volumi zero, condizionato all’approvazione dell’ordine del giorno che lo ha accompagnato".
"Il segretraio Gianassi- ha aggiunto Spini- ha riconosciuto la serietà del comportamento della Lista “Spini per Firenze” e il contributo in positivo dato sui temi della Città Metropolitana, della cultura e del territorio. In tal senso ci siamo detti disponibili ad un confronto per verificare la possibilità di una convergenza di tutta la coalizione di centro sinistra. Sono disponibile a tale confronto - ha concluso Spini- , sia come lista, che nella ricerca di un raggruppamento più ampio delle forze di sinistra che si riconoscono nella coalizione di centro sinistra.
Naturalmente ogni decisione in materia verrà assunta dopo lo svolgimento delle Primarie del Partito Democratico insieme al candidato sindaco". Un'accelerazione per la riforma della legge elettorale toscana e per il superamento delle Società della Salute; un sentito ringraziamento per l'operato dell'ex Assessore regionale Cristina Scaletti; una convinta adesione alla lista elettorale "Scelta europea" che vede candidato alla Presidenza della Commissione europea Guy Verhofstadt, con l'impegno a declinare questa iniziativa anche sui territori in vista delle elezioni amministrativa.
Sono questi i punti fondanti del documento approvato sabato scorso, 8 marzo, dall'Assemblea regionale di Centro Democratico, riunitasi a Firenze alla presenza del Coordinatore regionale Rudi Russo. "L'assemblea regionale di Centro Democratico - si legge nel documento - sollecita i rappresentanti in Consiglio regionale a perseverare nella battaglia per la riforma della legge elettorale, in favore del diritto alla rappresentanza elettorale delle forze politiche minori che, lungi dall’essere condizione di instabilità delle coalizioni elettorali, sono al contrario un elemento di arricchimento politico del panorama regionale; ribadisce la necessità di superare definitivamente il modello di governance basato sulle Società della Salute e di implementare un nuovo sistema che preveda il ritorno dei servizi sociosanitari erogati dalla SdS in seno alle Asl".