“Grazie all’iniziativa di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, a Firenze il 22 e il 23 marzo si potrà svolgere il primo election day in Italia per le Primarie che indicheranno i candidati di centrodestra e centrosinistra a sindaco, dopo la notizia che il PD svolgerà in quei giorni le proprie Primarie”. Questo l’annuncio dato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal consigliere comunale e portavoce regionale del partito Francesco Torselli insieme al capogruppo in Regione Giovanni Donzelli e al consigliere Paolo Marcheschi.
“Abbiamo predisposto una scheda in cui si rivolgono agli elettori tre domande. La prima: se FdI-An debba correre da solo alle elezioni o se invece debba aderire alla coalizione di centrodestra. La seconda riguarda una serie di punti programmatici, le cui risposte serviranno a stilare un programma elettorale autenticamente partecipato e condiviso. Infine, chi parteciperà il 22 e 23 marzo potrà scegliere tra una rosa di nomi di potenziali candidati del centrodestra, tra eletti, dirigenti dei partiti e nomi di cui si è letto in questi mesi sui giornali”.
Ad essere rappresentati nella lista sono tutti i partiti del centrodestra. Oltre a Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Udc. “Ma siamo aperti alle candidature di liste civiche, così come ad eventuali altri nomi da noi non inclusi nella lista: per questo abbiamo lasciato anche una casella vuota a disposizione dei votanti per indicare un nome di loro gradimento” hanno sottolineato i tre esponenti di Fratelli d’Italia – An. “I numeri della consultazione per la scelta del simbolo e del presidente nazionale hanno dimostrato, anche in Toscana, con 10mila persone che hanno votato e 300 volontari a garantire le operazioni, che quella che ‘il popolo di centrodestra non vuole le primarie’ è una favola – hanno detto Torselli Donzelli e Marcheschi –.
L’episodio di Montecatini, poi, con Forza Italia che ha scelto, autonomamente dalle indicazioni nazionali e regionali, di indire primarie per la scelta del candidato a sindaco, è la prova del nove: 1.400 persone sono andate a votare per il centrodestra contro le 1.200 per il centrosinistra. I tempi sono cambiati da quando il nome del candidato arrivava con un fax da Roma: tutti ora devono necessariamente prenderne atto”. “La nostra iniziativa arriva dopo che Forza Italia a Firenze si è detta contraria alle Primarie, dicendo di voler procedere con un altro metodo alla scelta del candidato a sindaco.
Ebbene, ad oggi nulla si sa di quest’altro metodo, ragione per cui abbiamo scelto di andare avanti. Laddove Forza Italia e le altre forze di centrodestra volessero indicarci modifiche e partecipare all’election day del 22 e 23 marzo, siamo pronti a stracciare la scheda che abbiamo predisposto e a trovare una soluzione diversa. Se così non sarà, le Primarie ci saranno comunque, e a garantirle saremo noi. La nostra apertura nei confronti delle forze politiche e degli elettori del centrodestra resta totale: il nostro unico interesse è garantire che gli elettori possano partecipare attivamente alla prossima campagna elettorale per il nuovo sindaco di Firenze, con una grande prova di democrazia” hanno concluso i tre esponenti di Fratelli d’Italia-An. Quest’oggi un centinaio di militanti di Casaggì e Fratelli d’Italia hanno “assediato” Palazzo Vecchio con un blitz a sorpresa.
Oggetto della manifestazione della destra fiorentina era il premier Matteo Renzi, ex sindaco della città. All’evento ha preso parola Francesco Torselli, consigliere comunale a Firenze e portavoce regionale del partito di Giorgia Meloni. In testa al sit-in uno striscione con la scritta “Rottamiamo il Renzi-Show”. Cori, fumogeni e bandiere tricolori hanno accompagnato il tutto. “Matteo Renzi – ha dichiarato Torselli al megafono – ha utilizzato il palcoscenico di Firenze e di Palazzo Vecchio per arrivare ai vertici della politica italiana.
Dietro alle battute in fiorentino e alle tante passerelle televisive si nasconde una triste realtà: il nostro premier è il terzo consecutivo Presidente del Consiglio che non viene eletto dal Popolo Italiano. Renzi, che lascia una città uguale o peggiore di quella che ha trovato, si è distinto in questi anni per assenteismo e promesse inattese, dai cento punti del suo programma ai proclami che non hanno trovato riscontro nella politica sul territorio”. “La nostra protesta – affermano dal centro sociale di destra Casaggì Firenze – è simbolica e importante: i problemi del paese non si risolvono con le “staffette” e i passaggi di testimone nelle segreterie dei partiti, ma con le consultazioni popolari e l’affrancamento da quei poteri forti dei quali Renzi è uomo fidato.
Dietro al “rottamatore”, che ha rottamato la sovranità popolare, vi sono quei poteri che stanno delocalizzando le nostre aziende, svendendo le arterie vitali della Nazione, affossando ogni forma di sovranità. L’Italia non ha bisogno degli show di Renzi, ma di una politica che torni tra la gente, che sappia parlare di problemi reali, che sappia valorizzare il patrimonio umano e culturale del paese senza asservirsi alle logiche finanziarie di altre forze”. “Noi ci presenteremo alle elezioni amministrative per vincere, e proprio per questo riteniamo che l’unità del centrodestra sia una priorità per offrire ai fiorentini un’alternativa di governo credibile e alternativa al centrosinistra -interviene il consigliere di Nuovo centro destra Emanuele Roselli- Certo è che il silenzio da parte di Forza Italia desta non poca preoccupazione, visto che l’impegno da parte del coordinatore regionale Massimo Parisi a riconvocare a breve un nuovo incontro è ormai scaduto da settimane.
Noi del NCD stiamo lavorando al programma e alla lista dei 36 nomi per il Consiglio Comunale. Abbiamo dato la nostra disponibilità a fare un percorso insieme, ma la volontà deve essere reciproca. C’è una cosa peggiore del non vincere le elezioni, ed è quella di perdere credibilità. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo, ma non siamo disposti ad aspettare all'infinito. Ci sono persone stimate che hanno dato la loro disponibilità a lanciare la sfida al candidato del centrosinistra, ma probabilmente non godono di altrettanta stima all’interno del partito in cui militano.
Le primarie sono per noi un mezzo, non il fine, ma rimangono una strada ancora percorribile se non arriveranno proposte alternative da chi, ad oggi, ha l’onere di presentare una proposta e un criterio di scelta in grado di rispondere a tutti quei fiorentini che vogliono davvero cambiare questo città”.