FIRENZE- Una storia da raccontare e una ancora da scrivere sono i due temi su cui Dario Nardella ha sensibilizzato i suoi sostenitori, ieri sera al teatro SanCat presso la parrocchia di Santa Caterina a Coverciano, nell'incontro di apertura della campagna per le primarie del PD che avranno luogo il 23 marzo prossimo. Davanti a una sala gramita da quasi 300 persone l'attuale vicesindaco di Firenze ha annunciato che la campagna delle prossime settimane sarà centrata sul racconto dei cinque anni trascorsi a Palazzo Vecchio: “Dobbiamo saper trasmettere il senso delle tante cose realizzate, la speranza restituita, la rottura della cappa che dominava precedentemente la città, restituendo ai fiorentini la voglia di confrontarsi al di là degli steccati”. Dal palcoscenico del teatrino parrochiale, alle sue spalle la bandiera del Partito Democratico, Nardella ha parlato di Firenze come dell'unica città “che ha una missione culturale nazionale”.
“Abbiamo fatto molte cose, piccole e grandi, dalla cultura, ai musei comunali, come quello di Palazzo della Signoria, dando più opportunità all'associazionismo. Al nostro attivo il salvataggio del Teatro della Pergola, abbandonato dall'ETI, come quello della Fondazione del Maggio, unico caso in Italia, di concerto con le rappresentanze sindacali. Una grande istituzione artistica che, ora opererà in una struttura teatrale all'avanguardia mondiale”. Parlando di gestione del territorio, il Vicesindaco ha affermato che “La tramvia è la prima cosa da completare, rispondendo a un'idea di città in cui noi crediamo.
La legislatura iniziata con la riscrittura del Piano Strutturale si conclude in questi giorni con l'approvazione del nuovo Regolamento urbanistico, con l'obiettivo di fermare l'allargamento urbano e la cementificazione. Guardiamo già alla dimensione della città metropolitana, proprio per evitare di avere 44 strumenti urbanistici diversi, magari contraddittori tra loro. Nello specifico vogliamo restituire un'idea di centro storico come luogo vissuto e decoroso, ma dobbiamo fare in modo che anche in periferia si goda della stessa qualità della vita come in centro”. Per quanto riguarda la mobilità Nardella ha raccontato dei 230 milioni di Euro già chiesti al Governo per completare la Linea 2 della tramvia sino al Polo scientifico di Sesto Fiorentino da un lato, e sino a Bagno a Ripoli dall'altro.
La Linea 3 invece collegherà il centro a Careggi. Intanto ha annunciato che la prossima settimana sarà inaugurato il by-pass del Galluzzo. Richiesto dal pubblico circa i quartieri periferici il Vicesindaco ha confermato la rilevanza del progetto del nuovo stadio a Novoli e della riqualificazione dell'area verde e sportiva di Campo di Marte: “Vogliamo allargare l'elenco delle aree pedonalizzate, non soltanto in centro. Stamani abbiamo approvato la variante dell'ex manifattura Tabacchi, dove saranno realizzate infrastrutture e servizi, residenze e acquisito alla proprietà comunale il Teatro Puccini”. All'incontro era presente anche la senatrice del PD Rosa Maria Di Giorgi, che ha preso la parola per sostenere la candidatura a sindaco di Nardella: “A Firenze si gioca una battaglia politica nazionale, perché qualcuno spera di fare un dispetto nella sua città a Matteo Renzi e alla maggioranza del partito, alla stessa maniera in cui in parlamento si stanno manifestando ostacoli all'approvazione dei progetti di legge del governo.
Questa è dunque la campagna per le primarie più importante d'Italia e la nostra città manterrà quella rilevanza nazionale che ha acquisito sin dalla nascita della Giunta Renzi”. Poi è stata la volta del consigliere regionale Eugenio Giani, che nei mesi scorsi aveva accarezzato l'idea di concorrere per la carica di sindaco: “Dario sarà il sindaco ideale per guidare una stagione rilevante per la città.
A settembre avranno inizio le celebrazioni dei 150 anni di Firenze capitale d'Italia, un modo per trasmettere al paese l'energia di una capitale culturale di cui l'Italia a bisogno. Questo è il ruolo dei migliori politici, quello di infondere fiducia alla gente, trasmettere il senso di un orgoglio per quello che siamo”. Le conclusioni al candidato sindaco Dario Nardella: “Dobbiamo tornare ad ascoltare le persone, ma si sbaglia chi pensa che non Nardella Firenze tornerà alla stagione della concertazione, quando alla fine non si riusciva a decidere mai nulla per non scontentare nessuno.
Guai ai sindaci che non hanno il coraggio di prendere decisioni. Dobbiamo saper tenere le due cose insieme, l'ascolto e le decisioni. In questi giorni abbiamo sopportato sia le critiche di quelli che mi accusavano di non volere le primarie e di quelli che ora mi accusa di averle volute. Le accettiamo con passione proprio perché saranno un'occasione per infondere entusiasmo nel nostro elettorato. Fra Roma e Firenze ho scelto la mia città, senza tatticismo, perché con i fiorentini non si può mentire.
Firenze ti sbatte in faccia la potenza del suo passato. A noi la sfida di costruire un futuro degno”. di Nicola Novelli