Costi energetici ulteriormente in rialzo anche nel 2014 per le piccole imprese italiane che già pagano prezzi dei carburanti del 13,9% più elevati della media europea e prezzi dell’energia elettrica (in media ponderata per consumi inferiori a 2.000 MWh, al netto dell’Iva) del 30,5% superiore alla media dell’Eurozona. “Anche il 2014 – spiega Paolo Gori, membro di Giunta di Confartigianato Imprese Firenze con delega all’energia e presidente di Confartigianato Piana Fiorentina – si è aperto con un nuovo aumento degli oneri generali di sistema: la delibera 641/2013 dell’Autorità per l’Energia ha disposto infatti, in applicazione di agevolazioni per un ristretto numero di grandi imprese energivore (solo 2.857 soggetti pari allo 0,7% delle imprese manifatturiere italiane), l’introduzione di una nuova componente degli oneri generali di sistema che ha scaricato su famiglie e imprese 400 milioni di euro di maggiori costi nel secondo semestre del 2013, apprestandosi a scaricarne 820 nel 2014”.
Concretamente, una piccola impresa come una falegnameria o una officina meccanica (50 KW di potenza impegnata e 70 MWh di consumo annuo) a gennaio 2014 ha subito un incremento degli oneri del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un aggravio di 683 euro. “Un aumento che, tanto per dire, supera di oltre duecento euro l’incremento dell’IMU sui capannoni, visto che nel 2013 un capannone di 1500 mq ha subito al livello medio nazionale un aumento dell’IMU di 461 euro.
A seguito dell’aumento, la quota di tassazione e oneri di sistema, al netto dell’Iva, arriva ad incidere per oltre un terzo (38,3%) del costo complessivo” commenta Gori. In un biennio l’escalation degli oneri generali di sistema ha segnato una crescita cumulata del 72,6% mentre, nello stesso arco di tempo, il fatturato delle imprese manifatturiere, in valore, è sceso dell’8,0% che, nel segmento delle piccole imprese, vale 24,9 miliardi di euro di minori ricavi. Per Gori è imperativa una completa rimodulazione degli oneri in bolletta, così da redistribuire più equamente il peso che oggi grava sui costi delle piccole imprese a vantaggio dei consumatori medio-grandi e così da ridurre il parossistico gap di competitività con i competitor manifatturieri europei (nel rispetto dei principi del protocollo di Kyoto per cui più si consuma, più si inquina, più si paga). “Allo stato attuale, alle imprese non rimane altro che cercare di contenere i costi energetici.
Un’opportunità è quella di affidarsi ai gestori che offrono le migliori tariffe, come il Consorzio Multienergia. Fondato nel 2001 dalle Confartigianato di tutta la Toscana, oggi acquista energia per 2500 imprese con risparmi dell’8-10% sul prezzo dell’energia, tanto che dalla fondazione ad oggi i risparmi ottenuti sono stimati in oltre 40 milioni” conclude Gori. Le imprese che lo desiderano possono far analizzare in modo del tutto gratuito le loro bollette in Confartigianato, così da evidenziare eventuali criticità e valutare le opzioni di risparmio offerte da Multienergia.
Info: 055.7326965 e ffibbi@confartigianatofirenze.it.