SCANDICCI (Fi)– Ci sono buone possibilità che due delle aziende di punta del territorio scandiccese, la Molteni Farmaceutici e la contigua Giotti alimentari possano espandersi nelle aree già occupate dai due stabilimenti. E' quanto è emerso durante la visita che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha affettuato accompagnato dal sindaco Simone Gheri. Il presidente è rimasto molto impressionato dal livello tecnologico raggiunto dalla Molteni, un'azienda nata nel 1892 come laboratorio a fianco a fianco dell'omonima farmacia di piazza della Signoria a Firenze.
Oggi è presente in oltre 25 paesi con 4 sedi: Firenze, Milano, Polonia e Germania. Produce le cosiddette controlled drugs, le droghe controllate come il metadone e altri oppiacei, ma anche antidolorifici in varie forme, dalle fiale, alle pastiglie alle pomate. L'investimento più recente, da 5 milioni di euro, riguarda il reparto in cui si produce il Pacfent, un atidolorifico in forma di spray nasale. E' stato l'amministratore delegato Federico Seghi ad illustrare le caratteristiche dell'azienda, che con 240 dipendenti fattura circa 65 milioni di euro l'anno, al presidente Rossi.
La necessità segnalata è quella di edificare sul proprio terreno i 28.000 metri quadrati ancora disponibili. Rossi si è preso l'impegno di dare rapida conclusione al tavolo aperto con Comune e Provincia sottolinenando come la Regione abbia stanziato 500.000 euro per bonificare l'area, così da permettere alle aziende di chiedere le autorizzazioni per gli ampliamenti. Anche la Giotti, con i suoi 160 dipendenti suddivisi nei tre stabilimenti di Scandicci, Mosca e Macedonia, è interessata ad espandersi.
Lo ha sottolineato il proprietario, Giovanni Gotti, che ha spiegato al presidente Rossi come, grazie all'abilità dei propri dipendenti, riesca a far concorrenza alle multinazionali, dando gusto con i propri aromi, estratti e succhi a tanti dei prodotti alimentari più conosciuti e diffusi al mondo. Tra quelli fatti odorare al presidente, il basilico naturale e il tartufo bianco. Rossi si è complimentato per l'alta qualità raggiunta dalla produzione di eccellenza e ha ribadito il suo impegno a favorire l'ampliamento dello stabilimento scandiccese.
"Qui si concentra – è stata la conclusione del presidente Rossi – il cuore produttivo della Regione, quello che meglio ha affrontato la crisi grazie all'intreccio tra università e capacità di fare ricerca e impresa". “Presenteremo una mozione per impegnare la Giunta a non abbassare la gurdia sulla vertenza Syntech di Massa e ci attiveremo sulla Provincia di Massa Cararra e sul Comune di Massa affinché si riattivi un tavolo istituzionale su questa crisi. L’obiettivo del tavolo deve essere quello di richiamare tutti i soggetti coinvolti al proprio dovere: sindacati, istituzioni e azienda, la quale aveva sottoscritto un accordo che prevedeva impegni precisi che non si sono tradotti in fatti”.
Lo ha detto il presidente della commissione Emergenza occupazionale del Consiglio regionale, Paolo Marini (FdS-Verdi), al termine dell’incontro sulla vertenza Syntech con i sindacati di Massa e l’Unità di crisi dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Toscana. I sindacati hanno ricordato che a settembre di quest’anno finirà il periodo di due anni di cassa integrazione straordinaria. A partire dal mese di luglio, quindi, l’azienda potrebbe procedere all’invio delle lettere di licenziamento per i circa 40 dipendenti.
La Syntech, hanno sottolineato i sindacati, ha cessato l’attività perché le produzioni sono state trasferite negli stabilimenti della casa madre, la Estel di Thiene (Vicenza). I sindacati hanno chiesto che la Regione si adoperi per definire un pacchetto di incentivi capaci di attirare l’investimento di un nuovo imprenditore. La rappresentante dell’Unità di crisi dell’assessorato ha ricordato che non sarà possibile rinnovare il ricorso agli ammortizzatori sociali e che la Regione e Sviluppo Toscana si sono già attivate per la ricerca di imprenditori disponibili a rilevare la Syntech, ricordando che gli strumenti di agevolazione ci sono e sono attivabili.
All’incontro erano presenti i consiglieri regionali Ivan Ferrucci e Marco Spinelli (entrambi del Pd), Marina Staccioli (FdI), Rudi Russo (Cd) e Salvadore Bartolomei (FI). Circa un centinaio di aziende e di imprese artigiane del territorio della Piana hanno incontrato ieri a Sesto Fiorentino il presidente della Regione Enrico Rossi. Il confronto, introdotto dal sindaco Gianni Gianassi, si è tenuto alla presenza delle associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’industria all’interno del capannone della Gori Cornici, nell’area artigianale Querciola Due.
Tante le questioni legate al tema dello sviluppo e del sostegno alle imprese che sottoposti all’attenzione del governatore della Toscana nel corso della serata: dalle infrastrutture all’accesso al credito, dalla formazione al peso del fisco e della burocrazia. La visita del presidente Rossi nella Piana fiorentina aveva visto ieri altre due tappe a Sesto Fiorentino: una allo stabilimento Richard Ginori - dove sono stati incontrati i vertici aziendali, i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori - e un’altra nella sala consiliare “5 Maggio”, per discutere le questioni socio-sanitarie con la Conferenza dei sindaci, la Consulta del Terzo Settore e le associazioni del territorio.