Aspirante imprenditore agricolo, sogni l'agriturismo? Ecco come fare

Complice le difficoltà occupazionali e di collocamento professionale, ma anche spinti da un desiderio di cambiare stile di vita radicalmente, il 38% dei giovani toscani oggi preferirebbe gestire un agriturismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2014 14:16
Aspirante imprenditore agricolo, sogni l'agriturismo? Ecco come fare

Giovani, istruite e con ruoli sempre più rilevanti nelle aziende agricole. E’ questo l’identikit della donna in agricoltura in Toscana, che vale il 33% degli occupati con 18mila unità (su 54mila occupati nel settore). “In campo…le donne” è il titolo della quarta assemblea regionale elettiva di Donne in Campo – Cia Toscana in programma domani – mercoledì 5 febbraio (ore 10) a Firenze (Circolo Arci, Piazza dei Ciompi, 11). Le donne rappresentano oggi un terzo (33% contro il 32% nazionale) degli occupati nel comparto agricolo in Toscana.; il 295% ha meno di 40 anni, il 28,9 fra 40 e 54 anni e il 26,7% è over 55.

Su 54.741 imprese sono 16.683 quelle dirette da donne (30%).I settori più “rosa” sono l’agriturismo 39,2% (sul totale è gestito da donne); biologico 32,4%, florovivaismo 23,6 %; vitivinicolo 23,1 %. In crescita – sottolinea Donne in Campo – il tasso di scolarizzazione: il 10% delle giovani agricoltori donne ha una laurea. «Le aziende al femminile - commenta Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana – hanno tenuto alla crisi degli ultimi anni grazie anche alla loro capacità di differenziare l’attività agricola.

Per questo motivo è fondamentale che venga ancora sostenuta e promossa con azioni specifiche nel nuovo Psr , ed in particolare attraverso la definizione di uno sottoprogramma donne che garantisca alle agricoltrici di continuare a svolgere il loro importante ruolo sia nelle attività di produzione agricola che nelle attività ad essa connesse. Attività che in una visione socio-economica e culturale garantiscano nelle aree rurali la qualità della vita, la sostenibilità ed il ricambio generazionale». «La multifunzionalità in agricoltura è donna – aggiunge Maria Annunziata Bizzarri, presidente Donne in Campo Toscana -.

Le donne sono molto attente alle tendenze emergenti e disponibili ad intraprendere e sperimentare nuove attività legate alla multifunzionalità (agriasili, agrinidi, agricoltura sociale) saranno i soggetti che contribuiranno a mantenere questi servizi nelle aree rurali ed evitare un ulteriore spopolamento delle campagne». In Toscana arrivano i tutors di Coldiretti per gli aspiranti imprenditori agricoli e per tutti coloro che vogliono, e soprattutto sognano, di aprire un’impresa agricola ma non sanno come fare o hanno bisogno solo di qualche incentivo e motivazione per iniziare. Complice le difficoltà occupazionali e di collocamento professionale, ma anche spinti da un desiderio di cambiare stile di vita radicalmente, il 38% dei giovani toscani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare con una multinazionale (28%) o fare l’impiegato in banca (26%).

Addirittura 3 giovani su 4 di chi un lavoro ce l’ha vorrebbero cambiarlo perché infelici. Nella nostra regione l’8,5% delle imprese agricole – non poche quindi - è gestito da un imprenditore under 40 mentre 25%lavora in un’azienda agricola come coadiuvante di un familiare. Di queste – spiega Coldiretti - circa il 70% opera in attività multifunzionali: dall'agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell'uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.

Dentro i numeri ci sta la verità: in Toscana il trend generazionale sta cambiando più veloce che altrove soprattutto grazie agli incentivi e alle risorse messe a disposizione dai piano di sviluppo rurale e dal bando per l’insediamento di nuove aziende agricole della Regione Toscana che hanno permesso a 634 giovani toscani under 40 di coltivare il proprio sogno imprenditoriale. Il 34% dei giovani che hanno fatto domanda sono di età compresa fra i 18 e i 25 anni, il 30% hanno fra i 26 e i 32 anni, il 36% fra i 33 e i 39 anni.

Il 66% sono maschi, il 34 % sono donne. I giovani che scommettono tutto sull’agricoltura in Toscana non mancano e molti sono quelli da “convincere” che è la strada giusta. 20 i tutors che in Toscana sono già pronti a rispondere ad ogni dubbio, guidare ed offrire spunti e consigli per una corretta gestione dell’azienda osemplicemente per evitare errori per chi è intenzionato ad aprirne una nuova di zecca. Si tratta di imprenditori agricoli “giovani” come i loro potenziali interlocutori con cui scambiare, anche di fronte ad un caffè tutta una serie di informazione che possono essere decisive per intraprendere una scelta di vita nuova e diversa.

“Il team di tutors è già a disposizione in ogni provincia della nostra regione; – annuncia Paolo Giorgi, Delegato Regionale Giovani Impresa Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) – offriamo la nostra esperienza, la praticità di tutti i giorni ma senza dimenticarci di ricordare, a chi sta pensando di aprire un’azienda agricola o di provarci, che non sarà facile, e che non bisogna scoraggiarsi o perdersid’animo. Si investe prima di tutto su se stessi: l’entusiasmo è un elemento decisivo per raggiungere i propri obiettivi”.

Per trovare i tutors basta andare sul nuovo portale social di “Giovani Impresa Coldiretti” (http://giovanimpresa.coldiretti.it/), cliccare sulla sezione “Consulenza”, selezionare la provincia-territorio di interesse e scrivere al tutor di riferimento di cui si possono già conoscere alcune informazioni professionali, e non solo. “Anche questo – spiega Giorgi – è un modo per costruire un rapporto diretto già al primo impatto”. Il progetto dei “Tutors di Coldiretti” va di pari passo con l’attivazione del nuovo portale dedicato e pensato per dialogare con tutti i giovani agricoltori che imprenditori lo sono già, e per chi lo vuole diventare.

Un canale esclusivo dove condividere esperienze e raccontare attraverso lestorie, i colori, i prodotti, le sfide ed il progetti, un Paese che ha un futuro e che non si piega. Nel portale è possibile trovare informazioni su tutti i bandi e finanziamenti aperti, sugli eventi in calendario sugli adempimenti. In pratica un’interfaccia “h24” dove l’utente-navigatore può diventare protagonista della sezione “storytelling”. “La generazione degli under 40 – conclude Giorgi – appartiene alla generazione digitale, a completo agio con nuovi modi di comunicare e condivisione.

Questo ci permette di eliminare filtri, velocizzare le comunicazioni ed avere risposte in breve tempo. L’agricoltura del futuro siamo noi, e prima prenderemo confidenza con questa responsabilità e prima aiuteremo la nostra regione, ed il nostro Paese, ad uscire da questa delicata fase”.

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