FIRENZE– Stato di emergenza per le zone colpite dall'alluvione. Lo dichiarerà la Giunta regionale nella seduta di lunedì, che approverà anche una legge per dare un sostegno immediato alle popolazioni colpite e che prevede un finanziamento fino ad un massimo di 5 mila euro per le famiglie con reddito Isee fino a 36 mila euro. Intanto le ruspe arriveranno già questo pomeriggio a Roffia, per ripristinare gli argini e completare le casse di espansione. Ad annunciare le misure immediate che la Regione sta mettendo in cantiere per fronteggiare l'emergenza è stato il presidente Enrico Rossi, nel corso del sopralluogo, con i tecnici della protezione civile regionale, in provincia di Pisa.
Nel corso di una serie di incontri, prima a San Miniato e poi a Ponsacco, con amministratori e tecnici il presidente ha valutato le necessità e gli interventi più urgenti. "A San Miniato – ha detto il presidente - la Regione finanzierà con 2 milioni di euro un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza degli argini e il completamento dalla cassa d'espansione di Roffia. Oltre ad approvare la dichiarazione di stato d'emergenza per le zone colpite e alla legge per dare un sostegno immediato alle famiglie colpite, chiederemo al governo di mettere un po' di soldi per la sicurezza idraulica.
Servirebbero almeno 2 miliardi, che potrebbero essere recuperati dal rientro dei capitali illegalmente esportati all'estero. Noi, in Toscana, con le sole nostre forze, dal 2010 ad oggi, abbiamo fatto interventi di prevenzione per 250 milioni. Se il presidente del consiglio Letta ci desse una mano, nel 2014 potremmo fare investimenti per ulteriori 100 milioni". L'ordinanza di evacuazione preventiva nella frazione di Roffia nel comune di San Miniato, è stata nel frattempo revocata stamani dal sindaco Vittorio Gabbani.
Gli argini della cassa di espansione hanno retto e il livello dell'Arno risulta in diminuzione. "Ancora una volta piove, l'Italia si allaga e frana – ha ricordato Rossi – ma la buona politica deve reagire. Per la sicurezza e la tutela del territorio occorre passare dall' emergenza alla prevenzione. Noi, in Toscana, non siamo stati fermi e abbiamo fatto le scelte fondamentali, realizzando un cambiamento politico e amministrativo". Il presidente ha quindi ricordato tutte le misure che la Regione ha messo in campo per la prevenzione del rischio idraulico.
Nel 2011 è stato istituito il divieto di edificazione assoluta nelle aree ad elevato rischio idraulico, oltre 1000 kmq pari al 7% del territorio pianeggiante della regione. La giunta ha poi varato la nuova legge sul governo del territorio che vieta l'edificazione nelle aree agricole, che è ora all' approvazione del consiglio regionale. Ancora, proprio in questi giorni, la giunta ha dato il via libera al piano paesaggistico, che ora andrà in consiglio regionale. Ma non è tutto.Con legge regionale si sono riordinate le competenze sui corsi d' acqua ed è ora chiaro a chi spetta la responsabilità della manutenzione.
"Nonostante i tagli che abbiamo subito – riassume Rossi - in questi cinque anni abbiamo attivato, senza aiuto dello Stato centrale, 250 milioni di euro in interventi di prevenzione e messa in sicurezza. Se anche il governo e il parlamento avessero fatto come noi, tutta l' Italia avrebbe realizzato una svolta sul tema del governo del territorio. Ma, come si vede, il dibattito politico in questi giorni in gran parte si è arenato sui 'puntini' e, davvero, c'è da chiedersi fino a quando certa politica potrà abusare della pazienza dei cittadini".
Rossi ha poi informato che ieri sera lo ha chiamato il primo ministro Letta per informarsi della situazione in Toscana e dare la sua disponibilità a fare quanto possibile. "Mi ha fatto piacere la sua telefonata. Gli scriverò una lettera sui punti sopra descritti e gli chiederò di valutare l' opportunità di fare altrettanto a livello nazionale. Soprattutto mi aspetto che il governo e il parlamento stanzino almeno un paio di miliardi all' anno per la messa in sicurezza del territorio. L'Europa capirà e i soldi si possono trovare cercandoli nell' evasione fiscale e nei capitali portati illegittimamente all' estero". Il settore stavolta è davvero in ginocchio.
I danni sono per milioni di euro. Saranno quantificati nei prossimi giorni. Le zone più colpite in provincia di Pisa sono il Valdarno e la Valdicecina dove sono sono almeno un migliaio le aziende agricole con i terreni allagati a causa delle violente precipitazioni che hanno provocato anche la esondazioni di numerosi corsi d’acqua come il Cecina, l’Era e l’Egola. La Conferederazione Italiana Agricoltori della Provincia di Pisa con il direttore Stefano Berti annuncia che nei prossimi giorni sarà fatto un summit con gli amministratori provinciali: «Chiederemo che le istituzioni si muovano soprattutto perchè stavolta sia dato fiato alle aziende — spiega Berti — Ovvero: un anno di sopensione di alcuni pagamenti che sono la causa dell’affanno del comparto a restare in piedi.
Misure straordinarie che possono essere prese sui contributi previdenziali, sulla tassa della bonifica come su altre leve foscali». Il presidente della Cia Francesca Cupelli sta lavorando al documento e raccogliendo i dati che arrivamo dalle varie zone, non ultima quella di San Miniato che vede la piana di Roffia, tra vigneti ed ortaggi, completamente allagata. "E' urgente anche liberare sunito i fondi della Pac - aggiunge Berti - anche questo sarebbe un aiuto concreto". L’ondata di maltempo è destinata a produrre effetti disastrosi sulla prossima raccolta di grano che è un settore molto importante che coinvolge 1.300 imprese, 20mila ettari destinati e 500mila quintali di prodotto: le semine appena fatte sono state allagate e centinaia di ettari rischiano l'asfissia radicale. La Sala operativa unificata della Protezione civile regionale (Soup) ha emesso un report di aggiornamento in seguito al maltempo che ieri ha colpito la Toscana.
Ecco provincia per provincia la situazione aggiornata. Provincia di Pisa Comune di San Miniato: ordinanza per rientro nelle abitazioni per i 1200 evacuati della Località Roffia. Chiuso l'accesso al lago di Roffia. Viabilità con criticità per alcune strade minori a sud del Comune. Quindici volontari della protezione civile sono attualmente impegnati in assistenza alle abitazioni private. Comune di Ponsacco: Chiusa la strada di accesso al ponte sull'Era. Le famiglie evacuate stanno rientrando nelle loro abitazioni.
Sono in fase di ripristino i servizi essenziali (acqua, luce, gas). I volontari attualmente impiegati circa 100. Comune di Peccioli: diciannove famiglie evacuate per il crollo della cantina di un edificio. Comune di Fauglia: situazione rientrata nella normalità. Comune di Volterra: la frana delle mura medievali si presenta con un fronte di circa 40 metri; 12 famiglie sono state evcuate. Per arrivare a Roncolla l'unico accesso percorribile è la strada provinciale. Volterrana chiusa per frane in corso. In Alta Valdicecina strade aperte, fiume Cecina rientrato, situazione in fase di normalità. Fiume Arno: rimane una portata residua di circa 200 mc/sec che va in calo, le paratoie dello scolmatore sono aperte previsione di chiusura fine mattinata. Questa notte intorno alle ore 4.00 - per valutare eventuali necessità di interventi - è stato fatto un punto di situazione telefonico sulle condizioni dei fiumi e del territorio.
Non sono emerse nuove emergenze. Alle 13,00 si è riunito nuovamente il Centro Coordinamento Soccorsi per un esame conclusivo della situazione. Il Prefetto Francesco Tagliente e il Vice Sindaco Paolo Ghezzi, dopo aver ascoltato le valutazioni di tutti i componenti del CCS, hanno dichiarato cessata la fase dell’emergenza Arno, pur assicurando un costante monitoraggio per tornare a riunirsi nell’ipotesi di peggioramento delle condizioni metereologiche. Il Prefetto ha rappresentato l’urgenza di riparare gli argini dei fiumi compromessi prendendo atto, con soddisfazione, che a Ponsacco i lavori sono già iniziati da ieri e si prevede che saranno ultimati entro una settimana, mentre a San Miniato dovrebbero iniziare in serata per concludersi entro un mese, aggiungendo che risulta urgente intervenire con sollecitudine in tutti i Comuni della provincia colpiti da frane, smottamenti, allagamenti e altri danni.
Grande preoccupazione desta la situazione di Volterra - ha aggiunto il Prefetto - dove sono richiesti interventi rilevanti da fare con urgenza per riparare i danni causati alle Mura Medievali e agli edifici storici che sono ora sul ciglio di un burrone. Preoccupazione manifestata anche per le condizioni di un blocco di 11 famiglie, assistite dal Comune perché impossibilitate a rientrare nelle proprie case, e per alcuni titolari di esercizi commerciali ora inagibili a causa della frana. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Ponsacco Alessandro Cicarelli, che ha riferito circa la gestione delle criticità sul suo territorio e il Sindaco di Montopoli Val d’Arno Alessandra Vivaldi, che ha chiesto al Prefetto di trattare la questione della sicurezza della frazione di Castel del Bosco e delle problematiche concernenti le 9 cateratte poste sotto il rilevato ferroviario situato tra l’Arno e l’abitato.
Al riguardo, il Prefetto ha deciso che, in attesa che vengano adottate misure idonee per garantire la salvaguardia della popolazione in caso di eventi alluvionali del fiume Arno con rischio di esondazione, chiederà alle ferrovie di adottare tutti i provvedimenti tecnicamente possibili, anche se dovessero comportare la chiusura del tratto ferroviario in questione. La tematica sarà affrontata nel corso di una prossima riunione con gli enti interessati (Regione - Genio civile e Difesa del Suolo, Provincia, Comune, Ferrovie, Autorità di Bacino del Fiume Arno e Consorzio di Bonifica competente), al fine di addivenire ad una soluzione definitiva che garantisca, in caso di piena del fiume, la salvaguardia delle popolazioni dal pericolo di eventi alluvionali e la sicurezza della circolazione dei treni sul rilevato tratto ferroviario. Volterra è una città ferita e ha bisogno di cure immediate.
La voragine, provocata dal crollo delle mura medioevali fa davvero impressione, con le abitazioni rimaste lì, attaccate sullo strapiombo. Martedì i tecnici della Regione saranno sul posto per un sopralluogo". Lo ha detto il presidente Enrico Rossi durante la sua visita, questa mattina a Volterra dove sono undici le famiglie evacuate in seguito al crollo di una trentina di metri delle antiche mura. Con il ministro dell'istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza, il presidente Rossi ha incontrato il sindaco di Volterra Marco Buselli, il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, il prefetto Francesco Tagliente.
Il presidente Rossi ha ricordato al sindaco di aver informato, ieri, il presidente del consiglio Enrico Letta che ha confermato l'attenzione del governo e l'impegno del prefetto Gabrielli e della Protezione civile. "Ci contiamo – ha detto Rossi – consapevoli che l'impegno sarà gravoso e richiederà uno sforzo consistente. Prima di tutto dobbiamo pensare alla messa in sicurezza e ad una valutazione dei danni e poi far partire, con la massima urgenza, la ricostruzione della cinta muraria. La situazione è difficile, ma tutto ciò che deve essere fatto va fatto, e il prima possibile". Provincia di Firenze Il livello dei fiumi principali è rientrato sotto il livello di criticità.
Il servizio di piena resta comunque aperto. Restano chiuse la SP 108 dal km 0+200 al km 1+500, la Sp 43 di Pietramarina all'altezza del confine provinciale, la SP 36 di Montepiano fra l'abitato di Mangona e il confine provinciale. A Empoli sono in corso le operazioni di ripristino a seguito dei diffusi allagamenti che hanno interessato strutture private. A Castelfiorentino sono in corso le operazioni di ripristino a seguito dei diffusi allagamenti che hanno interessato strutture private. Su tutto il territorio dell'Empolese Valdelsa permangono in atto frane diffuse sulla viabilità senza limitare però la circolazione.
Le squadre degli operatori comunali e provinciali sono impegnate per il ripristino. Ha ceduto nella notte nell’abitato di Ronta, nel comune di Borgo San Lorenzo, parte di un muro di sostegno di un parcheggio. La massa di terreno fuoriuscita si è riversata nella via sottostante, via Nova. Un primo, rapido, intervento è stato effettuato alle 3,30 da personale comunale, che ha ripreso a operare poche ore dopo, nella mattina, anche con un mezzo escavatore per rimuovere la terra.
La strada è stata liberata e l’area è stata transennata e messa in sicurezza. Lunedì sarà effettuato un controllo con i tecnici comunali. E’ una situazione critica quella segnalata a Panicaglia, nel comune di Borgo San Lorenzo, con 7 famiglie che, per motivi di sicurezza, che sono state fatte evacuare perché un fronte di terreno molto ampio dove si trovano le loro abitazioni, in via delCantone, si sta muovendo e cedendo, molto probabilmente per le continue e intense piogge di questi giorni.
Sul posto si sono recati Vigili del fuoco, Polizia municipale e il sindaco Bettarini,per gestire le operazioni di evacuazione e trasferimento delle famiglie, che verranno sistemate in albergo, strutture messe a disposizione dal Comune o ospitate presso parenti. Quest'oggi sono intervenuti tecnici dei Vigili fuoco che hanno valutatolo stato d’emergenza e la non agibilità di alcune delle abitazioni. Domattina tecnici comunali con il supporto di un geologo effettueranno un sopralluogo. Intanto, parte di via del Cantone è stata transennata e chiusa al traffico. “Ho informato della grave situazione il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - sottolinea il sindaco di Borgo San Lorenzo Giovanni Bettarini -, e lo ringrazio per l'interessamento alla vicenda.
Il presidente - aggiunge - ha espresso la solidarietà e la vicinanza della Regione alle famiglie. Lo terrò costantemente informato e insieme - conclude il sindaco - valuteremo il da farsi”. Provincia di Livorno Comune di Collesalvetti: notevole riduzione dei livelli idrometrici sia sul Canale Scolmatore che sugli altri corsi d'acqua del reticolo; non è previsto nessun altro intervento di regimazione del Canale Scolmatore. Risultano ancora evacuate 5 persone. A Rosignano e a Cecina permangono criticità per allagamenti in località Le Gorette/Mazzanta e Pianetto.
Attivate idrovore e mezzi operativi. Provincia di Grosseto Fiume Ombrone: alle 8.40 è cessata la quarta fase di pre-allarme. Sono state riaperte le seguenti strade provinciali: S.P. 135 Casone; S.P. 60 Puntone (km 11+100); S.P. 159 Scansanese (km 54+500); S.P. 79 Poggio La Mozza (km 01+000 – istituzione senso unico alternato). Comune di Scarlino: Vari allagamenti hanno interessato diverse strade comunali, vicinali, piste ciclabili, parcheggi, sottopasso ferroviario di Scarlino Scalo e abitazioni private.
Crollo banchina lato sinistro Fiumara compreso la recinzione in muratura di blocchi di cemento e soprastante, struttura in legno a confine con Lungomare Garibaldi. Esondazione del Fosso di Melantea in località La Valle. Affondamento di imbarcazioni e crollo della piattaforma e della gru per alaggio. Danni alla sponda sinistra del canale di ritorno a mare. Comune di Capalbio: superata la le criticità del sottopasso Aurelia S.P. 75 (Palazzo del Chiarore del Sottopasso ferroviario comunale Macchiatonda). Comune di Scansano: esondazione del torrente Fiascone in Località Terzuolo.
Superata la criticità per lo smottamento sulla viabilità in Scansano (tratto della ex S.P. 159 tra la Piazza della Botte e la Località Muccheria in Scansano). Famiglia isolata in seguito all'interruzione della viabilità sul ponte del Maiano lungo la S.P. 159. Allagamento di alcuni edifici privati. Comune di Castiglione della Pescaia: strada comunale di Pian d'Alma parzialmente interrotta; Rottura argine Alma Vecchia in Località Pian d'Alma: è in corso il ripristino a cura del Consorzio Bonifica Alta Maremma. Provincia di Pistoia Si segnala nel comune di Quarrata la riapertura di Via 4 Novembre, mentre rimangono chiuse Via di Mezzo e Via Nuova in zona Caserana, Vignole e Casini, dove insistono ancora allagamenti della sede stradale per il lento deflusso dei fossi Quadrelli, Dogaia e Stella.
Nel comune di Pistoia sono risolte al momento tutte le criticità. E' riaperta la viabilità sulle strade comunali, mentre permane chiusa per frana la via per Fabbriche in località Arcigliano. La SS 12 in località la Lima risulta ancora chiusa al traffico al km. 75 Provincia di Arezzo Comune di Pratovecchio-Stia: strada comunale di Vallucciole, la viabilità è completamente ripristinata. Comune di Foiano della Chiana: chiuse con ordinanza le strade comunali via di Mezzo e via Larga, entrambe per smottamento. Allagamenti del seminterrato di un abitazione causa esondazione del reticolo minore. Comune di Cortona: viabilità ripristinata nella tarda serata di ieri. SP 67 di Camaldoli al km 18+050 chiusa a causa di una frana SP 74 della Scarpaccia al km 1+300 chiusa a causa di una frana, nel comune di Stia Provincia di Massa-Carrara Frana SP Massa Pariana, località raggiungibile da viabilità comunale alternativa. Provincia di Siena Situazione tornata alla normalità.
Si registrano ancora ristagni post esondazione del reticolo minore in molte parti del territorio provinciale. Risulta ancora chiusa al momento solo la SP18/d del monte Amiata. Molte strade provinciali interessate da frane e smottamenti con circolazione a senso unico alternato. “Quando si verificano eventi calamitosi, come ormai troppo spesso accade negli ultimi tempi, la capacità di informazione alla popolazione risulta decisiva, come amministrazione di Greve continueremo a lavorare per dare un contributo importante per far sì che il sistema di prevenzione funzioni nel miglior modo possibile garantendo sicurezza all'intera comunità locale”.
Così ad Agipress il Sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà a seguito dell'incontro che si è svolto presso la sala Margherita Hack di Greve rivolto ad amministratori e cittadini per spiegare il sistema “ProCivPas” (Prevenzione Allertamento Sicurezza) che attraverso una App fornisce informazioni in tempo utile su rischi e comportamenti da tenere in caso di emergenza. Il Comune di Greve in Chianti è il primo comune della Provincia di Firenze a sperimentare il progetto.
Sette sono i comuni pilota in Toscana, oltre a Greve in Chianti, Pistoia, Arezzo, Calci, Cortona, Pescaglia e Subbiano. “Ovviamente - ha aggiunto Bencistà - è necessario che i cittadini siano preparati all'evento e sappiano comportarsi nel modo più idoneo quando arriva l'avviso di emergenza. L'impegno del Comune va proprio in questa direzione, ovvero fornire informazione, intervento concreto e immediato quando arriva l'emergenza e rimedio ai danni provocati dall'evento. C'è ancora molto lavoro da fare ed è necessario che oltre al Comune, anche Stato, Regione, Consorzi di bonibfica e province facciano la loro parte”.
Oltre al sindaco di Greve ad illustrare l'iniziativa c'era Federico Binaglia responsabile del progetto, ed erano presenti i il Sindaco di Radda, il vice sindaco di Impruneta, i responsabili Protezione Civile locale e le associazioni di volontariato locali. La “App” denominata“ProCivPas” è il metodo innovativo per comunicare in maniera semplice ed intellegibile gli stati di allerta e i principali contenuti del Piano di protezione civile comunale. “Il responsabile della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli – ha spiegato Binaglia – si è detto entusiasta dell'App e del sito, con un semplice click si può vedere lo stato di allerta con tutti i dati necessari.
Si può infatti visualizzare il livello dell’allerta meteo in corso e le norme comportamentali corrette, visualizzare in mappa le carte di pericolosità ufficiali relative ai rischi di frane e allagamenti, cercare i luoghi più sicuri, accedere a informazioni dettagliate su aree di attesa, visualizzare una sezione dedicata al soccorso di emergenza, accedere ai dati delle associazioni comunali di Protezione Civile e molto altro ancora".