Un labirinto da attraversare per poter ottenere una protesi sanitaria. Le segnalazioni che ci sono giunte in Redazione esprimono chiaramente il disagio che tante persone sono costrette a vivere ogni giorno nel silenzio dei problemi personali, quelli che spesso restano in famiglia e difficilmente approdano in cronaca, salvo complicazioni irreparabili. Occorre aspettare il peggio per potersi attivare? Pensiamo proprio di no. Per questo accogliamo e rilanciamo queste problematiche e speriamo che possa essere data risposta a quanti ogni giorno si trovano sballottati da un ufficio all'altro costretti a sottostare alle regolamentazioni della burocrazia prive di qualsiasi buon senso o ragionevolezza: "Non è possibile, non si può, non possiamo.." Tutto inizia con un incidente o con una malattia debilitante. Può accadere a questo punto di essere risucchiati in un tunnel senza uscita fatto di uffici e timbri.
Non basta il passaggio obbligato per la macchina radiografica o risonanza o tac, non basta la visita specialistica. Non basta recarsi presso un punto vendita che fornisce materiale ortopedico, molto spesso - ci hanno spiegato i responsabili di un punto vendita fiorentino - il materiale richiesto deve essere ordinato appositamente ed il costo elevato (anche diverse centinaia di euro) non è l'unico ostacolo. Ci sono protesi che non possono essere vendute e necessitano di una precisa impegnativa vidimata dalla ASL di competenza. Per poter ottenere ciò che viene definito "Protesi o ausilio" occorre allora una richiesta del medico specialista. Non basta, però.
L'Ufficio preposto (trovarlo aperto nell'orario giusto è già un problema) richiede un passaggio ulteriore, ovvero l'Asl non può concedere la protesi senza una domanda di invalidità. La richiesta di invalidità la deve fare il medico curante. Tale richiesta deve essere registrata presso un Patronato. Solo a quel punto la documentazione consente di tornare al Presidio competente per zona. Qui si compila un ulteriore modulistica e si ottiene la vidimazione dell'impegnativa. A questo punto, e solo a questo punto, con le carte in regola si può presentare richiesta della protesi presso il rivenditore che può effettuare l'ordine.
A quel punto si aspetta la consegna. Si aspetta, sì. Ancora. Domande che rivolgiamo ai nostri lettori. Può fare tutto questo il diretto interessato? La vediamo dura per una persona che necessita della stessa protesi. Occorre dunque che l'interessato sia sostenuto moralmente e praticamente da altre persone. Può un soggetto che necessita di una protesi attendere giorni prima di ricevere l'oggetto che al pari di un farmaco serve per alleviare il dolore ed accompagnare nella cura?