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Bilancio Asl, scintille in Regione sui conti del servizio pubblico

Bilanci Asl ancora all’attenzione dell’Aula di palazzo Panciatichi, con l’interrogazione dei consiglieri Giovanni Donzelli (FdI), Paolo Marcheschi (FdI) e Marina Staccioli (Gruppo misto), cui ha risposto l’assessore Luigi Marroni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2013 15:16

Bilanci Asl ancora all’attenzione dell’Aula di palazzo Panciatichi, con l’interrogazione dei consiglieri Giovanni Donzelli (FdI), Paolo Marcheschi (FdI) e Marina Staccioli (Gruppo misto), cui ha risposto l’assessore Luigi Marroni. “Nei bilanci delle Asl toscane continuano ad emergere disavanzi e manomissioni dei bilanci stessi al fine di occultare le perdite – questa la premessa dell’interrogazione –; disavanzi e/o manomissioni sarebbero emerse non solo a Massa, ma anche a Siena e Pistoia”.

I consiglieri ripercorrono vicende relative a esposti alla Procura, a rapporti di lavoro e carriere di singoli, a concorsi banditi e annullati, per arrivare a porre i loro quesiti. In particolare gli interroganti hanno chiesto se e in che occasione, negli ultimi dieci anni, la Regione Toscana ha finanziato le Asl; se i deficit reali di bilancio sono stati presenti solo nelle Asl di Massa, Siena e Pistoia. E ancora, l’interrogazione chiede chiarimenti riguardo a vicende e rapporti legati a Tommaso Grazioso, ex dirigente del Bilancio della Asl di Siena, ed a Marco Magrini, consulente fiscale; domanda se chi ha operato nelle Aziende di Massa, Siena e Pistoia, “al fine di occultare le perdite di bilancio, abbia agito singolarmente per scopi personali, slegati tra le varie aziende e senza ricevere alcuna direttiva o pressione per agire in questa direzione”. Con documentazione alla mano, l’assessore Marroni ha ricordato le delibere con cui la Regione Toscana, dal 2001, ha coperto le perdite delle Asl, per poi soffermarsi sui deficit di bilancio e quindi sul ripiano debiti, rimandando ai rapporti sulle aziende e agli atti specifici allegati.

L’assessore ha quindi ricordato di aver già informato l’aula nel febbraio scorso sulla vicenda Grazioso, sui suoi rapporti professionali con l’Asl di Siena e sulle anomalie del bilancio della stessa azienda, “con partite anomale messe a pulito”. “La sua risposta – ha esordito Giovanni Donzelli (FdI) – non ha chiarito una serie di questioni, dal concorso bandito e annullato senza alcun riferimento alle norme nazionali, a chi è infedele nella Asl e svolge ancora incarico come perito nell’azienda sanitaria di Massa”.

“Non essere chiari e non rispondere alle domande non toglie, anzi aumenta i dubbi che ci sia una regia occulta e questo spaventa ancora di più i cittadini toscani – ha concluso Donzelli –. Sono seriamente preoccupato”. “Ritengo di aver risposto in maniera esauriente – è stata la replica di Marroni – le questioni così poste dal consigliere Donzelli sono ai limiti della calunnia e della diffamazione”. Un comportamento, ha aggiunto, che “non è dignitoso nei confronti di un assessore di questa Giunta”.

“Riguardo alla dichiarazione su presunti occultamenti di deficit di bilancio, ricordo – dice Marroni – che i casi accertati sono stati scoperti e denunciati all’Autorità Giudiziaria proprio dalla Regione. Su queste e su altre indagini in corso c’è massima collaborazione con la Magistratura”. In merito ai bilanci della Sanità, l’assessore al Diritto alla Salute ricorda che questi “sono controllati non solo dal settore interno alla Regione ma anche da società esterne mentre il avolo degli Adempimenti, gestito dal Ministero dell’Economia e Finanze insieme a quello della Sanità, ha approvato formalmente i Bilanci della Sanità fino al 2011 compreso nonché, in via preliminare, anche il bilancio 2012″. Sono circa 800 i toscani a rischio contaminazione da cobalto a causa di protesi ortopediche difettose “Dopo lo scandalo De Puy, l’azienda di produzione di protesi che nell’agosto 2010 si autodenunciò per la messa in commercio di impianti difettosi, accusati di rilasciare cobalto nel sangue – spiega Marina Staccioli – la Regione Toscana ha avviato la procedura di richiamo e follow-up di tutti i pazienti coinvolti, ma pochi hanno subito l’espianto della protesi difettosa”.

“Solo per quanto riguarda gli interventi di protesi d’anca – continua – parliamo di 12.826 pazienti, per un totale di 13.600 impianti. Di questi, 808 sono stati forniti dalla De Puy, ma finora solo 53 sono stati rimossi e sostituiti”. “Alla preoccupazione per lo stato di salute dei cittadini coinvolti, però, se ne aggiunge una più grande: in che modo le Aziende sanitarie toscane scelgono i propri fornitori? L’assessorato – prosegue Staccioli – ci fa sapere che sono state eseguite regolari gare da parte degli Estav.

Non ne dubitavamo, quel che desta allarme è che come al solito sia stata fatta la scelta al maggior ribasso”. “Evitiamo che i continui salassi effettuati al Sistema sanitario regionale si ripercuotano sui cittadini. Tanto più – conclude Staccioli – che come spesso accade, chi meno spende più spende: quanto ci costerà adesso, sia in termini economici che di disagi per i pazienti, il percorso di monitoraggio dei trapiantati e l’eventuale secondo intervento? L’assessore Marroni dovrà rispondere anche di questo, prima di tutto di fronte alle centinaia di cittadini che ne hanno subito le conseguenze”.

Le circa tredicimila lettere che l’Asl di Firenze avrebbe inviato ai cittadini, per richiedere il versamento di ticket non pagati per prestazioni erogate tra il 2004 e il 2011, hanno portato i consiglieri Giovanni Donzelli (FdI), Paolo Marcheschi (FdI) e Marina Staccioli (Gruppo misto) a interrogare la Giunta per avere chiarimenti. Quindi per sapere la spesa postale complessiva e quella sostenuta per gli invii erronei, chi si assume la responsabilità di errori e in che modo si possa andare incontro ai cittadini che non possono dimostrare di aver debitamente pagato. All’intervento dell’assessore Luigi Marroni, che ha letto una serie di cifre tra spese postali e coperture di eventuali oneri imprevisti, è seguito il commento del consigliere Giovanni Donzelli (FdI), secondo il quale “si va a compiere ingiustizie verso i cittadini, richiedendo ad alcuni il ticket e ad altri no”.

Da qui la richiesta di una “sanatoria” ed anche la necessità di individuare chi è responsabile di invii che non dovevavo essere spediti. Monica Calamai nuovo direttore generale di Careggi. «Auguro buon lavoro al nuovo direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi». È il commento del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che arriva a margine della nomina di Monica Calamai come nuovo direttore generale di Careggi.

Nomina avvenuta insieme a quella dei nuovi direttori delle Asl 4 di Prato, 6 di Livorno e 11 di Empoli, sulle quali oggi si è espresso il voto della commissione “Sanità”. «Non ho partecipato alla votazione – spiega – perché ritengo che la nomina dei direttori Asl sia una prerogativa e una responsabilità che riguarda unicamente scelte del presidente Enrico Rossi. Una decisione che per correttezza non intendo legittimare o avvallare pur ritenendo che il nuovo direttore Monica Calamai sia la persona che possa smuovere le acque stagnanti dell’azienda ospedaliera universitaria di Careggi».

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