Giovane 18enne curata al Meyer di una rarissima malformazione. Si tratta di un raro caso in cui lo sterno è assente, con una casistica di appena 25 casi, operata per la prima volta in Italia. Questa operazione si avvale della cooperazione dell'equipe del Meyer guidata dal prof. Messineo, con il chirurgo di fama internazionale Campos Milanez da San Paolo, Brasile. E’ stato effettuato per la prima volta in Italia, all'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un intervento chirurgico di ricostruzione della parete toracica in una giovane paziente di 18 anni.
Affetta da una schisi sternale associata a petto escavato, la giovane manifestava l’assenza dello sterno della parte mediale (schisi sternale) associata ad un infossamento dello stesso sterno (pectus excavatum). Una rarissima malformazione – in letteratura sono stati descritti solo 25 casi - in cui lo sterno, cioè la parte anteriore della gabbia toracica, è diviso in due e le sue porzioni laterali si infossano a comprimere il cuore. Ad effettuare l’operazione il prof. Antonio Messineo, direttore dell’U.O.
di Pediatria Chirurgica dell'Azienda Ospedaliera Meyer, coadiuvato da una rilevante equipe chirurgica, anestesiologica ed infermieristica (composta dai dr R. Lo Piccolo, M. Ghionzoli, F. Facchini, V. Benucci, R. Agostino e dalle sign. E. Tubini e D. Gianassi) in collaborazione con il prof. Jose Ribas De Campos Milanez, chirurgo toracico di fama internazionale della Divisione di Chirurgia Toracica di San Paolo, Brasile, esperto in patologia malformativa della gabbia toracica anteriore. La correzione è di vitale importanza in quanto lo sterno funge da barriera rigida di protezione per il cuore ed i grandi vasi.
Inoltre, la sua presenza permette una corretta dinamica respiratoria. “Nei neonati, le porzioni sternali possono essere avvicinate attraverso una semplice sutura, grazie alla flessibilità della cartilagine toracica.” spiega il prof. Messineo, "Al contrario, se la ricostruzione viene ritardata, come in questo caso, la maggiore rigidità della parete toracica e l'adattamento fisiologico degli organi toracici alla circonferenza del torace rendono impossibile l'avvicinamento delle estremità dello sterno senza compromettere le funzioni vitali.
E' stato pertanto deciso, per ricostruire lo sterno, di eseguire un innesto cartilagineo autologo, sostanzialmente eseguendo un autotrapianto; tale cartilagine e' stata resa stabile da due protesi in materiale biocompatibile. Per allontanare la parete toracica dal cuore abbiamo inserito, al di sotto dello sterno, una barra metallica, opportunamente modellata per creare uno spazio tra parete sternale posteriore e pericardio”. L’intervento, durato 6 ore, si è concluso senza conplicanze, raggiungendo i risultati previsti.
La ragazza e’ stata controllata nelle prime ore del postoperatorio in terapia intensiva e successivamente è stata ricoverata nel reparto di Pediatria Chirurgica, da dove e’ stata dimessa dopo 10 giorni. Innovativa ed eccezionale tipologia di intervento che è stata resa possibile dalla sinergia tra la Chirurgia Pediatrica del Meyer e la Chirurgia Toracica di San Paolo del Brasile, due Centri di eccellenza nel trattamento delle patologia malformative della parete toracica.