“Le modalità di visita del Corridoio Vasariano vanno interamente ripensate. Decidiamo quanti visitatori è in grado di ospitare per preservarlo da un eventuale degrado dovuto ad un accesso incontrollato e poi gestiamolo, garantendo al turista la possibilità di una fruizione a prezzi più abbordabili di quelli attuali e alle agenzie di viaggio di migliorare così l’offerta. Perché quello che nessuno dice è che per accedere al Vasariano oggi ogni gruppo deve sborsare una quota fissa di ingresso di 363 euro, a cui si aggiunge il costo del biglietto corrispondente ad una prenotazione individuale per gli Uffizi (cioè 15 euro); per cui un gruppo di 10 persone finisce per pagare 513 euro a cui è necessario aggiungere il costo della guida turistica (visto che opportunamente al Vasariano ci si può andare solo se accompagnati da una guida), che significa altri 110 euro, per un totale di 623 euro, che diviso per partecipante significa 62,3 euro a persona.
Per questo motivo le agenzie finora non hanno mai potuto vendere il Vasariano a meno di 70/80 euro, considerando poi che sul prezzo al pubblico incide l’Iva prima al 21 ed ora 22 %, per cui il margine si riduce ulteriormente”. “Per questo motivo riteniamo sia necessario rivedere le modalità di visita allo storico passaggio sull’Arno, la cui apertura viene considerata possibile solo in via ‘straordinaria’, quando di straordinario nel sistema di accesso non c’è niente. Solo che si è deciso di riservare l’ingresso ai soli gruppi su prenotazione per evitare un continuo viavai lungo il percorso.
Questo però non significa che sia inaccessibile, poiché per entrare ci sono 36 orari possibili al giorno, cioè ogni 15 minuti, dalle 9 alle 18, dal martedì alla domenica. Ragion per cui si tratta di un sistema ordinario. E ripeto, semmai di straordinario c’è solo il prezzo. Come Federazione delle Agenzie di Viaggio chiediamo di riorganizzare il servizio e la programmazione degli accessi, ma senza improvvisazioni, come quella fatta dalla Soprintendenza alcuni giorni fa che ha provocato giuste recriminazioni, bensì attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema turistico, perché l’offerta si migliora soltanto così, e attraverso passaggi chiari, nel rispetto pieno delle regole di mercato”. E’ la proposta lanciata dal Presidente di FIAVET Toscana, Jacopo De Ria, dopo l’incontro dei giorni scorsi tra i rappresentanti della Soprintendenza e quelli della stessa Fiavet e delle Guide turistiche di Confcommercio. “Chiediamo di avviare un confronto istituzionale con la Soprintendenza, che nei giorni scorsi aveva ipotizzato di affidare la gestione delle aperture del Vasariano a Firenze Musei, che si troverebbe a svolgere così un ruolo che di diritto non le spetta, con una estensione delle concessioni rispetto a quelle relative agli accordi.
Confronto nel quale - prosegue il Presidente FIAVET - avviare una concertazione per individuare le modalità di una diversa programmazione delle visite al Corridoio, che preveda il coinvolgimento diretto delle agenzie di viaggio, che sono le sole ad avere la titolarità in termini di legge a poter gestire i gruppi turistici, hanno i contatti diretti con i vari tour operator internazionali e possono salvaguardare i diritti dei visitatori evitando loro brutte sorprese. Per altro non si può pensare di cambiare le regole in corso d’opera, cioè bisogna tenere conto della programmazione che è già stata effettuata.
Perché non possono essere rivisti sistemi di prenotazione e tariffe senza prima aver riorganizzato il sistema complessivo e senza aver informato gli stessi tour operator, che devono a loro volta rivedere i loro listini e le loro offerte. Come FIAVET siamo disponibili ad avviare un concreto rapporto pubblico-privato, per migliorare l’offerta museale di Firenze in termini di accessibilità e mettere a disposizione la nostra esperienza professionale”. “Non dimentichiamo che fino a pochi giorni fa sui quotidiani ha regnato la polemica sulla vendita dei ticket per gli Uffizi effettuata dai cosiddetti ‘bagarini’.
L’unica alternativa al ‘mercato nero’ è allora affidarsi ai soggetti che hanno piena titolarità per gestire attività di questo tipo, come le agenzie di viaggio”.