PRATO- Un teatro che guarda al futuro, a una nuova caratura nazionale, che sia al contempo una strada per recuperare quel legame con il territorio dal quale il vero teatro non può prescindere. Questo il prossimo obiettivo del Metastasio, illustrato nel consueto incontro di fine anno con la stampa, alla presenza del Presidente Umberto Cecchi, del Direttore Paolo Magelli, e di alcuni membri del consiglio dia amministrazione. Ma la notizia di fine anno, sta nell’annunciata riforma del teatro italiano, che prevede una nuova classificazione in Teatri Nazionali e Teatri di Interesse Pubblico.
Una riforma, fa notare Cecchi, mutuata sull’analoga legge culturale stesa da Malraux quando ricopriva la carica di Ministro della Cultura del Governo francese. La legittima ambizione del Metastasio, attualmente Stabile, è quella di fra parte del primo circuito, considerando che ne possiede ampiamente i requisiti: circa il numero minimo di posti richiesti, mille, il Metastasio, assieme al Fabbricone, al Magnolfi, e al Fabbrichino, può contare su oltre 1.400. Inoltre, come richiesto dal bando ministeriale, è presente un nutrito gruppo di giovani attori da formare, oltre ai cinque attori della Compagnia Stabile, ed è stata svolta sul territorio attività di divulgazione della cultura teatrale, sia con incontri nelle scuole (dalle elementari alle medie superiori), tenuti dagli attori, sia attraverso laboratori, sia, infine attraverso il decentramento teatrale, che ha vista una mini-tournée de La cantatrice calva, allestita in alcuni circoli ARCI ed MCL dell’hinterland pratese.
Un obiettivo che, se sarà raggiunto, sarà grazie al duro e continuo lavoro svolto negli ultimi anni, attraverso un’attenta scelta della programmazione dei cartelloni, e una capillare organizzazione didattica che ha portato il Metastasio nelle scuole e ha permessa la nascita di una scuola di recitazione, che vanta, fra i docenti, anche l’attore Marcello Bartoli. Ricordiamo il successo ottenuto da questi giovani attori lo scorso settembre, nello spettacolo La ballata di Pulcinella capitano del popolo, per la regia dello stesso Bartoli.
Il cartellone principale vanta anche quest’anno una serie di spettacoli di altissima qualità, quali Il ritorno a casa, La stanza, l’ormai “storica” Cantatrice calva, che hanno ottenuto un grande successo di critica e di pubblico. Il prossimo 9 gennaio, il trend continua con Il teatrante, bel testo di Thomas Bernhard diretto e interpretato da Franco Branciaroli. Nonostante la difficile situazione economica, che non risparmia la cultura dai continui tagli alle risorse, il Metastasio ha saputo mantenere, grazie a una gestione oculata delle risorse, un’offerta ampia e artisticamente apprezzabile, registrando un aumento del pubblico pagante.
Da parte sua, il Direttore Magelli sottolinea l’impegno suo - e dei suoi colleghi riuniti nell’associazione degli Stabili PLATEA -, per far sì che si esca da una concettualità di sola apparenza e si riconoscano i meriti dei teatri che funzionano, indipendentemente dalla struttura che occupano, e aver accesso ai finanziamenti statali. Da tre ani, viene portata avanti una battaglia che sembra poter trovare risposta nella riforma governativa. Fra le novità che comporterà lo status di Teatro Nazionale, ci sarà l’incremento dell’attività sul territorio da parte della Compagnia Stabile; il che si traduce in meno tournée in Italia, e in più spettacoli per la città.
Il che, prosegue Magelli, in un certo senso è un ritorno all’antico, a quella seconda metà degli anni Sessanta quando il teatro era considerato un vero e proprio servizio civile, interamente dedicato al territorio. Sarà una sfida interessante, che Magelli accoglie con entusiasmo. Una sfida per la quale sarà necessario trovare il sostegno della politica locale, che da parte sua non potrà ignorare come il Metastasio sia fra le più avanzate strutture teatrali della Toscana. Nell’attesa della riforma, il Metastasio ha ottenuto il riconoscimento della Regione, per l’attività dell’Agenzia di Formazione istituita all’interno del Magnolfi. Nell’occasione, il Presidente Cecchi ha ringraziata la stampa per la continuità dimostrata nel seguire l’attività del Metastasio, e la serietà utilizzata nel divulgare le notizie legate ai momenti più delicati dell’attività strettamente amministrativa del teatro. Ricordiamo che domani al Fabbrichino, andrà in scena Il Visconte dimezzato, spettacolo tratto dal romanzo di Calvino, e interpretato dagli allievi delle scuole medie, sotto la supervisione degli attori del Metastasio. di Niccolò Lucarelli