Il consiglio di Quartiere 1 in collaborazione con LIBERA Toscana organizza per il terzo anno consecutivo il Concerto per la Legalità al Teatro Puccini (direzione artistica La Scena Muta, ingresso libero, domani 10 dicembre ore 21) e quest’anno lo dedica alle donne vittime di mafia, in particolare Rossella Casini, giovane fiorentina uccisa nel 1981 in Calabria dall’ndrangheta. Per l’occasione salirà sul palco Peppe Voltarelli, che con la sua incredibile ironia ha saputo conquistare consensi in tutto lo stivale senza rinunciare mai ad affrontare tematiche impegnate legate spesso anche alla sua terra d’origine, la Calabria.Sul palco anche l’Orchestrina Maccheroni Swing che con la sua straripante energia, proporrà personalissime versioni swing di canzoni italiane e internazionali, condite da un certo gusto esotico e retrò.
Ad aprire la serata i Bluejob, una delle band emergenti della sala prove fiorentina intitolata a "PEPPINO IMPASTATO". A fare da filo conduttore sarà in scena l’attrice Fiamma Negri che reciterà alcuni passi dello spettacolo “Ultimo domicilio: Sconosciuto” tratto dal libro “Io parlo, donne ribelli in terra di ‘ndrangheta” della giornalista Francesca Chirico dedicato a Rossella Casini. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dai presidenti Riccardo Sansone (commissione Giovani e Sport Q.1) e Ornella Grassi (commissione Cultura Q.1).
“Abbiamo cominciato tre anni fa- hanno detto i presidente Grassi e Sansone- intitolando la sala prove del Quartiere 1 a Peppino Impastato e oggi la Giornata per la Legalità è diventata un vero e proprio appuntamento sentito in città e anche nelle scuole dove Libera promuove un percorso che va avanti da due mese che coinvolge i ragazzi sui temi della legalità”. Insieme ai presidenti Sansone e Grassi erano presenti anche Andrea Bigagli referente regionale di Libera e Giulia Bartolini referente di Libera a Firenze.
“Rossella Casini – hanno detto gli esponenti del Quartiere 1- era una ragazza che abitava in Borgo la Croce, ed è stata la prima testimone di giustizia fiorentina uccisa nel 1981 dalla ‘Ndrangheta. Abbiamo deciso di dedicare questa giornata alle donne protagoniste in negativo e in positivo all’interno della criminalità organizzata. La Toscana è territorio ricco e quindi obiettivo di infiltrazioni mafiose. Dobbiamo essere consapevoli che si parla ancora poco di mafia in un territorio non mafioso in cui la mafia purtroppo c’è”.