Da lunedì 9 dicembre fino al 7 gennaio sarà sospeso l’uso della forza pubblica per l’esecuzione degli sfratti. L’ha disposto il prefetto Luigi Varratta come primo passaggio del suo piano per fronteggiare l’emergenza abitativa a Firenze. Si tratta di un progetto che mira a stemperare una situazione di forte disagio sociale e che si muove su due linee operative. Da una parte la sospensione della forza pubblica, già attuata in passato nel periodo natalizio, motivata dalla necessità di destinare completamente le forze di polizia alla prevenzione, alla vigilanza e al controllo del territorio, compiti molto impegnativi durante le feste.
Dall’altra l’apertura di un tavolo in Prefettura per programmare in modo ordinato e senza traumi gli sfratti futuri, in particolare quelli dovuti a morosità incolpevole. Su questo fronte Varratta si muove in anticipo; una legge recente assegna, infatti, ai prefetti nuove competenze sulla graduazione degli sfratti, ma non è ancora uscito il decreto attuativo che ne fisserà i criteri. “In attesa di queste disposizioni - ha spiegato Varratta – ho voluto intraprendere un percorso che dia subito una prima risposta a una situazione che il territorio sta soffrendo.
Il mio intento è di non caricare di tensioni sociali un momento per la gente molto difficile sul piano economico e lavorativo”. Il prefetto ha condiviso il piano con i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, il Comune di Firenze, i vertici dell’autorità giudiziaria e con le associazioni degli inquilini e dei proprietari di case. Tutti sono d’accordo sull’idea di sedersi intorno a un tavolo, che comincerà a riunirsi ai primi di gennaio, per calendarizzare i prossimi sfratti secondo un ruolino di marcia che tenga conto delle esigenze sia degli affittuari e che dei locatari.
Proprio per dare tempo al tavolo di lavorare, la sospensione della forza pubblica potrà essere prolungata fino al 31 gennaio. (sl)