Rispondere al problema dell’emergenza abitativa con politiche di sostegno, normativo e finanziario, all’attività delle Agenzie sociali per la casa. E’ questo, in pillole, l’obiettivo che si pone la proposta di legge regionale presentata oggi a Firenze dal gruppo consiliare del Pd in Regione. La proposta – firmata dal capogruppo Marco Ruggeri e dai consiglieri Ivan Ferrucci, Fabrizio Mattei, Paolo Bambagioni, Vanessa Boretti ed Eugenio Giani – ha come titolo “Disposizioni per il sostegno alle attività delle Agenzie sociali per la Casa quali strumenti delle politiche pubbliche integrate regionali per l’accesso alla casa delle fasce deboli della popolazione.
Modifiche alla legge regionale 12 dicembre 2012, n. 75 (Misure urgenti per la riduzione del disagio abitativo. Istituzione delle commissioni territoriali per il contrasto del disagio abitativo)” , prende le mosse dalla lettura del ‘Primo rapporto sulla condizione abitativa’ redatto dalla Regione Toscana con il contributo dell’Osservatorio Sociale Regionale e andrà a integrare la proposta su cui sta lavorando la Giunta regionale, di cui il documento preliminare è appena arrivato in consiglio. In un contesto ancora economicamente complesso, in cui sempre di più sono le famiglie in emergenza abitativa, l’idea è quella di sviluppare maggiormente il ruolo delle Agenzie sociali per la Casa, soggetti giuridici non a scopo di lucro, pubblici o privati, che si occupano proprio dell’inserimento abitativo di fasce deboli della popolazione che però non rientrano nella rete dell’edilizia popolare, attraverso strumenti diversificati come la reperibilità di alloggi in affitto o in comodato, alla prestazione di garanzie contro morosità e danni a vantaggio dei proprietari.
Il sostegno che si propone è sia “normativo” che “finanziario”: se da un lato infatti si prevede una regolamentazione più specifica per questi soggetti, condizionando le agenzie partner nel pubblico per le politiche per la casa alla previa acquisizione di un accreditamento regionale, per uniformare caratteristiche e tipologie di chi opera in questa veste, dall’altro si indica anche la costituzione, con la prossima finanziaria regionale, di un fondo triennale, della complessiva entità di tre milioni di euro, per il cofinanziamento dell’attività delle agenzie accreditate, relativamente alla gestione delle stesse, all’attività di informazione, alla gestione dei fondi di garanzia.
Il tutto nell’ottica di lavorare in una sinergia sempre più stretta con gli operatori pubblici delle politiche sociali e per la casa, riconoscendoli come strumenti essenziali di sostegno al soddisfacimento dei bisogni abitativi delle fasce deboli della popolazione, così come già riconosciuto dagli attuali strumenti di programmazione regionali: la proposta introduce infatti anche il principio dell’impegno della Regione al sostegno alla messa in rete delle agenzie accreditate, nell’ottica di una massimizzazione della capacità di risposta al bisogno regionale di abitare, nonché un’esplicita modifica alla legge regionale 75/2012 per l’inserimento delle agenzie sociali accreditate nelle ’commissioni territoriali per il contrasto del disagio abitativo’, giusto il ruolo che l’accreditamento regionale comporta per le agenzie in termini di soggetti attivi delle politiche pubbliche regionali integrate per la casa. “Questa proposta di legge è il risultato di moltissimi incontri in tutta la Toscana: ci siamo resi conto che le Agenzie per la casa già operavano nei territori nell’ambito degli enti locali o del no profit, funzionando bene e si proponevano come via alternativa per risolvere l’emergenza casa, oltre all’edilizia residenziale pubblica.
– spiega Ruggeri – C’è bisogno quindi di una normativa che regoli questo strumento e di un finanziamento che consenta ad esso di diventare sempre più strutturato”. “Rafforzare le Agenzie per la Casa vuol dire dotare le politiche sociali di uno strumento efficace, che può arginare l’emergenza abitativa per tante persone che restano fuori dalle graduatorie dell’edilizia residenziale pubblica”, fa presente Ferrucci. “Si tratta di una buona proposta per risolvere, o quanto meno alleviare, il problema dell’emergenza sfratti.
– aggiunge Mattei – Abbiamo pensato ad un aiuto concreto da mettere a disposizione delle fasce più deboli, attraverso un’agenzia che potrebbe certamente favorire la disponibilità di alloggi sul mercato, oltre ad un contributo, anche economico, così come prevede la legge della Regione Toscana”.