Ha riscosso grande apprezzamento da parte dei Social Network l'iniziativa lanciata anche a Firenze dal Movimento di Beppe Grillo che ha offerto coperte calde ai senza fissa dimora presso la Stazione Santa Maria Novella di Firenze. Numerosi gli attestati di stima rivolti ad Andrea Vannini ed agli altri attivisti del Movimento in città che si sono detti vicini a chi in piena notte ha fatto visita a coloro che sono accampati fortunosamente sotto i portici del buon Michelucci.
Lo stesso architetto ne sarebbe stato contento. Sono tante le capanne di cartone e stoffa che si incontrano di notte sotto i (pochi) portici fiorentini e nei sottopassi o lungo le strade più o meno riparate dal maltempo, qualcuno ha provato ad occupare gli sportelli bancomat con il risultato di trovarci i catenacci ed i lucchetti qualche giorno dopo. Il Comune di Firenze che ha puntato molto sull'assistenza sociale e sul volontariato cittadino ha guardato con favore all'iniziativa, ma l'assessore e vice sindaco Stefania Saccardi vuole essere chiara sull'argomento: "Tutte le iniziative sono ben accette - sottolinea l'esponente di Palazzo Vecchio - ma una cosa del genere non è certo nuova in una città dove l'accoglienza è uno dei principi ispiratori della nostra azione.
io ai sacchi a pelo preferisco coloro che tolgono la gente dalla strada; il Comune ha aumentato per il periodo invernale circa 200 posti nelle strutture di accoglienza dove non viene solo data una coperta ma un luogo sicuro e caldo, due pasti al giorno e un operatore che ti chiede chi sei e prova a darti una mano vera. Per coloro che non vogliono venire nelle strutture, lo scorso anno abbiamo offerto, con il contributo di un privato, sacchi termici a chi dormiva per strada e lo faremo anche quest'anno.
Il tutto in collaborazione con le tante associazioni di volontariato che con noi lavorano ogni giorno sulla marginalità e non una volta ogni tanto per raccattare un po' di pubblicità. Detto questo, ben vengano anche i sacchi a pelo del movimento 5 stelle, ma se vogliamo dare risposte vere ai bisogni della gente, si potrebbe imparare a lavorare insieme per finalità comuni. Potrebbero finanziare qualche associazione che si occupa di chi vive per strada 365 giorni l'anno. Le inziative spot non servono se non a chi le fa"
Sul tema il dibattito è aperto perché sia il Movimento Lotta per la Casa che l'Associazione Nazione Rom hanno più volte segnalato situazioni drammatiche in cui ad uno sgombero ha fatto seguito una nuova occupazione per mancanza di letti e di spazio. Firenze è stata però definita a più riprese una città modello per la gestione dell'emergenza sociale ed ogni volta che sulla cronaca appare la classica ''guerra tra poveri'' dove da una parte ci sono gli occupanti che non trovano una casa ed i proprietari o residenti limitrofi agli stabili interessati torna con prepotenza il problema dei pochi alloggi popolari a disposizione. Qualcosa si è mosso a livello nazionale sul fronte della smilitarizzazione delle vecchie caserme.
Dai Lupi di Toscana a Scandicci alla Perotti di Coverciano esistono spazi abbandonati che con un'azione di recupero edilizio potrebbero contribuire a risolvere in buona parte il problema. AntLen