Una passeggiata, una corsa, una gita con la famiglia nel verde delle Cascine con in più la possibilità di poter consultare gratuitamente internet dal proprio tablet o smartphone grazie all’estensione del wifi. E’ il progetto che sarà pronto nella prossima primavera nel parco più grande di Firenze. E grazie alla nuova tecnologia ‘seamless’ la navigazione sarà pressocchè continua, senza zone d’ombra. Firenze è stata tra le prima città italiane ad essere coperta dal wifi libero ovvero a dare attuazione alle nuove disposizioni normative che hanno rimosso i vincoli che imponevano il riconoscimento dell’utente e la registrazione preventiva alla navigazione.
Al momento la rete comprende 530 hotspot (antennine) in 200 aree della città, ma non ancora alle Cascine. Il nuovo progetto vuole quindi estendere la tecnologia wifi in quasi tutto il parco, a partire da piazza Vittorio Veneto lungo il viale che costeggia l’Arno fino all’Indiano, ma verranno coperti anche luoghi di aggregazione e transito centrali del Parco come le Pavoniere, il prato del Quercione e l’Anfiteatro, il nuovo Teatro dell'Opera e l'antistante piazza-giardino. Il tipo di connettività prevista è del tipo “seamless” ovvero “senza cuciture”: si tratta di una delle prime esperienze di questa connettività che consente di valutarne a fondo le opportunità sia per processi di accesso ai servizi internet per i cittadini e i turisti che per sottoservizi di pubblica utilità (telecamere, rilevatori acustici e-o di flusso/inquinamento).
Se nel centro di Firenze, quindi, a causa di strade strette o coni d’ombra, il segnale del wifi può ‘cadere’, alle Cascine la connessione sarà continua senza perdite di segnale. Questo risultato sarà garantito da accesspoint previsti come integrazione degli elementi illuminanti già presenti: gli hotspot, in tutto 80, saranno infatti istallati sopra i lampioni. Questa iniziativa, che costa circa 50 mila euro, si sviluppa nell’ambito del Piano Integrato Urbano di Sviluppo Sostenibile, finanziato con i fondi POR CReO 2007/2014, e si inserisce nel più ampio progetto Sistema Informativo Città dei Saperi. (edl)