FIRENZE - Lo scorso ottobre è partita l'indagine di soddisfazione tra gli utenti dei pronto soccorso della Toscana, ora è la volta dei pazienti degli ospedali. Prenderà il via infatti il 1° dicembre l'indagine di soddisfazione tra i pazienti degli ospedali toscani. A condurla anche in questo caso, il MeS, Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, su commissione della Regione Toscana e in collaborazione con tutte le aziende sanitarie. Obiettivo, conoscere l'esperienza e le opinioni dei cittadini a proposito del loro ricovero. Oltre 40 le domande che saranno rivolte ai cittadini ricoverati negli ospedali toscani tra dicembre e gennaio.
Eccone alcune: Qual è il suo giudizio sulla qualità dell'assistenza ricevuta? Se è stato ricoverato al pronto soccorso, quanto tempo è trascorso prima che le assegnassero un letto in reparto? Il personale le ha spiegato come si sarebbe svolto il suo percorso di cura in ospedale? La metodologia con cui sarà effettuata l'indagine sarà la stessa in tutte le 12 aziende sanitarie, le 4 aziende ospedaliero-universitarie e la Fondazione Monasterio: in questo modo sarà possibile confrontare i risultati, evidenziando criticità e punti di forza. "Come è già successo per le indagini svolte negli anni passati - commenta l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - i risultati ci sono stati molto utili per conoscere il punto di vista dei pazienti sulla qualità della cure ricevute.
Invito quindi tutti i cittadini che riceveranno il questionario a partecipare all'indagine, per darci modo così di migliorare sempre l'assistenza nei nostri ospedali". "Da tempo numerosi studi scientifici - dice Sabina Nuti, direttore del MeS - hanno dimostrato che i livelli di soddisfazione del paziente possono essere considerati un ottimo punto di riferimento ai fini della valutazione della qualità del servizio erogato. Attraverso le sue valutazioni, infatti, è possibile cogliere punti di forza e di debolezza del servizio sanitario e ricevere indicazioni sulle criticità da affrontare e sulle relative azioni da mettere in campo". Come funziona l'indagine L'indagine verrà svolta tramite molteplici canali: è previsto l'invio per posta di oltre 30.000 questionari, che saranno recapitati a casa di un campione di pazienti estratto tra coloro che saranno ricoverati tra dicembre e gennaio.
Il cittadino potrà compilarlo direttamente e restituirlo per posta tramite l'allegata busta preaffrancata. Se lo preferisce, il paziente potrà scegliere l'intervista telefonica, lasciando i suoi riferimenti ad un numero di telefono dedicato: un ricercatore del Laboratorio MeS provvederà a richiamare per effettuare l'intervista telefonica. Oppure ancora, si potrà compilare il questionario su internet, secondo le modalità indicate nella busta ricevuta a casa. Il questionario si compone di oltre 40 domande a risposta chiusa.
Le domande prendono in considerazione una serie di aspetti legati all'esperienza del paziente durante il ricovero, dal momento dell'accesso fino alla dimissione: tempi di attesa, cortesia del personale, chiarezza delle informazioni ricevute, gestione delle dimissioni, valutazione della qualità complessiva. I giudizi sono graduati su una scala compresa tra 1 (valutazione pessima) e 5 (valutazione ottima). Per favorire il dialogo con i cittadini, il questionario si chiude con uno spazio aperto, in cui inserire commenti e opinioni. I risultati dell'indagine 2011 La Regione Toscana svolge dal 2006 indagini di soddisfazione dei pazienti ricoverati negli ospedali toscani.
L'ultima è stata effettuata nel 2011 e aveva rilevato che complessivamento oltre l'80% dei cittadini toscani dava una valutazione ottima o buona alla qualità dell'assistenza ricevuta durante il ricovero ospedaliero e avrebbe raccomandato il reparto a parenti e amici, e che solo il 4% si dichiarava insoddisfatto. Dall'indagine emergevano alcuni punti di debolezza, rispetto ai quali l'indagine di quest'anno consentirà di valutare le azioni di miglioramento intraprese dalle aziende: i tempi di attesa per l'assegnazione del posto letto in caso di ricovero avvenuto attraverso il pronto soccorso (nel 36% dei casi superiore alle 4 ore), la conoscenza incompleta da parte dei pazienti del percorso di cura, fondamentale per garantire il loro coinvolgimento, ma ignoto nel 2011 al 18% degli utenti.
Poco diffusa anche l'assegnazione di un medico di riferimento, avvenuta nel 47% dei casi. Tutti aspetti che evidenziavano la necessità di sviluppare iniziative mirate, volte a rivedere e snellire i processi organizzativi interni all'ospedale, per garantre la continuità del percorso assistenziale del paziente. Numerosi anche i punti di forza evidenziati dall'indagine 2011. Buona la valutazione del personale medico: oltre l'82% dei pazienti dava una valutazione ottima o buona all'assistenza ricevuta dai medici e l'86% dichiarava una fiducia completa in essi.
Positiva anche la valutazione del personale infermieristico, sostanzialmente allineata a quella del personale medico.