Sono 250 le aziende partecipanti a Wine in Progress e 47° Congresso Nazionale AIS, la grande festa del vino italiano che si terrà domani sabato 16 e domenica 17 novembre alla Stazione Leopolda a Firenze. Di queste, 160 sono Toscane e in particolare quelle provenienti dalla provincia di Firenze saranno 30 (lista allegata). Quello che andrà in scena sabato e domenica sarà un evento eccezionale per qualità e portata, che riunisce sotto il simbolo dell'Associazione Italiana Sommelier l'eccellenza enologica italiana e internazionale, in una grande degustazione aperta al pubblico dalle 11 alle 21 il sabato e dalle 10 alle 21 la domenica.
Con 220 produttori di vino, i principali consorzi vinicoli, espositori di prodotti tipici e 27 produttori di olio, il Congresso Nazionale di AIS sarà anche un crocevia di riflessioni sul mondo della viticultura insieme a sommelier ed esperti di varie discipline. Come il Prof. Attilio Scienza Ordinario di Viticoltura e Direttore del Master in Gestione del Sistema Vitivinicolo all'Università di Milano, che sabato 16 alle 11.30 interverrà al convegno su Clima e Vino soffermandosi sull'incidenza dei mutamenti climatici nelle varie fasi della maturazione dell'uva e quindi sulla qualità del vino.
Si parlerà invece di emozioni e suggestioni domenica 17 novembre dalle ore 11.30 nella tavola rotonda "Wine Trend" con celebrities della cultura, dell’imprenditoria, della musica, dello sport che si sono innamorati del mondo del vino e che hanno compiuto la coraggiosa scelta di iniziare a produrlo, intervistati dalla giornalista Cesara Buonamici, vicedirettore del TG5 a sua volta produttrice di olio extravergine di oliva biologico nella tenuta di famiglia a Fiesole. In entrambe le giornate, alle degustazioni libere si affiancheranno degustazioni guidate di grandi etichette, incontri con sommelier noti per la loro professionalità che racconteranno la loro esperienza in giro per il mondo e il valore di questa professione, l’AIS Wine School e due interessanti Wine Contest: uno riservato ai sommelier e uno a semplici appassionati e winelovers che si sfideranno per aggiudicarsi rispettivamente il Trofeo Coevo Cecchi e il corso completo per sommelier in una sede a scelta di tutta Italia.
Durante il Congresso si assisterà anche alla consegna di due premi: il Premio Bonaventura Maschio, giunto quest'anno alla sua decima edizione che mette in palio tre borse di studio per incentivare i giovani sommelier ad approfondire le tematiche legate al mondo della distillazione - e, per la prima volta, il Premio Surgiva alla Delegazione AIS che si sia distinta per attività innovative o particolarmente efficaci nella diffusione della cultura dell'acqua e del vino. Ma non è tutto: i visitatori del Congresso potranno acquistare i vini degustati presso i corner dedicati AIS Wine Shop.
Ordinando i vini attraverso la piattaforma di e-commerce Retalco - affiancati da un operatore - potranno infatti ricevere direttamente e comodamente a casa il vino apprezzato ai banchi d'assaggio.
In entrambi i giorni comunque, il vino non sarà l'unico protagonista, perché nello Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda il Maestrod'Olio Fausto Borella guiderà degustazioni e assaggi dei più pregiati oli extravergini italiani con la Selezione Maestrod'olio. Nello spazio esterno alla Stazione Leopolda inoltre, sotto il porticato, sono in programma degustazioni guidate di abbinamento sigari, distillati, cioccolato condotte da Fabrizio Franchi di Fumoir.Alois Lageder, sinonimo d’eccellenza nella viticoltura biologico-dinamica a livello internazionale, presenterà la sua produzione. Un appuntamento che vedrà senz’altro protagonista la figura del sommelier, ma che sarà anche un’occasione unica per gli amanti del vino e del buon cibo che avranno la possibilità di degustare pregiate etichette nel corso delle numerose verticali.A concludere in bellezza la grande festa della sommellerie italiana domenica alle 18 andrà in scena nello Spazio Congressuale della Leopolda lo spettacolo teatrale “In Vino Varietas” – un po’ di spirito tra degustazioni e seminari. 10 scene di varietà interpretate da Sommelier”, con la regia di Gino Bartoli su testi di Mauro Machetti.
Infatti, quest’anno per la prima volta, le porte saranno aperte, per l’intera durata dell’evento, anche al pubblico che vorrà farsi raccontare l’enologia italiana dai produttori dei territori vitivinicoli nazionali. Alois Lageder, a seguito dei molti e recenti riconoscimenti dalle guide eno-gastronomiche italiane, è orgoglioso di presentare in questo contesto la sua rinomata produzione. L’azienda vitivinicola altoatesina porterà in scena il meglio della sua Cantina. “In rappresentanza” della linea Alois Lageder, ecco il 2012 HABERLE Pinot Bianco, vino di grande carattere tipico della tradizione enoica dell’Alto Adige, e il 2010 APOLLONIA Pinot Noir, armonioso cru dalle delicate note di frutti rossi, lievemente speziato e minerale.
Della linea Tenutae Lageder saranno proposti sui banchi d’assaggio vini squisitamente autoctoni: il 2011 AM SAND Gewürztraminer, dal profumo di frutta esotica matura, floreale ed erbaceo, con un'elegante nota agrumata, il 2012 RÖMIGBERG Kalterersee Classico, un rosso rubino con bouquet fruttato e intenso e fresche note di ciliegia e viola, e, infine, il 2009 LINDENBURG Lagrein, il rosso “signore” dell’Alto Adige, apprezzato per sprigionare note speziate di cuoio e cioccolata amara, accompagnate dall’elegante profumo di legno e viola. Al 47° Congresso Nazionale AIS “Wine in Progress” non si parlerà solo di eccellenza enologica italiana, ma anche di gastronomia, di “Vino e Clima” – ovvero di come il mutamento climatico possa influenzare la qualità di un vino – e di “Wine Trend”, grandi nomi e celebrità che si sono innamorati del mondo del vino e hanno iniziato a produrlo saranno protagonisti di una tavola rotonda. Insomma, una due giorni dedicata alla tradizione, alla cultura e al gusto del nostro Paese.
Alois Lageder, noto ormai per ispirarsi a un approccio olistico e sostenibile e per il grande valore che dà non solo alla pregiata produzione aziendale, ma anche a molteplici attività artistiche e culturali, potrà così mostrare in terra toscana il frutto della propria filosofia e la cura e dedizione che costantemente mette nel proprio lavoro. La Cantina CasalFarneto sarà presente domani e domenica al Congresso nazionale dell’Associazione italiana sommelier in programma a Firenze, Stazione Leopolda. Tra le realtà di spicco nella produzione del Verdicchio, la Cantina CasalFarneto di Serra de’ Conti (Ancona) continua ad ottenere importanti riconoscimenti dai professionisti del settore: proprio la Guida dell’Ais, “Bibenda Vini e Ristoranti d’Italia”, nell’ultima edizione e per il terzo anno consecutivo, ha assegnato i 5 grappoli a Cimaio 2010 “Marche Bianco IGT”. Dai dolci sentori di vaniglia, mele, mandorla e miele con sfumature speziate, Cimaio è un vino ottenuto da uve di Verdicchio in purezza e dal sapore persistente, con struttura avvolgente, morbido e caldo.
E con una particolarità tutta sua: le uve vengono vendemmiate a fine novembre in avanzato stato di maturazione, quando vengono attaccate e ricoperte da muffe nobili, caratteristica che conferisce quelle peculiari note minerali, amarognole ma rotonde e sapide. Lungo e meticoloso il procedimento di vinificazione: la fermentazione del mosto avviene in barili di legno nobile tostato e il prodotto ottenuto viene fatto affinare in cantina per lungo tempo, immettendolo in commercio solo dopo 24-30 mesi dalla vendemmia. La Cantina di CasalFarneto sorge nel cuore delle Marche, tra panoramiche colline a 350 metri sul livello del mare.
Tra le vallate e i caratteristici borghi mediovali, CasalFarneto domina un paesaggio ricco di fascino e suggestione. La tenuta fondata nel 1995 ed entrata a far parte del Gruppo Togni otto anni fa, si innesta in un’area naturalmente vocata alla vitivinicoltura, in cui convivono tradizione, passione e moderne tecniche di produzione. CasalFarneto si estende per 60 ettari di terra di cui 32 riservati a vigneto. Tra i vitigni coltivati, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico domina senz’altro la produzione, imponendosi per fermezza e qualità; Montepulciano, Sangiovese, Cabernet e Merlot rappresentano invece tutta la pregevolezza dei 5 ettari coltivati a bacca rossa.