L'ambulanza che trasporta una neonata da Viareggio a Massa ha un incidente a bordo, si attende il mezzo di supporto in sostituzione. Purtroppo per la piccola, nonostante il trasporto effettuato, non sarà possibile intervenire per salvarle la vita. Perdita di minuti preziosi? Su questo faranno luce i giudici e la magistratura, così come eventuali ispezioni interne alla struttura. Il Vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Toscana chiede però maggiori e migliori dotazioni per i mezzi impiegati in emergenza «Il presunto principio di incendio sull’ambulanza che stava trasportando da Viareggio a Massa la neonata in crisi cardiaca e che sarebbe stato la causa del cambio di mezzo con la perdita di alcuni minuti preziosi è sicuramente una drammatica fatalità.
Essa però porta al pettine il nodo della manutenzione e delle dotazioni strumentali in carico ai mezzi impiegati nel soccorso». Lo afferma il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Pdl) a seguito della morte, questa mattina, della bimba di otto mesi colta da crisi cardiaca e giunta all’Opa di Massa da Viareggio dopo un cambio di ambulanza dovuto allo svilupparsi di fiamme nel primo mezzo. «Già nei mesi scorsi, lo ricordiamo, proprio in Versilia un’ambulanza aveva ritardato perdendosi nei dintorni di Pietrasanta anche perché priva di navigatore satellitare.
Oggi accade questo fatto, sulle cui dinamiche chiediamo verifiche precise. Oltre ad esprimere vicinanza alla famiglia della piccina, intendiamo chiedere che si faccia chiarezza su modalità e protocolli di manutenzione dei mezzi, puntando a un ammodernamento delle strumentazioni in grado di rendere più spedito e sicuro il servizio. La magistratura farà il suo lavoro. Dobbiamo però verificare con attenzione se i minuti che si sono perduti nell’attesa di una nuova ambulanza abbiano inciso sull’esito fatale della vicenda e porre in essere ogni possibile atto conseguente per evitare il ripetersi di eventi simili».