Prosegue il progetto di Maurizio Scaparro: Giovani, Cultura, Lavoro con un programma di formazione specialistica gratuita per attori. Quattro maestri della scena internazionale per altrettante masterclass a dicembre al Teatro della Pergola. L’attenzione ai giovani, alla formazione al lavoro è un caposaldo del progetto globale della Fondazione Teatro della Pergola per la Stagione 2013/2014, una sfida concreta in tempo di crisi per affermare con convinzione la possibilità di costruire un futuro con la cultura. La nuova tappa del progetto Formazione: Giovani, Cultura e Lavoro, dedicata alla formazione specialistica dei giovani attori sui linguaggi della Commedia dell’Arte, è stata appena presentata a Firenze, alla Pergola, da Maurizio Scaparro Direttore delle attività internazionali e ideatore del progetto e dal Direttore generale Marco Giorgetti. I nuovi percorsi di formazione saranno, così come nelle precedenti edizioni, coordinati da Ferdinando Ceriani e proseguono il lungo cammino iniziato nel 2011 con l’incontro internazionale “I Giovani e i Maestri – quale futuro?”, che ha portato nel giugno dello scorso anno all’ammissione della Fondazione Teatro della Pergola, come partner associato, all’E:UTSA (Europe: Union of Theatre Schools and Academies) concretizzando nuove collaborazioni internazionali nel campo formativo e produttivo. L’E:UTSA è una rete internazionale che coinvolge le più importanti accademie teatrali europee (tra le altre, ricordiamo le accademie di Polonia, Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Lituania, Russia, Ungheria, Svezia) e nasce allo scopo di creare una rete di collaborazione, sperimentazione e ricerca tra le giovani creatività. Con questa rete di relazioni internazionali parte oggi la selezione del nuovo Stage internazionale per giovani attori: 4 laboratori sulla Commedia dell’Arte rivisitata e reinterpretata attraverso le metodologie teatrali contemporanee; una serie di incontri, aperti al pubblico, organizzati in collaborazione con l’Università di Firenze con studiosi, attori, registi per riscoprire quella “tradizione tradita” che era/è la Commedia dell’Arte.
Cos’è veramente la Commedia dell’Arte? Come liberarla da alcuni stereotipi che la sviliscono? Come rinnovarne oggi l’insegnamento? La Commedia dell’Arte non era solo lazzi ed improvvisazione, ma era un laboratorio di tecniche e di conoscenze dove si formavano attori completi, attori che sapevano recitare, improvvisare ma anche danzare e cantare. Le tecniche della Commedia dell’Arte saranno alla base degli insegnamenti e degli incontri che animeranno la masterclass: recitazione, canto, danza, movimento per definire i parametri di un attore che oggi deve essere sempre più europeo. Dal 2 al 15 dicembre 2013 quattro maestri si alterneranno nelle lezioni: dal 2 al 4 il regista Niky Wolcz (docente presso la Columbia University School of Arts di New York), dal 6 all’8 Michele Monetta (docente di mimo corporeo all’Accademia Silvio d’Amico), dal 10 al 12 Marc Proulx (Insegnante di Training fisico all’ESAD - TNS de Strasbourg - Francia) infine dal 13 al 15 Janusz Skubaczkowski (Preside Associato del Dipartimento Teatro Danza a Bytom - Scuola Statale di Dramma Ludwik Solski a Cracovia in Polonia). Il bando è on-line sul sito www.teatrodellapergola.com e si rivolge a studenti, diplomandi delle accademie teatrali italiane ed europee e giovani attori fino a 29 anni di età. Anche questi corsi saranno gratuiti.
Gli studenti dovranno invece provvedere al loro sostentamento a Firenze durante i giorni di lavoro. L’organizzazione provvederà a fornire un elenco di strutture convenzionate per facilitare il loro soggiorno. Tutte le informazioni, moduli di iscrizioni e approfondimenti sul sito www.teatrodellapergola.com richieste e invii iscrizioni a attivitainternazionali@teatrodellapergola.com Il Workshop prevede: La partecipazione di 4 Maestri internazionali che daranno vita a 4 laboratori teatrali sulla Commedia dell’Arte rivisitata e reinterpretata attraverso le metodologie teatrali contemporanee; una serie di incontri, aperti al pubblico, organizzati in collaborazione con l’Università di Firenze con studiosi, attori, registi per riscoprire quella “tradizione tradita” che era/è la Commedia dell’Arte; I laboratori teatrali avranno la durata ciascuno di tre giorni (10.00/18.00). Il numero massimo di partecipanti è di 20 allievi per laboratorio.
I laboratori sono indirizzati a diplomati e diplomandi delle accademie teatrali italiane ed europee ed a giovani attori professionisti.. La partecipazione è gratuita. E’ obbligatoria la frequenza di almeno 2 dei 4 laboratori teatrali (con la possibilità di frequentarli anche tutti e 4). E’ consigliabile la conoscenza della lingua inglese I 4 Laboratori teatrali: Nicky Wolcz: Associate Professor Columbus University School of Arts – New York 2/4 dicembre Programma del laboratorio: “Il dottor Endrophinus o La risata come arma” Il training quotidiano includerà tecniche integrate da: Delsarte: movimento in successione; movimento in opposizione; movimento in parallelo. Delcroze: A Tempo e Fuori Tempo S.
Bing: Punti Fissi e Maschera Neutra Meyerchol’d: IL-BA-ZAI; Approccio alla Biomeccanica Il lavoro di improvvisazione inizierà con gli sketches del “Cinema Muto” con caratterizzazioni e situazioni tipiche del cinema muto. Nel pomeriggio – lavoro sulla scena utilizzando i caratteri della commedia dell’arte e le suggestioni testuali dal materiale tratto da commedie varie: commedia russa, Ubu, Godot, Gally Gay, Mackinpott… DaDa, ed altro ancora. Il training e l’improvvisazione dei giorni successivi saranno arricchiti da elementi di clownerie e maschere. L’intenzione è quella di sviluppare e costruire uno scenario composto dagli elementi, storie e personaggi che gli studenti svilupperanno durante l’intero corso del workshop e presentarlo come performance di improvvisazione. Michele Monetta: Docente Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” Regista, attore e insegnante di Mimo Corporeo, tecnica Decroux, Maschera e pedagogia teatrale 6/8 dicembre Programma del laboratorio: Esiste una tecnica della Commedia dell'Arte? Cosa è rimasto di una trasmissione di saperi a partire dalla famiglia degli Andreini, sino a Scaramouche, per arrivare poi a Biancolelli, Molière, Piron, Marivaux, Sacchi, Deburau, Petito, Scarpetta, Petrolini, de Curtis, Govi, Baseggio, Viviani, i Maggio, i De Filippo, Strehler, De Simone, Mnouchkine e, a sorpresa, persino Kantor? C'è di sicuro una tradizione "tradita"! E' questo tradimento che la rende ancora vitale ma occorre individuarne gli strumenti certi, o comunque non aleatori.
Quali? Il corpo, l'iconografia teatrale, le partiture musicali, la Danza Rinascimentale e Barocca, i trattati di recitazione tra '600 e '700, i canovacci e, soprattutto, le commedie distese. Sul mito dell'improvvisazione nella Commedia dell'Arte si è evoluta tutta una generazione di straordinari maestri, quali Copeau, Dullin, Lecoq...e sulle iconografie, vedi i Balli di Sfessania, si è sviluppata una vasta letteratura che va dallo Sgruttendio di Scafati (o Scasati), sino agli scritti di Hoffmann, e agli esercizi di biomeccanica del regista Mejerchol'd nelle sue interpretazioni dei testi di Carlo Gozzi che, già nel '700, non erano più Commedia dell'Arte, se non in qualche vago accenno di improvvisazione per Truffaldino, e le maschere presenti nelle sue Fiabe Teatrali sono solo una nota di colore, lontana eco di archetipi eterni.
Il lavoro che andremo a proporre sarà un tentativo di indagine sul grottesco e sulla forza eversiva di figure difformi, di natura animale, laddove lo "sfessante" (faticoso, sfibrante) ritmo danzato è prossimo alla natura dionisiaca di un corpo, per dirla con Barba, "extra-quotidiano". Le Commedie dell’Arte 1) Programma pratico e tecnico: Coordinazione ed euritmia Scomposizione del movimento Les attitudes e iconografia teatrale Pose di Zanni Passi, andature, marce... Ondulazione del corpo ed i differenti punti di focus della maschera Le 4 maschere e i 10/12 ruoli Gioco teatrale e di reattività Colpo/i di maschera Esercizi di biomeccanica e Callot Improvvisazione corporea e gestuale con e senza maschera Elementi di scherma storica da adattare alle maschere La scena pittorica (il teatro muto) Pulcinella e le metamorfosi I quattro atteggiamenti di base Le 8 direzioni dello spazio scenico all’italiana Gli animali dell'aia e dei gitani La maschera e la Luna (lupus) Fissità della maschera (o "fissazione" della maschera) Improvvisazione 2) Elementi teorici da comunicare per ampie linee: Trasmissione della Tradizione in Presenza e in Assenza Iconografia teatrale: La Raccolta Fossard; i Balli di Sfessania…etc… Il barocco, l'asimmetrico,il fiabesco, il difforme (Bernini, Borromini…) Accenno ad alcuni trattati La vita di Scaramuccia; La morte di Scaramuccia Le maschere, gli animali e il mondo dei morti: Pulcinella spirito Psicopompo; Arlecchino Re degli Inferi. I principali attori/autori (Isabella, Francesco e G.Battista Andreini, Nicolò Barbieri, Silvio Fiorillo…) Les funambules e il successo dei Pierrots in Francia Il simbolismo russo e le maschere italiane (A.Blok, E.Guro…) Pulcinella in Stravinski, Picasso, Severini… Brani musicali da danze del Rinascimento; brani da opere di Adriano Banchieri, Orazio Vecchi, Domenico Cimarosa, Igor Stravinski… Videoforum: Maschera Novecento (durata di 1h15’ circa) Petrolini, Schlemmer, Grock, Chaplin, Keaton, Decroux, Barrault, Polanski…