Il Parco delle Cascine. L'area verde di Firenze che non avrebbe nulla da invidiare ai grandi parchi inglesi ed americani, il gioiello del capoluogo toscano per anni maltrattato ed abbandonato sta vivendo un momento di cambiamento. Il sindaco Matteo Renzi ha puntato molto nella campagna elettorale del 2009 sul recupero dell'area e adesso, a fine mandato, dedica nuovamente al parco lo sprint finale. Piace l'idea di un restyling, i commenti al Centro visite presso la Palazzina di piazza Kennedy sono ricchi di entusiasmo: si va da "Forza Matteo" a "W Matteo" e la ristrutturazione appare ben gestita ed accogliente.
Entusiasmo anche per le demolizioni all'ingresso del Parco dove c'erano le discoteche ed è prevista adesso la piazza del Parco della Musica. C'è ancora chi storce il naso sull'impatto della Tramvia con il viale degli Olmi, soprattutto per la presenza delle barriere di cemento pre e post cantiere che dopo anni sono ancora lì senza motivo. Tante le informazioni al Centro Visite, utile la postazione di noleggio biciclette che rievoca il noleggio una volta attivo presso il prato del quercione.
Schermi informativi, apparecchiature interattive, area ludica per l'infanzia e personale di estrema cortesia gestito da una cooperativa di servizi composta da una decina di persone. La palazzina dell'indiano, presso il monumento dedicato al principe deceduto a ventuno anni sulla strada di ritorno dall'Inghilterra, è stata restituita al pubblico con la realizzazione della caffetteria e rende vivibile un angolo del parco che fino a pochi anni fa era zona off limit a causa di una occupazione abusiva.
Molti fiorentini si sono sentiti dire negli anni da nonni e genitori "Fai attenzione se vai all'indiano". Preoccupa semmai, adesso, a pochi metri di distanza quel rudere del Bar del Manduca. Un altro Bar, stesso discorso: piccola palazzina stile liberty riadattata a caffetteria, adesso scalcinata mentre sullo sfondo compare un manifesto di un evento del giugno 2010. Non troppi anni fa, troppo pochi per presentarsi come un saloon di "C'era una volta il west". Ci sono ancora delle vistose pecche come ad esempio la discarica abusiva presso il parcheggio dell'ippodromo Le Mulina dove in occasione degli eventi all'Anfiteatro viene aperto l'area sosta.
I punti ristoro, due eccezion fatta per le paninerie ambulanti, potrebbero armonizzarsi al contesto. Visarno e Le Mulina gridano aiuto per evitare lo stato di abbandono. La cartellonistica è imbarazzante, se in piena area verde ti ritrovi davanti a divieti di attraversamento pedonale qualcosa indubbiamente non torna. "Ora completiamo l'opera" scrivono in molti. Altri temono che l'opera possa rimanere incompiuta a causa di un cambio alla guida dell'Amministrazione qualora il sindaco decidesse di scegliere la strada nazionale.
Non è questa la volontà espressa da Matteo Renzi, e l'auspicio dei frequentatori è che in ogni caso il successore si faccia portatore di un messaggio di continuità. AntLen