Italia Nostra e Amici Terme di Petriolo lanciano un appello per la tutela dell'antico complesso monumentale minacciato dal degrado e dai lavori del grande cantiere per la costruzione del nuovo viadotto della Siena-Grosseto che ne metterebbe a rischio la sopravvivenza. "Nel Comune di Monticiano, al confine fra le Province di Siena e Grosseto, le storiche terme di Petriolo con la cinta muraria, il castellare, la chiesa di Papa Pio II Piccolomini e le sorgenti di acqua sulfurea, sono state da sempre una risorsa e un bene comune liberamente accessibile; ma adesso sono abbandonate all'incuria e al degrado dalla colpevole negligenza delle Istituzioni, degli Enti Locali e dei proprietari privati che si sono succeduti nel tempo.
Per di più il complesso termale è ora messo a dura prova dall'attraversamento della strada di cantiere, utilizzata per il passaggio dei mezzi pesanti di trasporto per i materiali necessari alla costruzione del nuovo viadotto della Siena-Grosseto. Tale passaggio mette a repentaglio, oltre alle sorgenti di acqua sulfurea, i beni monumentali che, in parte già lesionati, non possono subire ulteriori danni. Le Associazioni "Italia Nostra ONLUS" e "Amici dei Bagni di Petriolo" che chiedono la tutela di tali beni storici e monumentali hanno invitato i Comuni, le Provincie, la Regione, l'Anas, l'Unipol (proprietaria dell'area vincolata) a un tavolo di concertazione per gestire il recupero della zona dall'attuale abbandono, indicando come prioritari i seguenti interventi a cura e a carico di Anas: · redazione e pubblicità dei "testimoniali di stato" con la partecipazione di un tecnico di fiducia indicato da Italia Nostra e dagli Amici dei Bagni di Petriolo; · messa in sicurezza con idonee soluzioni tecniche della chiesa e della cinta muraria; · monitoraggio continuo dello stato degli immobili; · monitoraggio delle sorgenti termali e controllo dell'approvvigionamento di acqua per le necessità del cantiere.
La Soprintendenza di Siena ha inviato ad Anas, con nota del 24 luglio, l'elenco delle misure e degli interventi di tutela e di protezione degli immobili da attuare prima dell'inizio dei lavori nell'area storica, ricordando che il monitoraggio "deve servire per prevenire ed evitare dissesti al bene tutelato, non a registrarli a danno avvenuto; qualora gli strumenti dovessero rilevare un trend potenzialmente patologico sarà necessario interrompere immediatamente il passaggio dei mezzi di cantiere".
Ma Anas ha deliberatamente ignorato tali prescrizioni e ha iniziato comunque da tempo i lavori, con ricorrente passaggio di mezzi di cantiere all'interno dell'area da salvaguardare; Comune, Provincia e Regione, pur competenti nella tutela ambientale, continuano a trascurare la situazione. Anche il Sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Erasmo d'Angelis pare che ignori del tutto le prescrizioni del Ministero dei Beni Culturali, mentre continua a propagandare un "cantiere modello a impatto zero" da svilupparsi come il "Debat Public" francese, che, di norma, realizza grandi opere pubbliche dopo una lunga fase di concertazione con Enti locali e Associazioni territoriali.
Ma nel nostro caso siamo ben lontani dal millantato 'cantiere modello a impatto zero'! Italia Nostra e Amici dei Bagni di Petriolo sollecitano perciò Strabag (ditta incaricata dei lavori) Anas e Unipol ad adempiere alle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza per la tutela dei monumenti storici, e invitano la Soprintendenza, il Comune di Monticiano e l'Amministrazione Provinciale a porre in essere ogni azione necessaria nei confronti degli inadempienti. A tal proposito Italia Nostra e Amici dei Bagni di Petriolo hanno inviato alla Soprintendenza una raccomandata per denunciare lo stato dell'arte e si riservano di presentare un esposto direttamente alla Procura della Repubblica". Mariarita Signorini, Consiglio nazionale Italia Nostra Lucilla Tozzi, Presidente Italia Nostra Siena Angelo Isola, Presidente Amici dei Bagni di Petriolo