Firenze – La Regione continua a seguire con attenzione la vicenda del Maggio Musicale fiorentino e ha recentemente stanziato 3 milioni e 342 mila euro. Il presidente Enrico Rossi si è attivato presso il ministro, e il governo ha firmato un decreto “salva Maggio”, attualmente al voto del Parlamento, che “eviterà la perdita dal lavoro ai dipendenti, che potranno passare ad altre attività”. A spiegarlo, in aula, è stato l’assessore alla Cultura Cristina Scaletti, che ha risposto a due diverse interrogazioni in merito: una presentata dal consigliere Mauro Romanelli (Gruppo Misto) e l’altra da Monica Sgherri (Fed.Sin.-Verdi).
“Ci sono adesso tutte le condizioni per quella svolta auspicata dal Consiglio regionale – ha detto ancora l’assessore -. E’ necessario un solido piano industriale, che punti a valorizzare le risorse, in primo luogo quelle umane. La Regione è pronta a fare la propria parte a supporto del ministro, e conveniamo sull’inopportunità di privarsi di figure professionali preziose”. Un ringraziamento è stato espresso da Mauro Romanelli. “La Giunta – ha detto il consigliere – ha assunto una posizione decisa a difesa dell’istituzione e contro la liquidazione coatta.
La gestione precedente del Maggio e le attuali richieste di liquidazione facevano parte di un teorema ben preciso. Non a caso noi abbiamo evidenziato il legame esistente tra l’attuale commissario e Renzi, quando invece sarebbe stata opportuna unna posizione di terzietà”. Romanelli ha poi sottolineato il grande sacrificio chiesto ai lavoratori del Maggio, che rinunceranno a circa 9 milioni di euro, “mentre si continuano a pagare i consulenti, gli unici non assunti per concorso, con stipendi molto alti”. Anche Monica Sgherri ha espresso soddisfazione per l’azione della Regione.
“La Giunta ha messo un notevole impegno, anche economico, per un’istituzione che sta a cuore a tutti” ha detto Sgherri. La quale ha poi però aggiunto “che le nuvole all’orizzonte comunque ci sono, e sono pesanti” e che non è accettabile pensare a un Maggio fortemente ridimensionato e privato delle sue “teste” artistiche. Per questo la consigliera ha invitato la Giunta a continuare a seguire con attenzione anche quello che avviene sul tavolo nazionale e a riferire puntualmente su ciò che accade nel Cda.