Lunedì 9 settembre presidio dei lavoratori del gruppo Tnt promosso da Filt Cgil e Fit Cisl provinciali unitamente alle proprie Rsa in lotta per contrastare la chiusura di 25 filiali, in Italia, gli 854 licenziamenti annunciati e una serie di progetti commerciali e operativi e di esternalizzazioni nell’arco 2013-2015 "che - dicono i consiglieri provinciale di Rifondazione comunista - porteranno al ridimensionamento reale del lavoro, delle sue strutture e ai licenziamenti di massa".
Il presidio del 9 settembre è stato organizzato per contrastare la chiusura della filiale Firenze centro (Viale Spartaco Lavagnini). Le organizzazioni sindacali lanciano un appello alle istituzioni – Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana – per sostenere la vertenza e salvaguardare lavoro,professionalità e diritti. Rifondazione comunista, per parte sua, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e sostegno alle inizitive di lotta "chiede alla Provincia di Firenze cosa intende concretamente fare per impedire questo massacro sociale compiuto ai danni esclusivamente dei lavoratori".
Il Consigliere regionale del Pdl Nicola Nascosti (componente della Commissione emergenza occupazionale oltre che Vicepresidente della Commissione attività produttive) ha preso parte questa mattina presso al presidio dei lavoratori dell’azienda di trasporti TNT presso il loro ufficio spedizioni del Viale Lavagnini a Firenze. L’iniziativa prendeva le mosse dall’interruzione delle trattative avviatesi dopo la presentazione da parte dell’azienda, il 10 giugno scorso, di un piano di riorganizzazione che prevedeva svariati esuberi su base nazionale. Per parte sua, il Consigliere Nascosti ha assicurato che continuerà, come già nei mesi scorsi, a farsi portavoce della vertenza e della tutela dei lavoratori TNT di Firenze presso la Regione Toscana.
Intanto, già per giovedì prossimo 12 settembre alle ore 12 Nascosti ha organizzato un incontro – che si terrà in forma riservata – tra una delegazione dei rappresentanti dei lavoratori e il senatore Altero Matteoli. Sciopero anche per i lavoratori della Targetti Sankey contro i 160 licenziamenti. Presidio sotto la sede della Confindustria in occasione del primo incontro per la discussione sui licenziamenti annunciati dalla proprietà tra la direzione aziendale, le Rappresentanze sindacali e le organizzazioni territoriali fiorentine.
In Confindustria le organizzazioni presenteranno piani alternativi, ipotesi di rilancio e rigetto di ogni ipotesi di licenziamenti, "un contropiano - spiegano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi -che poggia su prodotti di design e arredamento, nuovi ammortizzatori da discutere con Governo e Regione e sul possibile ingresso di nuovi investitori". Rifondazione comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e il pieno sostegno alla vertenza, chiede con una domanda d'attualità alla Provincia di Firenze di riferire sulla vicenda, sulle proposte avanzate dall’azienda, sui 160 licenziamenti annunciati,sullo stato degli ammortizzatori sociali, sull’esito dell’incontro in Confindustria.
Rifondazione chiede inoltre se è intenzione dell’Amministrazione provinciale "contrastare svendite, dismissioni e licenziamenti di massa, istituendo con gli altri enti a partire dalla Regione Toscana una task force che sostenga in tutte le sedi la vertenza e ottenga nuove politiche industriali per Firenze". Licenziamenti a Firenze Fiera. Le organizzazioni sindacali, rilevano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, hanno proclamato lo stato di agitazione e l’assemblea dei lavoratori all'unanimità e hanno dato mandato ai sindacati di rigettare l'attivazione della procedura di mobilità per 13 dei 41 dipendenti.
Durissimo il giudizio espresso sulla gestione della Spa, "risultata approssimativa e superficiale, scarsamente credibile sul piano della programmazione degli eventi fieristici e priva di un serio piano industriale sostenuto da importanti ed indispensabili investimenti economici". Martedì 10 settembre nella sede della Confindustria incontro tra le parti. Il sindacato invita la proprietà a ripensare "ai tagli draconiani di personale" e a predisporre un forte rilancio del polo fieristico fiorentino salvaguardando l’insieme dei posti di lavoro.
Pronto un primo pacchetto di scioperi. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e il pieno sostegno alla vertenza chiede alla Provincia di Firenze di adoperarsi, "senza alcun indugio", a far revocare revocare al cda ogni licenziamento e far adottare alla spa il massimo della responsabilità sociale. I lavoratori "non devono pagare i costi di una gestione superficiale e approssimativa". Presentata una domanda d'attualità.