Di imprenditoria sociale come possibile e concreta soluzione a problemi di integrazione derivanti da disabilità, immigrazione e povertà si parlerà dal 7 al 14 settembre a Villa La Stella a Firenze, grazie al progetto MASE 2.0. Finanziato dall’Unione Europea grazie al programma Gioventù in Azione –che permette ai giovani europei di ideare e realizzare progetti per altri giovani – il progetto vedrà la partecipazione di 18 ragazzi fra i 20 e i 26 anni, provenienti per metà da diverse parti d’Italia e per metà dalla Romania. L’acronimo MASE sta per “Multicultural Approach to Social Entrepreneurship” (Approccio multiculturale all’imprenditoria sociale) e il primo progetto che portava questo nome è stato realizzato lo scorso febbraio a Gura Humorului, in Romania, con la partecipazione di 24 giovani da Romania, Italia, Moldavia e Georgia che, analizzando la situazione sociale del territorio e lavorando insieme, hanno ideato imprese sociali realizzabili concretamente in quella regione del Paese.
Visto il successo dell’iniziativa, e dati i frutti che l’entusiasmo del lavoro di gruppo ha portato, alcuni dei giovani italiani partecipanti hanno deciso di scrivere questo secondo progetto, per svolgere un lavoro simile nella realtà completamente diversa del capoluogo toscano. Approvato dalla Commissione Europea, il MASE 2.0 permetterà ai 18 partecipanti di conoscere realtà del territorio come “I ragazzi di Sipario” – il ristorante fiorentino gestito da ragazzi affetti da sindrome di Down – e case d’accoglienza della Caritas diocesana.
Una giornata sarà dedicata allo studio dell’economia di comunione al Polo Lionello di Loppiano, mentre si affronterà la tematica dell’immigrazione con un workshop teatrale. Negli ultimi giorni della settimana saranno gli stessi giovani partecipanti a ideare imprese sociali che possano risolvere i problemi sociali riscontrati nell’arco della settimana, sull’esempio delle realtà funzionanti analizzate. Il progetto non ha unicamente lo scopo di trovare risposte ai problemi sociali in questione, ma ha il fine primario – come tutti i progetti del programma Gioventù in Azione – di far incontrare, convivere per un periodo e lavorare insieme giovani europei di paesi diversi, perché possano conoscere le altre culture e tradizioni, abbattendo le barriere della diffidenza e della discriminazione.
La cittadinanza europea, la consapevolezza che i coetanei degli altri paesi hanno tanto in comune con noi e che le differenze non vanno viste come ostacoli ma come ricchezze da scoprire, è ciò che il MASE 2.0 vuole promuovere anche a Firenze in questa settimana multiculturale.