ROMA – Parere positivo alle operazioni di rimessa in asse della nave Costa Concordia nel mese di settembre: è l’esito della riunione, convocata a Roma, presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, dal Commissario delegato per l’emergenza, Franco Gabrielli, alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Comitato consultivo, dell’Osservatorio, del consorzio Micoperi-Titan e della società Costa Crociere. Il via libera definitivo all’avvio della fase di rotazione del relitto, naufragato venti mesi fa e da allora coricato di fronte all’isola del Giglio in Toscana, è subordinato alla consegna di tutti i certificati di collaudo delle strutture ultimate e al completamento delle attività propedeutiche all’operazione di parbuckling.
Tutto ciò dovrebbe avvenire entro la prossima settimana; da quella data, appena le condizioni meteo marine lo consentiranno, inizierà l’operazione di raddrizzamento. Le amministrazioni e i soggetti intervenuti hanno formulato, ognuna per il proprio ambito di competenza, prescrizioni e raccomandazioni che le società incaricate dovranno necessariamente rispettare nel corso del cosiddetto parbuckling e che sono state integrate nella documentazione finale. La decisione presa nella riunione di oggi è il frutto del continuo lavoro, fatto di costanti scambi di informazioni e documenti, tra le società private che stanno realizzando l’opera e che hanno messo in campo i massimi esperti nel settore della ingegneria navale, e la struttura pubblica del Commissario delegato, rappresentata in primo luogo dall’Osservatorio per il monitoraggio.
Nel corso dei mesi, infatti, sono stati valutati i vari ipotizzabili rischi legati al parbuckling e sono state definite le diverse misure di mitigazione degli stessi. È stato fatto un preciso lavoro di comparazione tra il rischio che la nave correrebbe a rimanere in asse per tutto l’inverno, esposta alle immaginabili condizioni meteorologiche avverse, rispetto a quello di passare lo stesso periodo adagiata nella posizione in cui si trova ora, giungendo alla conclusione che la prima ipotesi sia preferibile alla seconda: infatti, dopo un altro periodo invernale trascorso in una posizione innaturale, non si avrebbe la certezza di riuscire a rimettere il relitto in asse nel corso della prossima primavera.
È stato, infine, condiviso un corposo documento per la gestione delle acque interne, tanto che da inizio agosto sta proseguendo il lavoro preventivo di “bonifica” del materiale liquido da alcune parti accessibili della nave. Stante la necessità di informare, come fatto sempre in passato, la popolazione del Giglio, nel corso della prossima settimana è previsto un incontro sull’isola con il Prefetto Gabrielli, il sindaco, la Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio, i referenti del consorzio Micoperi-Titan e di Costa Crociere. Nei giorni immediatamente successivi verrà convocata una conferenza stampa per dare conto agli organi di informazione della presumibile data di inizio delle operazioni – al momento ancora non certa – del dettaglio di queste ultime e delle indicazioni logistiche necessarie per poter lavorare correttamente, senza intralciare le operazioni di parbuckling e delle strutture operative del sistema di protezione civile presenti su Isola del Giglio.