Silvano Vinceti potrebbe riuscire nell'intento di riportare la Gioconda a Firenze. Il cercatore di tesori, l'Indiana Jones dei giorni nostri impegnato negli scavi di Sant'Orsola alla ricerca delle spoglie di Lisa Gherardini del Giocondo, modella di Leonardo per il dipinto più famoso del mondo, dopo una partecipata raccolta firme da consegnare al Louvre di Parigi persevera nel sogno di replicare il tour italiano che il piccolo gioiello del Rinascimento ha compiuto esattamente 100 anni fa in occasione dello storico furto. La Provincia di Firenze ribadisce quanto a suo tempo affermato circa la possibilità e la disponibilità di Palazzo Medici Riccardi ad ospitare mostre di valore internazionale, compresa l’eventuale esposizione della Gioconda di Leonardo da Vinci in occasione dei 100 anni dall’esposizione agli Uffizi, qualora si concretizzasse la trattativa avviata in modo autonomo con le autorità francesi dal Comitato per il rientro della Gioconda a Firenze. I saloni espositivi di Palazzo Medici sono dotati di tutti i sistemi di sicurezza necessari ed hanno già accolto in passato esposizioni di valore internazionale, come ad esempio quella dedicata alla Madonna del Cardellino di Raffaello o come la mostra allestita in occasione del restauro del bronzo raffigurante l’Atleta di Lussino. L’imbianchino e decoratore Vincenzo Peruggia il 21 agosto 1911 "rubò la Gioconda per portarla in Italia".
Poi la tenne con sé per quasi due anni e mezzo cercando poi di rivenderla all'antiquario fiorentino Alfredo Geri e quindi arrestato. Ex dipendente del Louvre, Peruggia sostenne sempre di aver rubato il quadro di Leonardo solo per restituirlo al suo paese. Anzi, "per restituire il frutto dei saccheggi napoleonici", arrivò a dire Peruggia non sapendo che la Gioconda è da sempre a pieno diritto francese, venduta per 4mila ducati a Francesco I dallo stesso Leonardo Da Vinci.