A Firenze dal 18 ottobre al 1 dicembre 2013 le Sale Medicee e la Limonaia di Palazzo Medici Riccardi ospiteranno la mostra Pier Niccolò Berardi. Architetto e Pittore, la prima retrospettiva dedicata al celebre artista fiorentino. La mostra è promossa dall'Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze con la collaborazione della Provincia di Firenze e dell'Archivio di Stato di Firenze, con il Patrocinio di Comune di Firenze, Comune di Fiesole, Regione Toscana, Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze, Fondazione Michelucci. Curata da Cristoforo Bono e Marco Romoli per la parte di architettura e da Carlo Sisi per quella pittorica, offrirà una ampia panoramica della produzione artistica e architettonica di Pier Niccolò Berardi, attivo in moltissime città d'Italia ma anche all'estero tra gli anni Trenta e la fine degli anni Ottanta. Elemento cardine della produzione di Pier Niccolò Berardi è la compenetrazione tra ciò che offre la natura e quello che l'essere umano può cogliere da tale offerta.
Il manufatto dell'uomo, e quindi la costruzione architettonica, per Berardi deve nascondersi e diventare parte della natura stessa. Saranno esposti plastici, fotografie e disegni che riguardano alcuni dei più importanti edifici progettati da Berardi. Tra questi: il progetto razionalista della Stazione viaggiatori di Santa Maria Novella di Firenze, realizzata tra il 1931 e il 1934 insieme a Michelucci, Baroni, Gamberini, Guarnieri e Lusanna riuniti nel Gruppo Toscano; il Museo della Porcellana della manifattura Richard-Ginori di Doccia inaugurato nel 1965; numerose abitazioni private. Sarà inoltre allestita una mostra con le fotografie di case coloniche e di architetture rurali toscane realizzate agli inizi degli anni Trenta da Pier Niccolò Berardi ed esposte alla VI Triennale di Milano nel 1936, alcune delle quali arredano la sala d'aspetto della Stazione di Santa Maria Novella.
Costruzioni senza tempo nate per soddisfare le esigenze della vita agricola, che obbedivano ad una razionale distribuzione degli spazi e ad un razionale utilizzo per i bisogni del contadino. Questa attenta ricerca giovanile stimolerà in Berardi il desiderio di far emergere con i suoi lavori il legame tra il prodotto costruttivo dell'uomo e il territorio circostante. Una sezione sarà invece dedicata alla pittura, che dalla metà degli anni Cinquanta diventa fondamentale nella carriera dell'artista, ponendo l'attenzione su un aspetto inedito e poco conosciuto al pubblico.
Nature morte, marine, paesaggi e villaggi toscani e del meridione, ma anche composizioni in omaggio ad altri pittori, in cui emerge il rapporto inscindibile tra pittura e architettura e continua ad essere protagonista la relazione fra costruzione architettonica, paesaggio e natura. Pier Niccolò Berardi (1904 - 1989) Da giovanissimo lavora nello studio dello scultore Carlo Rivalta. Frequenta la Scuola di Architettura dell’Università di Roma, dove si laurea nel 1929. Partecipa nel 1928 alla Prima Esposizione Nazionale di Architettura Razionale.
Partecipa a numerosi concorsi nazionali, tra cui quello per la Prefettura di Livorno. Assieme al “Gruppo Toscano” vince il concorso per la costruzione della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze nel 1934. In quegli anni lavora anche all’estero, in particolare per le ambasciate e gli istituti di cultura in Albania, Romania, Ungheria. Nel dopoguerra inizia la collaborazione con lo Studio San Giorgio e partecipa alla ricostruzione del centro di Firenze con la realizzazione di edifici nel rione di Por Santa Maria.
Progetta e realizza molte abitazioni private specialmente in Lombardia e Piemonte. A partire dal 1953 inizia il lungo lavoro di progettazione e di costruzione del centro turistico e industriale e del piano paesistico di Maratea, tra cui numerose abitazioni private e l’albergo Santavenere. Del 1963 è la costruzione del Museo Richard Ginori a Sesto Fiorentino, del 1970 quella dell’albergo Augustus a Firenze, ultima area edificabile del rione di Por Santa Maria. Nel 1970 inizia la progettazione del piano paesistico e del porto di Punta Ala.
Negli stessi anni progetta e realizza l’albergo Alleluja. A partire dagli anni ’50 inizia la sua attività pittorica che si svilupperà e si intensificherà parallelamente a quella di progettazione e di realizzazione architettonica. Le opere di pittura avranno motivi di sviluppo coerente e simmetrico a quello dell’attività architettonica. Negli ultimi due decenni i suoi lavori si concentrano nella progettazione e nell’esecuzione di abitazioni di ispirazione rurale, restauri di ville cinquecentesche, ristrutturazione di case coloniche, di fabbricati rurali prevalentemente in Piemonte e Toscana.