«Per diversi anni è stato supervisore del gruppo di coordinamento pedagogico dei servizi alla prima infanzia contribuendo, con la sua esperienza e l’entusiasmo che lo contraddistingueva, allo sviluppo della cultura dell’infanzia all’interno della rete dei servizi educativi fiorentini». Così l’assessora all’educazione Cristina Giachi ricorda il professor Enzo Catarsi, docente di pedagogia dell'Università di Firenze morto venerdì scorso. «Catarsi ha collaborato con il Servizio Servizi all’infanzia del Comune di Firenze dal 2006 al 2010 – ha ricordato l’assessora Giachi - sostenendo con il suo apporto scientifico numerosi progetti tra i quali la progettazione e stesura delle linee guida per i servizi educativi alla prima infanzia ed i relativi approfondimenti, la formazione in servizio del coordinamento pedagogico; ha inoltre partecipato alla selezione dei coordinatori pedagogici degli asili nido e della scuola dell’infanzia».
«I suoi numerosi progetti – ha aggiunto Cristina Giachi – hanno permesso di aggiungere alle proposte educative nuove possibilità di espressione, costruendo legami tra il mondo pedagogico e quello dell’arte e della cultura contemporanea. Il suo contributo ha inoltre conferito alla pratica educativa una maggiore riflessione e professionalità in una prospettiva di crescita del bambino sostenuta da interventi educativi rispettosi e incentivanti dello sviluppo delle caratteristiche individuali».
«Ha saputo trasferire – ha sottolineato l’assessora all’educazione – ai nostri educatori e alle nostre educatrici l’importanza dello sviluppo del linguaggio e della passione per la lettura, a partire dai primi anni di vita, intesa come strumento efficace per lo sviluppo delle potenzialità espressive di ogni bambino e come chiave di comprensione della realtà circostante. L’elemento che permeava la sua pedagogia era offrire a ogni bambino e bambina, indipendentemente dallo status sociale di provenienza, opportunità e strumenti per ampliare il più possibile le potenzialità di ognuno; sua forte preoccupazione era quella di sostenere tale prospettiva al fine di prevenire l’abbandono scolastico».
«Preponderante nel suo pensiero e nel suo agire – ha concluso – era il benessere del bambino e la centralità della famiglia come prima agenzia formativa; vedeva i servizi educativi alla prima infanzia come luoghi di promozione sociale e di sostegno alla funzione di genitori». Assieme a tutti i componenti, Sindaci, Assessori e tecnici, della Conferenza per l'Istruzione della Zona Fiorentina Sud-Est, il Comune di Impruneta esprime il proprio cordoglio per l'improvvisa e tragica scomparsa del prof.
Enzo Catarsi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell'Università di Firenze, avvenuta qualche giorno fa. Ha collaborato per molti anni con la Regione Toscana, attraverso l’Istituto degli Innocenti, sulle attività di sostegno e sviluppo del sistema regionale dei servizi all’infanzia. Se oggi la Toscana può vantare uno dei sistemi di servizi educativi per più avanzati sia in termini quantitativi che qualitativi d’Italia lo si deve anche ad Enzo Catarsi, al suo sapere accademico, alla sua attività di ricerca.
“Nel nostro territorio – precisa l’assessore alle Politiche della Formazione Francesca Buccioni - si è occupato del coordinamento pedagogico dei nostri asili nido per diversi anni; fino all’anno educativo 2011-2012 con lui è stata realizzata la formazione del personale ed è stato fatto un lavoro preciso e puntuale, quando, qualche anno indietro, era iniziata l’esperienza mista nella gestione e nell’erogazione del servizio, unendo la realtà comunale all’intervento delle cooperative.
La collaborazione con il suo Dipartimento e con il suo gruppo di lavoro è continuata fino a questo luglio, quando assieme ai colleghi assessori degli altri Comuni facenti parte della Conferenza Educativa Firenze sud est e ai Dirigenti Scolastici dei nostri Istituti, abbiamo verificato i risultati raggiunti in questo primo anno di sperimentazioni di attività e progetti volti alla continuità tra gli asili nido e le scuole dell’infanzia, in termini di riposte alle famiglie e ai bisogni educativi dei bambini in questa delicata fascia di età.
Il mondo dell’educazione perde una persona di grande umanità e uno studioso di spessore internazionale. La sua preziosa e fattiva collaborazione con il nostro personale e con gli uffici comunali e il suo impegno per la realizzazione di certi progetti specifici nel nostro territorio oltre alla sua personale visione sullo sviluppo della cultura dell’infanzia e dei servizi educativi rimangono le sue tracce più indelebili ad Impruneta.”