Il Commissario Franco Gabrielli è stato chiaro, senza le condizioni ottimali e le giuste garanzie la Costa Concordia rimane ancorata all'Isola del Giglio: l'ira del sindaco Sergio Ortelli che denuncia l'assenza di notizie certe. A fine giugno gli ingegneri della Titan-Micoperi consorzio confermano che il recupero della Concordia può essere completato entro la fine dell'estate 2013, massimo all'inizio di settembre. Per rimettere a galla il relitto occorre effettuare delle operazioni di recupero sulla struttura gravemente danneggiata, operazioni che si rendono eseguibili solo in totale sicurezza con le condizioni del mare ottimali. Al Giglio tecnici hanno posizionando l'ultima delle sei piattaforme sottomarine che garantiranno il sostegno di sicurezza del relitto dopo la sua rotazione verticale.
La piattaforma pesa circa 1.000 tonnellate, è lunga 32 metri e alta 22 metri ed è sostenuta da cinque grandi colonne (più di 1,5 metri di diametro) fissate alla parte inferiore di granito a una profondità di circa 10 metri. L'installazione di sacchi ad alta resistenza boiacca e materassi, necessari per colmare il divario tra i due speroni di roccia su cui il relitto si trova, è praticamente pronta. La rimozione del relitto Concordia è un'operazione tecnica-ingegneristica unica ed estremamente complessa, un'operazione di salvataggio navale come nessuna prima nella storia, coinvolge le migliori competenze internazionali e tecnologie avanzate.
500 lavoratori e 30 unità di lavoro. La tutela dell'ambiente è una delle priorità nelle operazioni di rimozione. Il 15 giugno scorso, ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) e ISPRA hanno evidenziato che tutti i campionamenti e le analisi, condotte dal gennaio 2012, non anno rilevato eventuali criticità. Il sito web informativo sul progetto di rimozione del relitto Concordia online: www.theparbucklingproject.com