FIRENZE– Tanti gli appuntamenti che domani, 25 aprile, 68° anniversario della Liberazione nazionale, vedranno presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e altri membri della Giunta regionale. Rossi parteciperà a Firenze alle celebrazioni in programma in piazza dell’Unità Italiana (ore 10.15) con la deposizione di corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Si recherà poi, con il gonfalone della Regione Toscana, in Palazzo Vecchio insieme al corteo delle autorità civili, militari e religiose.
Nel pomeriggio alle 17.30 il presidente sarà a Terranova Bracciolini per partecipare insieme a Francesco Guccini e Sergio Staino all’incontro, nella sala del Consiglio comunale, su “La memoria e la storia degli individui e della comunità” nell’ambito della “Giornata di Resistenza, Partecipazione e Costituzione”. Questi gli appuntamenti degli altri membri della giunta con le celebrazioni dell’anniversario della Liberazione: l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli pronuncerà il discorso ufficiale a Marignana (Camaiore, Lucca) alle 10.30.
L’assessore ai trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli sarà ad Arezzo, al Sacrario dei Caduti, in via dell’Anfiteatro alle ore 11. L’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori interverrà alla manifestazione fiorentina in Piazza dell’Unità e in serata al Concerto del 25 Aprile, in programma alle 21 al Teatro Verdi. Il concerto, organizzato tradizionalmente dalla Regione Toscana insieme all’Orchestra regionale, vedrà quest’anno l’orchestra impegnata, sotto la direzione di Timothy Brock, nell’esecuzione dal vivo della musica che lo stesso maestro statunitense ha composto nel 2005 per accompagnare “The General”, il film muto che Buster Keaton ha diretto e interpretato nel 1926.
In sala scorreranno le immagini del film, che in Italia è noto con il titolo “Come vinsi la guerra”. “Più che un taglio del nastro, quella di domani a Valibona sarà una festa di popolo, perché è così che deve essere celebrato il 25 aprile”. Il Sindaco di Calenzano Alessio Biagioli presenta così il Memoriale di Valibona, un percorso storico-didattico sulla battaglia del 3 gennaio 1944 e sulla sua importanza nella Lotta di Liberazione, che portò poi alla nascita della Costituzione.
“Il nostro obiettivo è quello di parlare alle nuove generazioni – spiega Biagioli – in una sorta di legame ideale tra i ragazzi di allora e i giovani di oggi. Perché la maggior parte dei partigiani che erano a Valibona nel 1944 avevano tra i 17 e i 20 anni. Tre di loro morirono, quasi tutti gli altri furono catturati e torturati. La migliore celebrazione che possiamo fare è quella di tramandare la memoria di quel momento storico e tenere vivi i valori che lo animò. Solo così il loro sacrificio non sarà vanificato”.
Il memoriale è stato realizzato dai Comuni di Calenzano e Campi Bisenzio e dalla Provincia di Firenze, che hanno provveduto anche all’allestimento della mostra, con il contributo di Unicoop. Si trova sulla Calvana, proprio nel fienile che fu teatro della battaglia del 1944. Ci si arriva dopo un’escursione di circa un’ora, all’interno dell’Anpil (Area naturale protetta di interesse locale) “Monti della Calvana” e al piano terra è stato allestito un rifugio attrezzato, per poter ospitare gruppi di visitatori.
L’idea infatti è quella di utilizzare questa struttura per vacanze studio e soggiorni, aperti soprattutto a giovani e studenti, che potranno così approfondire la storia della Resistenza toscana, vivendo un’esperienza a contatto con le peculiarità naturali della Calvana. All’inaugurazione, domani 25 aprile alle 11.30, parteciperanno i Sindaci di Calenzano Alessio Biagioli e Campi Bisenzio Adriano Chini e il Senatore Claudio Martini. La strada per Valibona sarà chiusa al traffico, per salire sono previste tre escursioni: alle 8 alla Casa del Popolo di Calenzano, alle 8.30 al Circolo Arci di Carraia e alle 9.30 alle Croci “Tiro al Piattello”.
Pranzo all’aperto con servizio di ristoro. Come ogni anno il Popolo della Libertà e la Giovane Italia Firenze parteciperanno alla commemorazione ufficiale della Liberazione in programma domani alle 10:15 in Piazza dell’Unità; successivamente una delegazione del PdL, guidata dal coordinatore cittadino del PdL Gabriele Toccafondi, dal consigliere regionale Tommaso Villa, da Andrea Badò e Davide Bisconti - rispettivamente responsabile Enti locali e coordinatore della Giovane Italia Firenze - si recherà al Cimitero americano dei Falciani, dove alle 11:30 depositeranno una corona di fiori in omaggio all’estremo sacrificio dei soldati statunitensi caduti per la libertà d’Italia.
”La giornata della Liberazione è un momento di riconciliazione, di concordia e di libertà. Per questo abbiamo deciso di ricordare – oltre ovviamente ai partigiani – anche i soldati provenienti da paesi lontani che hanno lottato e perso la vita per la nostra libertà. In segno di unità invitiamo il Sindaco di Firenze Matteo Renzi a ricordare anche quei giovani invitandolo a prendere parte alla nostra commemorazione. Solo così - concludono gli esponenti azzurri - potremo arrivare ad avere una memoria condivisa”. Anche quest’anno Casaggì sarà al sacrario dei caduti della Rsi di Trespiano per rendere omaggio ai ragazzi che dopo l’8 settembre scelsero di non cambiare bandiera e di riscattare l’onore perduto.
Giovedì 25 aprile appuntamento davanti al cimitero di Trespiano alle ore 10,30. "In una fase storica e politica come quella attuale -dichiara Francesco Torselli, consigliere comunale per Fratelli d’Italia e tra gli animatori di Casaggì- nella quale si fa un gran parlare di superamento degli steccati ideologici e di riscoperta del confronto e della dialettica politica, trovo veramente assurdo che la data del 25 aprile sia ancora utilizzata per acutizzare divisioni, discriminazioni e fratture sempre mirate a differenziare, in negativo, la memoria dei vinti da quella dei vincitori.
Quest'anno, col paese nelle difficoltà che tutti conosciamo bene, avrei trovato davvero apprezzabile da parte delle istituzioni quel gesto di pacificazione nazionale che, la destra politica, chiede da decenni. Temo purtroppo che il 25 aprile sarà nuovamente utilizzato per ribadire slogan e retoriche finalizzate soltanto alla salvaguardia di piccoli "orticelli elettorali". E per l'ennesima volta esisteranno morti di serie A e di serie B e, a quasi settant'anni dalla fine della guerra civile, il paese perderà l'ennesima occasione di pacificare una ferita che ad una sparuta minoranza di nostalgici conviene mantenere ancora aperta". Giovedì 25 aprile si celebra il 68° anniversario della Liberazione.
I Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina anche quest’anno organizzano la manifestazione che si svolgerà per le vie di Pontassieve e San Francesco (Pelago) a partire dalle ore 9.00. La giornata prevede alle ore 9.00, nella Sala del Consiglio del Palazzo Comunale, la premiazione delle classi vincitrici del concorso “Adotta un articolo della Costituzione” in collaborazione con Sezione soci Coop Valdisieve. Alle ore 9.30 nella Chiesa di San Michele Arcangelo di Pontassieve sarà celebrata la Santa Messa in memoria dei Caduti e, alle ore 10.30, da piazza Vittorio Emanuele II partirà il corteo - accompagnato dalla Filarmonica “Puccini” di Molino del Piano - che proseguirà per le vie della città per la deposizione delle corone ai monumenti ai Caduti in piazza Vittorio Emanuele II, in piazza XIV Martiri e in piazza Verdi a San Francesco (Pelago) poi il corteo attraverserà il Ponte Nuovo, percorrendo via Luigi Gori e via Roma con arrivo in via Tanzini.
In via Tanzini, sulla scalinata della Biblioteca, sono previsti gli interventi del rappresentante dell’ANPI Valdisieve Stefano Galli e del Sindaco di Pelago Renzo Zucchini. Per il Comune di Pontassieve sarà presente il ViceSindaco Alessio Mugnai. Dopo la consegna, domenica scorsa, al Comune di Rufina della Medaglia di Bronzo al merito civile , proseguono le celebrazioni per ricordare il 68° anniversario della Liberazione. Domani alle 15 in Villa Poggio Reale sarà consegnata una copia della Costituzione Italiana ai giovani rufinesi che hanno compiuto 18 anni, subito dopo, alle 16, ci sarà il “concertone” musicale con vari gruppi del territorio.
Alle 17 , a cura dell’Associazione “Donne in cammino”, saranno letti alcuni brani di prosa e poesie e, per terminare, ci sarà l’intervento del partigiano Silvano Sarti detto “Pillo” presidente dell’ANPI provinciale. Durante la giornata il ristoro sarà a cura dell’Associazione Salviamo l’Agricoltura, sarà anche visitabile una esposizione di modellismo a cura dell’associazione “Modellismo e storia” di Pontassieve. Alle 20 infine “pizzata” al circolo ARCI di Rufina (prenotazione 0558397207). Il Comune di Reggello celebra, domani, la festa della Liberazione, con una mattinata ricca di iniziative.
La manifestazione prenderà il via alle 9 in piazza IV novembre nel capoluogo, da qui partirà l’autobus diretto in località Secchieta, dove sarà deposta una corona di alloro al Cippo dei Partigiani. Ad accompagnare la cerimonia ci sarà la Filarmonica “Giuseppe Verdi” – Associazione musicale “Giovanni da Cascia” di Reggello. Alle 11,30 le celebrazioni proseguiranno a Reggello in piazza IV novembre, prima ci sarà, il saluto delle autorità comunali e poi la deposizione delle corone di alloro ai Monumenti ai Caduti.
La cerimonia terminerà con l’esibizione della Filarmonica “Giuseppe Verdi” – Associazione musicale “Giovanni da Cascia” e del Gruppo Sbandieratori dell’Istituto Comprensivo di Reggello. Continuano le iniziative organizzate dal Comune di Fiesole per celebrare il 68° anniversario della Liberazione. “Memorie e storie di donne” è il titolo che lega i vari eventi. Domani, giovedì 25 aprile, giorno della Liberazione, alle ore 9.30 l’appuntamento è in piazza Mino per la formazione del Corteo e, successivamente, nel Parco della Rimembranza a San Francesco si terrà l’apposizione di una corona alla lapide dei caduti.
Anche nelle frazioni si terranno le commemorazioni per la Liberazione. Alle ore 10.30 a Montebeni, in via Ontignano, sarà apposta la corona al monumento ai Caduti dei Tre Pini e alle ore 11 a Compiobbi, in piazza Mazzini, si svolgeranno le tradizionali cerimonie alla Lapide dei Caduti. Alle 11.30 in piazza Mino si terrà il concerto della Filarmonica “G. Verdi” di Fiesole e verranno eseguiti dei canti a cura del Laboratorio di Canto Sociale “Novecento” di Fiesole. Le deposizioni delle corone saranno seguite da letture e canti.
Nel pomeriggio, alle 17, al Circolo “La Pace” di Compiobbi è in programma “Partigiani fratelli maggiori” lo spettacolo di musiche e canti popolari con il gruppo “Vincanto”. A seguire un momento conviviale per ricordare, condividere, riflettere e stare insieme. Infine, sabato 4 maggio, alle 17, al Circolo Arci “La Montanina” (via di Montebeni, 5 – Fiesole) si tiene l’incontro basato sul libro “Tutto questo va detto - La deportazione di Maria Rudolf” di Gabriella Nocentini.
Il racconto si rifà alla storia della partigiana Rudolf e della sua odissea che iniziò con l’arresto nell’aprile del 1944, quando venne prima portata nel carcere di Gorizia e poi in quello di Trieste. Assolta dal Tribunale di Gorizia venne comunque caricata su un treno piombato che la portò ad Auschwitz per poi essere spostata al campo di Flossembürg e, infine, a lavorare nel sottocampo di Plauen, in una fabbrica di lampadine. Durante un bombardamento riuscì a scappare insieme ad altre compagne e a ritornare in Italia nell'agosto del 1945.
All’iniziativa saranno presenti, fra gli altri, l’autrice e Maria Luisa Moretti assessore alla Formazione del Comune di Fiesole. Per informazioni: Call Center 055.055 attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20. Scrisse poesie contro il fascismo e durante la seconda guerra mondiale, sperando nell’Inghilterra e nell’apertura di quel “secondo fronte” che avrebbe consentito di liberare l’Italia dalla tirannide. Il suo nome era Pietro Orlandini, uno dei sette giovani antifascisti arrestati in via Terino il 22 febbraio 1943, ai quali è dedicata la mostra storico documentaria “22 febbraio 1943: da Castelfiorentino a Regina Coeli” che sarà inaugurata domani pomeriggio nelle sale espositive del Ridotto del Teatro del Popolo nell’ambito delle celebrazioni per il 25 aprile.
La mostra, momento conclusivo di un nutrito programma che inizierà con il pranzo promosso dall’ANPI presso il Circolo “Puppino” (ore 12.00), presenta un’ampia collezione di documenti inediti, fra cui appunto diverse poesie di Pietro Orlandini (compresa una del 1942 che divenne elemento probatorio al processo), le lettere che Radio Ciapetti scrisse dal Carcere “Regina Coeli” (Roma), una testimonianza di Giuliano Baldeschi, una videointervista rilasciata da Ermanno Viti (figlio di Ferdinando e testimone oculare dell’arresto) e un profilo dell’appuntato dei Carabinieri Antonio Raimondo, che svolse un ruolo importante nei momenti drammatici successivi all’8 settembre 1943.
Come si ricorderà, il 22 febbraio 1943 – in seguito ad una segnalazione di un agente dell’OVRA - furono arrestati sette giovani castellani in via Terino (Giuliano Baldeschi, Rossano Baldeschi, Angiolo Castellacci, Radio Ciapetti, Pietro Orlandini, Argo Riccomi e Ferdinando Viti) cui seguirono condanne molto pesanti. Per sottolineare questo avvenimento, nel luogo dove avvenne l’arresto (via Terino) sarà scoperta una targa - da parte del Sindaco Giovanni Occhipinti - durante il corteo a piedi che prenderà il via da Piazza Gramsci intorno alle 16.30. Ricordare il dolore e il sacrificio nel silenzio dei monumenti ai caduti, celebrare la Liberazione con la musica e le parole di chi visse e sopravvisse alla drammatica realtà della guerra.
Il Comune di Tavarnelle rievoca il 68mo Anniversario del XXV aprile con un intenso programma di eventi previsto per domani. La giornata si apre alle 9.30 con il ritrovo presso il Largo Caduti nei Lager e la successiva deposizione delle corone ai monumenti ai caduti di San Donato e Pratale, nella frazione di Sambuca. Alle 11.15 la Filarmonica Giuseppe Verdi di Marcialla e Massimo Salvianti accompagneranno con musiche e letture la deposizione della corona in piazza Matteotti. Il programma prosegue alle 11.40 presso la sala consiliare “Luigi Biagi" con la presentazione del video “Il partigiano Nicche.
Intervista con Alfredo Enrichi” di Stefano Ballini. Fra gli interventi quelli del sindaco Sestilio Dirindelli, Matteo Mazzoni, vicepresidente dell’Istituto Gramsci Toscano, Adelmo Francescini di Anpi Tavarnelle-Barberino e dell’ex partigiano Alfredo Enrichi. Il ciclo di iniziative prosegue venerdì 26 aprile alle ore 21,30, presso il Cinema Teatro di San Donato in Poggio, con la presentazione del libro “Il sangue e l’erba. La strage di Pratale – 23 luglio 1944” edito da Titivilus di Massimo Salvianti.
Il volume riesuma dal passato le drammatiche vicende che resero protagonisti dodici uomini, uccisi nel giorno della Liberazione di Tavarnelle, da alcuni soldati nazifascisti nella radura di Pratale (Sambuca Val di Pesa). All’iniziativa saranno presenti l’autore Massimo Salvianti, il sindaco Dirindelli, il regista Matteo Spagni, il musicista Emiliano Benassai, l’illustratore Lorenzo Bojola. L’amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare. Info: 055 8050838. A San Donato in Poggio sarà un’occasione speciale, dedicata alle vittime della strage di Pratale, a celebrare il sessantottesimo anniversario della Liberazione.
E’ la presentazione del libro “Il sangue e l’erba. La strage di Pratale – 23 luglio 1944” edito da Titivilus, frutto letterario di un più ampio progetto ideato e curato dall’attore toscano Massimo Salvianti, promosso dai Comuni di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa. Il libro, di cui autore è il noto interprete della compagnia Arca Azzurra, rievoca la memoria delle vittime della strage di Pratale: i dodici contadini che persero la vita nel giorno della Liberazione di Tavarnelle, fucilati da un gruppo di nazifascisti.
La presentazione del volume si terrà venerdì 26 aprile alle 21,30 al Cinema Teatro Filarmonica Verdi di San Donato in Poggio (Tavarnelle Val di Pesa). Oltre all’autore, interverranno il sindaco Sestilio Dirindelli, il regista Matteo Spagni, il musicista Emiliano Benassai, l’illustratore Lorenzo Bojola. L’amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare. Info: 055 8050838. Stamattina il Comune di Cascina ha commemorato solennemente l’eccidio di Pettori. Sul muro che il 9 agosto 1944 vide morire, per mano delle truppe tedesche, sei civili, l’Amministrazione comunale ha collocato una targa con i nomi delle sei vittime.
La targa che è stata scoperta alla presenza delle autorità locali. Insieme al sindaco Alessio Antonelli, infatti, erano presenti Francesco Tagliente, prefetto della provincia di Pisa, Salvatore Allocca, assessore della Regione Toscana, Consuelo Arrighi, presidente del Consiglio provinciale di Pisa, il capitano Chiara Padovani, della 46esima Brigata aerea di Pisa, il colonnello Gioacchino Di Meglio, comandante provinciale dei carabinieri di Pisa, il maresciallo Giuseppe Ventimiglia, comandante della stazione carabinieri di Navacchio, Claudio Betti, dell’Anpi, Silvano priori, dell’Istituto storico della resistenza in Toscana, i rappresentanti dei sindaci dei Comuni di Pisa, Lari, Vicopisano.
La cerimonia si è svolta in via di Pettori, proprio davanti al muro ancora crivellato dai colpi delle armi che straziarono 69 anni fa, Avaro Calderini, Francesco Bizzarri, Misach Manetti, Remo Giacomelli, Terzilio Giacomelli e Vincenzo Manetti. Dopo gli interventi delle autorità, i ragazzi della classe quinta della scuola primaria di Zambra, hanno letto i nomi delle sei vittime e un loro componimento. Il sindaco di Cascina ha poi consegnato una pubblicazione e una stampa, a ricordo della giornata, ai familiari dei caduti presenti alla cerimonia: Marilia Bizzarri, Muzio Clementi e Luca Passera. Ricorre quest'anno il X anniversario della Camminata della Memoria e quest'anno l'11 e il 12 maggio, la sezione soci Coop Valdisieve insieme ad Anpi, all'associazione Geo organizzerà, con il patrocinio dei Comuni del territorio, della Provincia e della Regione, un percorso che – sabato 11 maggio - partendo da MonteGiovi arriverà fino a Sieci, lungo i luoghi significativi nella storia della Resistenza della Valdisieve, come Pievecchia e i Veroni.
La Camminata proseguirà poi – domenica 12 maggio - sull'altra sponda dell'Arno che sarà attraversato a Sieci con il barchetto e giungerà attraverso sentieri e strade di campagna a Bagno a Ripoli. Si concluderà in piazza Elia dalla Costa al monumento che ricorda le vittime dell'eccidio nazista di Pian dell'Albero.