Ponte Vecchio in affitto e chiuso ai passanti. Vivide e frizzanti le battute che regalano i Social Network all'indomani della decisione 'scandalo' che ha infiammato lo spirito critico dei fiorentini. I turisti sembrano aver gradito poco la decisione di mettere off limits il prestigioso attraversamento sull'Arno, di diverso avviso residenti e commercianti di Firenze che, manco a dirlo, si sono equamente divisi tra rivoluzionari del marketing culturale e conservatori del fascino tradizionale. Il dibattito nel giorno dedicato al Consiglio comunale di Firenze approderà sui banchi del Salone de' Dugento: "Nell'immaginario renziano Firenze è una 'location' che ha bisogno di un 'brand' da esportare per meglio pubblicizzare il prodotto.
Con buona pace di Brunelleschi, Giotto, Arnolfo di Cambio, Botticelli e tutti gli altri, le loro opere non basta che siano un patrimonio esposto al pubblico; le linee le prospettive gli scorci che credevamo fossero l'attrattiva per i visitatori da tutto il mondo devono smettere di credersi beni universali, e iniziare a pensarsi come merci di lusso. Buone solo per chi può permettersele" questo il commento della consigliera comunale Ornella De Zordo. "Per incrementare l'afflusso, per tenere la città fiorita sulla cresta dell'onda (sarà mica uno tzunami?) ci si deve inventare altro, e allora ecco l'idea, affittiamo pezzi di città a chi può pagare e vendiamo la ricetta: l'uso esclusivo di una piazza, di un ponte, di una strada al magnate di turno per far sentire chi può pagare padrone esclusivo di quella bellezza. Ci sarà la fila.
Abbiamo già avuto il magnate indo-thailandese che si è affittato piazza Ognissanti per 3 giorni per le nozze della diletta figlia, ora il clan Montezemoliano (c'era anche Giulia Sofia alla pontevecchiata?) che si prende addirittura il Ponte Vecchio per una serata. Ma sai quanti sceicchi, quanti mafiosi russi e non, quanti straricchi finanzieri ora verranno solleticati da questa formula? Se è vero che i supericchi nel mondo aumentano quanto i poveri diventano più poveri,Firenze avrà un carnet esaurito fino al 2050.
Perché il bello fa gola e se è esclusivo ancora di più. Magari si potrebbe pubblicizzare, per la trasparenza, un tariffario, un listino: non ti puoi permettere Ponte Vecchio? ti si affitta Ponte alla Carraia. I giudizi in merito si dividono. C'è chi dice: bene! bravo! (ma sono solo i fedelissimi), chi vorrebbe che si facesse pagare di più (ma è solo una questione di soldi?), chi dice apertamente che non s'ha da fare. Perché? Ma perché è l'idea in sé che non va, perché lo spazio pubblico deve essere goduto da tutti e liberamente, perché l'idea che il patrimonio artistico serva per far cassa sottraendolo alla fuizione collettiva è l'esatto contrario del concetto di città-bene comune.
Perché i conti in un bilancio comunale si fanno tornare sperperando meno e spendendo per le cose utili....infine perché Firenze non è di chi la governa per 5 anni ma di chi la vive, e perchè la città è sempre stata luogo principe della socializzazione e della condivisione degli spazi. E così deve continuare a essere."