Dagli atti ufficiali non si trovava riscontro alcuno della cifra che la Ferrari avrebbe, secondo quanto detto dal Sindaco, dato al Comune di Firenze. Le uniche entrate che risultano sono 13.000 euro per restauro Pala e circa 17.000 per occupazione suolo pubblico: nello specifico 2.489 euro per l'occupazione di Ponte Vecchio, 11.295 euro per piazza Ognissanti e 2.719 euro per lungarno Vespucci. "La vicenda ha davvero qualcosa di clamoroso -affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo- l'atto di concessione dell'occupazione del suolo pubblico per l'area di Ponte Vecchio della Direzione Sviluppo Economico risulta essere datato 1° luglio, ovvero il giorno dopo la cena del gran galà di Ponte Vecchio del Ferrari Cavalcade." "Come si può ritenere che siano state rispettate tutte le norme e i regolamenti se anche le autorizzazioni sono successive all'evento? Ormai a Firenze con l'Amministrazione Renzi tutto può accadere, ma temiamo che in questa occasione si sia superato ogni limite di decenza.
Peraltro nelle autorizzazioni si legge che dovevano essere lasciati 'sempre liberi' 3,5 metri lineari sul Ponte: inutile sottolineare che i tavolini, i loghi della Ferrari, le fioriere e i nastri, che tenevano lontano turisti e residenti forse troppo scomodi per i ferraristi, durante tutta la durata del galà occupavano tutto il Ponte Vecchio: ma l'atto del Comune è arrivato il giorno quando le Ferrari erano già lontane da Firenze" hanno aggiunto i due esponenti dell’opposizione. "Sulla vicenda il Sindaco Renzi ha fatto una pessima figura e ha utilizzato mezzucci della peggior politica per coprire il suo operato, come annunciare 120.000 euro per coprire un buco di bilancio sulle vacanze per i ragazzi disabili quando non c'erano né i soldi né il taglio, utilizzando la città e i suoi monumenti, sfruttando il proprio potere discrezionale per accaparrarsi nuovi supporter e facendo favori a soggetti economici forti che magari potrebbero nel momento giusto restituire il favore" hanno concluso Grassi e De Zordo. “I 120.000 euro con cui il sindaco Renzi aveva maldestramente giustificato l'affitto di Ponte Vecchio per la cena di gala della Ferrari non esistono.
Lo ha confermato oggi in aula la Giunta in risposta alla nostra interrogazione che chiedeva lumi in merito -intervengono i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi- Anche la destinazione dei presunti 120.000 euro per sopperire, come ha scritto il sindaco, al "taglio che abbiamo avuto sul capitolo delle vacanze per i bambini disabili" è risultato un incredibile bluff: nessun taglio operato da ente terzo, solo una demagogica e inqualificabile utilizzazione di una categoria debolissima per motivare, facendo leva sulla sensibilità personale, una operazione che ha portato come unico risultato una grande visibilità mediatica del Sindaco e un piacere a possibili futuri supporter elettorali.
E sull'uso dello spazio pubblico e dei beni culturali abbiamo già abbondantemente detto. La cosa non finirà qui, perché questa vicenda merita ulteriori approfondimenti sui quali stiamo lavorando”. “I consiglieri Grassi e De Zordo cercano appigli regolamentari per fare polemica a proposito di un evento che ha avuto ‘ricadute’ positive sulla città, chiamando in causa l’atto di concessione dell’occupazione del suolo pubblico. Grassi e De Zordo, però, devono sapere che il Comune ha agito rispettando le procedure e nel momento in cui si è realizzata la manifestazione tutte le autorizzazioni erano materialmente presenti.
L’atto finale per la concessione del suolo pubblico per lo svolgimento dell’evento è un atto dovuto, costituito dalla somma di più documenti e procedimenti che erano stati formalizzati per il giorno dell’evento”. Così l’assessore allo Sviluppo economico Sara Biagiotti replica ai consiglieri Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo. “Le mezze risposte ascoltate oggi in consiglio sono altrettanto gravi quanto le mezze verità ascoltate finora -interviene il vice capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Massimo Sabatini- Ho chiesto come è stata calcolata la cifra per l'utilizzo del suolo pubblico di Ponte Vecchio ed ho scoperto che quella cifra forse neppure c'è! Ho chiesto se (come da regolamento comunale approvato con delibera 27 del maggio 2011) era stata versata la cauzione del 50% e mi è stato risposto che "al di là della cauzione, ci sono tutte le responsabilità di chi usa il suolo pubblico".
Che vuol dire? Che taluni soggetti possono anche non pagare la cauzione? Ho chiesto infine se era stato chiesto ed ottenuto il parere positivo da parte della Sovrintendenza dei Beni Culturali (che è previsto dalla legge 42 del 2004, il "codice dei beni culturali") ed ho scoperto che tale parere è arrivato in soli 6 giorni (dal 21/6 al 27/6)! Mai vista una velocità del genere! Per le irregolarità procedurali, per le mancate risposte e per le stranezze sulle date, proseguirò nella mia attività di verifica su questa vicenda”.