Un coccodrillo a fauci spalancate, la sagoma di una vecchia Buick, un’enorme bandiera cubana, la frase del poeta Josè Martì “amor cuerdo, no es amor”… Approda mercoledì 26 giugno al Mandela Forum di Firenze (ore 21 – biglietti da 30 euro) “La Sesiòn Cubana World Tour” di Zucchero, che segue di pochi mesi l’uscita dell’omonimo cd, e soprattutto, concretizza un progetto che l’artista emiliano aveva in serbo da tempo. L’album “La Sesión Cubana”, che Zucchero [nella foto di Simone Di Luca] ha interamente registrato a L’Avana insieme ai più importanti musicisti cubani, è stato pubblicato lo scorso novembre ed ha immediatamente scalato le classifiche di tutto il mondo.
Il disco, prodotto da Zucchero e Don Was, mixato da Michael Brauer, contiene sette canzoni inedite e sei successi completamente riarrangiati (“Baila”, “Un Kilo”, “Così Celeste”,“Cuba Libre”, ”Indaco dagli occhi del cielo” e “L’Urlo”). Oltre a “Guantanamera (Guajira)”, il primo singolo adattato da Zucchero nella versione italiana, nell’album sono presenti gli inediti “Love is all around” (secondo singolo) e “Sabor a ti”, la cover “Never is a moment”, due cover in spagnolo “Nena”(terzo singolo) e “Pana”, in duetto con Bebe, e “Ave Maria no morro”, in lingua portoghese, cantata insieme a Djavan, tra i massimi esponenti della musica brasiliana contemporanea. L’8 dicembre scorso all’Istituto Superiore De Arte de L’Avana, Zucchero ha suonato davanti a 70.000 persone: un desiderio, una sfida che sognava da anni, da quello storico live al Kremlino del 1990.
Da ‘Guantanamera’ (inno non ufficiale del Paese, cantato in coro da settantamila voci) ai suoi grandi successi, un vero trionfo, la sua musica ha fatto ballare tutta Cuba. Il concerto è andato in onda su RAI 2 il 10 gennaio in prima serata, e replicato sempre su RAI 2 il 19 marzo in seconda serata. Da allora Adelmo Fornaciari non si è fermato. Il 5 aprile è infatti partito dalla Polinesia Francese “La Sesión Cubana World Tour 2013″. In Italia ha debuttato con tre sold-out all’Arena di Verona. Nei 150 minuti di show, brani celebri come “Diamante”, “Overdose d’Amore” e “Diavolo in Me”, estratti dall’ultimo lavoro, e la cover di “With Or Without You” degli U2.
Oltre alla musica, anche la scenografia ricopre un ruolo importante: in mezzo alla scena troneggiano una vettura tipicamente anni ’50, di quelle che ancora circolano a migliaia per le strade di Cuba, e alcuni amuleti voodoo. Le coriste/ballerine sono in costume tipico cubano e anche il pubblico è parte integrante della scenografia: durante l’esecuzione di “Guantanamera“, gli spettatori alzano al cielo migliaia di rose bianche. Al fianco di Zucchero una band di 16 musicisti, di cui 11 cubani, capaci di far girare alla perfezione una poderosa macchina sonora. “Prima del tour europeo siamo stati a Papeete – spiega Zucchero – davanti a diecimila persone, poi in Nuova Caledonia, e quindi in Australia.
Questo tour doveva essere molto più breve, una ventina di date europee compresa l’Italia, poi il disco ha funzionato, sul palco la band ha trovato un grande affiatamento e io…. a casa mi annoio. Così fino a fine luglio ben una settantina di concerti, poi si chiude. Sì sembro un globetrotter e per chi non fa questo mestiere è dura da capire, sera dopo sera il palco diventa la tua vita. Non è neanche più lavoro, è una gioia. E poi un tour come questo è sempre l’occasione di grandi scoperte, posti dove non ero mai stato”. Formazione: Polo Jones: Bass / MD; Kat Dyson Guitar backing vocals; Mario Schilirò Guitar; Adriano Molinari + Horacio Hernandez Drums; Nicola Peruch Keyboards; Elmer Ferrer Tres guitar; Joaquin Nunez Hidalgo, Jorge Luis Nunez Percussions; Karel Escalona Timbales; Lazaro Amauri, Osmil Rene’ Trumpet; Maykel Fernando Trombone; Dorian Carol, Dyalis De Regla, Liuba Calvo Backing vocals.