San Lorenzo, il Quartiere con tutte le sue criticità è stato l'oggetto della riunione di ieri alla presenza del sindaco Matteo Renzi e delle associazioni che insieme hanno sottoscritto un appello in difesa di uno dei quartieri più frequentati dai turisti, sede dello storico mercato fiorentino e simbolo di una Firenze d'altri tempi. Il sindaco non si è tirato indietro rispetto alle richieste d riqualificazione dell'area e ha promesso cassonetti interrati al posto di quelli attuali e lo spostamento delle bancarelle ai lati della basilica entro l'estate e cioè entro il 10 d'agosto.
Il provvedimento era in stand by per via del ricorso al Tar intentato dai commercianti, i quali, ora, appresa la notizia di un loro imminente sfratto si preparano a dar battaglia. "Come ANVA Confesercenti, riteniamo questo atteggiamento come minimo discutibile, dal momento che gli operatori sono ancora in attesa di avere riscontri da parte del Comune sull ’ultimo progetto di riqualificazione della Piazza presentato lo scorso Luglio, che prevedeva il rifacimento dei banchi, una riduzione notevole del numero delle postazioni e la garanzia del passaggio del bus. Non è nostra intenzione entrare nel merito delle legittime aspirazioni delle Associazioni firmatarie della petizione oggetto dell’incontro di ieri, ma riteniamo non corretto che si discuta della riqualificazione di un’area senza minimamente coinvolgere le centinaia di aziende e famiglie che lavorano nella realtà centenaria del mercato. La concertazione in realtà, ad oggi è stata a senso unico, ovvero non solo sono stati vani i passi avanti che la categoria ha fatto, ai quali non vi sono state controproposte o dinieghi, anche legittimi, ma addirittura si è preferito non rispondere. Chiediamo quindi che sia riaperto il prima possibile il confronto, che finalmente vi siano prove concrete che la volontà di provare a trovare una soluzione condivisa esista.
Di fronte alla scelta di riqualificare l’area, crediamo che ancora oggi ci siano i margini per progettare San Lorenzo tenendo conto delle legittime aspirazioni di tutti, senza che qualcuno prevarichi altri, nell’ ottica di uno sviluppo sostenibile e di prospettive certe per ognuno. La battaglia legale degli operatori non può essere tacciata come una prova di forza, ma semplicemente si tratta di un tentativo estremo di difendere il proprio lavoro ed il reddito delle loro famiglie, e pur manifestando seri dubbi sulla fattibilità dal punto di vista legale di quanto ipotizzato dall’ Amministrazione Comunale, riteniamo che sia dovere della politica percorrere tutte le strade per provare ad arrivare ad un accordo .Siamo pronti a ripartire da subito, ma non possiamo farlo da soli, auspichiamo quindi un segnale in questo senso dal Comune" conclude ANVA Confesercenti.